venerdì 22 febbraio 2013

Metodi psicologici di ricerca con il metal-detector.

E' vero che con la Super-Drenella-di-Dino-Conta o con la più recente
Super-Drenella-Victoria-Victrix-Django-Chained-di-Dino-Conta, non necessita
un grandissimo sforzo di visualizzazione per poter immaginare la disposizione dei target ancora celati.
In fondo la Super-Drenella è un po' come la mano di un dio vendicatore che falcia tutto
in maniera indiscriminata.
Ci vuole comunque discernimento per poterla utilizzare al meglio.
Altrimenti son solo passeggiate faticose e nient'altro.

Con il metal-detector, però, il discorso cambia.
Sì, anche con il m.d. si può tranquillamente gironzolare senza meta con la speranza
di acchiappare prima o poi qualcosa di interessante.
Ma certamente è un tipo di ricerca più razionale.
Certamente? Oddio, non lo so....




In fondo, vedo che i bambini hanno molta fortuna nella ricerca; l'hanno pure
coloro che spazzolano per la prima volta; hanno molta fortuna anche i cosiddetti 'trogloditi'.
Eppure tutte queste sopra elencate categorie non inizieranno una ricerca domandandosi
troppe cose, vanno e basta.
Ed allora, qual è la ricetta segreta per poter cercare al meglio?
Intendo quale preparazione psicologica, quale assetto emotivo ideale.
Forse il solo forte entusiasmo, quello del bambino e del novizio?
Oppure l'inconsapevole ignoranza totale del troglodita?

Fosse così, allora un cercatore adulto esperto ed in una certa maniera colto, non avrebbe
scampo nella ricerca: tornerebbe sempre a mani vuote! 

Quindi, qual è il giusto approccio?
Quasi tutti noi pensiamo in maniera incontrollata, un mix pericoloso di desideri, paure,
e varie idee che ci frullano per la testa.
Questa cosa di sicuro non giova al nostro Io in generale, e di conseguenza anche nel 
campo della ricerca, seppur hobbistica.
Nei post sulla Retrospezione (ancora grazie di cuore a tutti quelli che mi hanno scritto), 
parlavo di varie tecniche per poter, in qualche maniera, dialogare con il 'trascendente'.
Ora quello che mi chiedo è come pensare durante la ricerca.

Le librerie sono inondate di testi sul cosiddetto 'Pensiero Positivo'.
Ne leggo, se non altro per mera curiosità, diversi e da diversissimi anni.
Questi libri sembrano avere sempre la ricetta giusta per vincere nella vita.
Ma credo invece che delle volte possano risultare se non pericolosi, controproducenti.
Questo perché, secondo me, con lo sforzo non si ottiene nulla, o invece, appunto,
il contrario di quello che si desidera. 
Ma allora?

Non è facile capire come gestire i propri pensieri che vagano senza redini.
La Visualizzazione è una tecnica potente, molti scrittori di questo genere così 
perlomeno affermano.
Ma non è facile neanche questa tecnica, checché ne dicano.
E se la visualizzazione la si ottiene con lo sforzo, anche in questo caso si avranno gli
effetti contrari.
In questi giorni, oltre a provare il mio nuovo metal-detector, dopo ben due anni e passa
di pausa, mi sono posto molte domande sul come riuscire ad avere fortuna durante 
la ricerca.
Una fortuna voluta e cercata.
Quindi non donataci da allineamenti planetari o speciali congiunzioni astrali.
Il pensiero pilotato dovrebbe quindi svolgere questa funzione.
Forse, come dicevo prima.




Alcuni di noi, studiando i testi tantrici tibetani, avranno notato che nei "Sadhana" 
gli esercizi di visualizzazione si sprecano.
Parlo dei testi tibetani, poiché in Tibet la cultura della ricerca -anche degli oggetti-
è millenaria.
I Kargyupa, cioè dei monaci tibetani, passavano anni ed anni nelle grotte per affinare gli esercizi di visualizzazione.
Io non credo di averne il tempo.
Ma allora, se queste tecniche fossero davvero così potenti, perché non visualizzare il loro nemico cinese scomparire per sempre?
Insomma, i quesiti sono tanti.
E penso sia giusto porseli, visto che si tratta comunque di tecniche che in qualche maniera possono modificare il nostro vissuto.




Lo stesso Yogananda ci dice di visualizzare ciò a cui aspiriamo (di buono).
E parla di concentrazione e di sforzo di volontà per il raggiungimento dei nostri scopi.
Ma alla fine dei conti, fosse così semplice saremmo tutti ricchi e di successo.
D'accordo, chi non conosce queste tecniche non lo sarebbe, le ignora.
Chi le conosce, invece, è automatico che abbia raggiunto i propri scopi?

"Noi siamo ciò che pensiamo", disse Buddha, molto giustamente.
Ma concretamente, come possiamo mettere in pratica questi saggi insegnamenti nella 
tecnica del ricercare oggetti con il metal-detector?
"Chiedi e ti sarà dato" dice la Bibbia.
Va bene, nell'ultima cercata ho chiesto ripetutamente di trovare una bella cosetta, 
l'ho visualizzata varie volte, ho chiesto e richiesto.
E già che ci stavo ho invocato il Dio dei Cercatori (papà).
Eppure nonostante le mie prime otto ore di ricerca, non è uscito praticamente
nulla di interessante.

Sono un ragazzo fortunato, lo sono stato spesso nella ricerca (intesa come hobby, quindi
niente di 'strano'!).
Non mi lamento quindi.
Però, tutte le tecniche mentali non servono a nulla, visto che le ho messe in 
pratica senza successo?
Forse è solo questione di riprendere la mano, dopo più di due anni di fermo.
Anche contando il fatto che i cosiddetti trogloditi, di cui dicevo prima, non le usano 
queste tecniche.

Il segreto è quindi non usare nessuna tecnica mentale ed avere solo del sano entusiasmo
ed affinare la mera tecnica di ricerca nel senso stretto del termine?
Come potrebbe fare un cinghiale alla ricerca del tubero di cui nutrirsi?
E' così, il resto sono solo cretinate?

Personalmente credo poco allo sforzo di visualizzazione che tantissimi divulgano
in molti contesti, anche scientifici.
Credo di più in cosiddette tecniche 'trascendentali', ed i risultati, perlomeno nel passato, 
mi hanno dato ragione.
Credo in un mondo fatto in gran parte di metafisico, e riuscire a collegarsi a questa
membrana (non so come chiamarla), può dare risultati interessanti, non solo nella ricerca
hobbistica di oggetti perduti.

Forse il segreto per una ricerca perfetta (o quasi) è solo il lasciasi andare, il sognare,
avere l'entusiasmo immotivato.
O perlomeno sarebbe già un buon inizio.

Alla prossima.


© 2013 by "Dino Conta