martedì 11 febbraio 2014

Autenticità dei reperti di MILITARIA. Tutto quello che devi sapere!

Probabilmente pensate che io sia un super-esperto di cimeli dell II Guerra Mondiale.
Altrimenti non mi spiego perché il buon 35% delle mail che mi arrivano, riguardino 
richieste di valutazioni e soprattutto sapere se un tal oggetto è autentico o no.

D'accordo da piccolino, come ho già ricordato, passavo le mie giornate a tirar fuori dal terreno i resti della battaglia di Anzio e Nettuno.
E recentemente mi sono interessato in maniera scrupolosa ai totenkopfring, a cui ho dedicato un post in questo Blog, divenuto molto popolare.

Ma direi che sono più interessato alla storia ed ai personaggi che vi hanno partecipato, piuttosto che agli oggetti.
Comunque, in effetti qualcosa penso di poterla condividere con voi, in particolare quello che mi sembra sia di maggior interesse: come capire se un oggetto è autentico.

Fattore primario è l'esperienza.
Se non avete mai visto un tal oggetto, se non avete mai frequentato i mercatini 
ed i vari musei, se un dato oggetto non lo maneggiate e non lo toccate, difficilmente 
quando vi capiterà l'occasione di incontrarne uno per la prima volta, riuscirete a capire 
se una medaglia è autentica, se un anello è recente, oppure risale sul serio alla 
Seconda Guerra Mondiale.
Se manca il fattore esperienza, potreste cadere facilmente vittima dei tanti truffatori 
che popolano questo mondo della Militaria.

Solo pochi giorni fa ho visto in un mercatino domenicale di quartiere, qui a Roma, un anello indiano (dell'India) con il simbolo induista della svastica, spacciato allegramente 
per un anello Nazista!

Come penso sappiate tutti degli elmetti tedeschi riprodotti oggi nei paesi dell'Est e proposti come originali.
Quindi, massima attenzione, e penso sia d'obbligo fare acquisti da persone in qualche maniera rintracciabili in un futuro.
Se ho speso pochi Euro per un oggetto poi rivelatosi falso, posso pure far finta di nulla, 
ma se ne ho spesi diverse centinaia magari per lo spadino da ufficiale nazista con manico d'avorio (visto di recente), voglio esser sicuro di poter rintracciare il venditore 
anche fra qualche anno, se non sono sicurissimo dell'originalità. 

Per pezzi importanti, quindi, direi che è d'obbligo rivolgersi a Case d'Aste, o rivenditori con una certa reputazione.
Una buona reputazione.
Ma questi sono consigli direi abbastanza scontati.
Anche se molti non ci pensano.

Vorrei invece parlare, e lo vedo dalle mail che mi scrivete, della diffusa paranoia 
che vi assale quando avete a che fare con questi oggetti.
Molti di voi partono dal principio che tutto sia falso.
Se poi l'oggetto è in buone condizioni, parte in automatico l'equazione "oggetto
in buono stato uguale falso!".
No, non è così, non sempre perlomeno.

A molti sfugge che di certi oggetti ne sono stati prodotti migliaia di esemplari, 
o addirittura milioni!
Fortunatamente per i collezionisti, molti oggetti subito dopo la fine della guerra, 
vennero trasformati e riciclati.
Per fortuna perché meno ce ne sono e meglio è, hanno più valore se c'è scarsità di reperimento.

Ma tantissimi altri oggetti sono sfuggiti alle grinfie dei riciclatori dell'epoca, e capita che saltino fuori in periodi diversi, alimentando così il mercato della Militaria.
Capitano più di quanto pensiate queste cose: caserme con furerie ancora chiuse dalla 
II Guerra Mondiale; cavità artificiali con all'interno migliaia di elmi ancora integri; 
stanze murate alla svelta nei giorni della disfatta.
Ne avrei da raccontarvi...

E poi, naturalmente, vi sono i casi dei veri e propri ritrovamenti nei terreni.
L'ex Unione Sovietica, in questo senso, è una miniera a cielo -quasi- aperto!
Una discutibile miniera, direi indegna!
I milioni e milioni di soldati caduti in battaglia da quelle parti alimentano oggi il mercato floridissimo della vendita dei reperti di oggetti legati in qualche modo a quel periodo.

Bisogna notare due fattori importanti: il primo è che ai soldati tedeschi caduti in 
battaglia nella ex Unione Sovietica, non fu data sepoltura!
Volutamente.
Pochi conoscono questo particolare, ma è proprio così, ed è per questo che è così comune, da quelle parti, trovare resti di soldati con annessi oggetti e divise.
Il secondo fattore è che non è affatto vero che non si possano trovare anche in questo contesto degli oggetti conservati bene, o addirittura benissimo.
La peculiarità di certi terreni, scarsamente acidi, in molti casi ha permesso la conservazione di molti reperti a livelli quassi incredibili.

Quindi, se vi capita di trovare da qualche parte una medaglia Nazi, molto ben conservata, non è detto che sia per forza una riproduzione.

Comunque, in ogni caso, vale questa regola aurea: il gioco vale la candela?
Cioè, se un tizio vende una medaglia per pochi Euro, a meno che non ne abbia fatte false a migliaia ed immesse tutte sul mercato (ma si verrebbe a sapere!), 
non credo che si metta a riprodurre una medaglia solo per poche centinaia di Euro.
Più facile invece che si riproducano, spacciandoli per veri, elmi dal valore sicuramente 
più interessante.

Poi, bisogna pure ricordare che spesso chi vende un oggetto falso lo fa in buona fede.
Quanti migliaia di film sulla II Guerra Mondiale sono stati prodotti sino ad oggi?
E quanti migliaia di elmetti saranno serviti per ogni film?
Pensate che stiano tutti chiusi in qualche capannone aspettando il prossimo film?
No, molti hanno preso il volo già da tempo, e sono stati immessi nel mercato 
della Militaria.
E tanti di questi gusci furono fatti subito dopo la fine della guerra, quindi hanno assunto quella patina di vecchio che ne potrebbe avvalorare l'autenticità...che non c'è.

Insomma, le situazioni, gli oggetti, vanno esaminati caso per caso.
Senza esagerare con la diffidenza, ma neanche facendosi raggirare.

Ancora, ricordiamo le cosiddette 'capsule del tempo', piccoli contenitori, o cassette, 
o quello che volete voi, in cui venivano rinchiuse delle cose, magari attendendo tempi migliori per recuperarle.
Oppure, le capsule del tempo, non volute, fortuite.

In ogni caso, non tesori con soldi o gioielli (altrimenti parleremmo di 'tesoro'), 
ma contenitori con oggetti che anche all'epoca non avevano così tanto valore, 
se non quello affettivo.

Tempo fa un mio fortunato amico ne ha trovata una di queste capsule del tempo.
Vicino ad vecchio casolare abbandonato, nei dintorni di Roma.
All'interno documenti, e ben tre mappe del tesoro, ancora in corso di verifica.
Ed ancora: decine e decine di medaglie con catena con l'effige di Benito Mussolini.
Non d'oro -purtroppo- ma in ottone. E qualche ciondolo, o presunto tale, 
in bronzo e altri in argento, raffiguranti il Fascio Littorio, simbolo tipico dell'epoca.
Ho aiutato questo mio amico a saperne di più su queste medaglie, ed abbiamo scoperto, grazie a degli esperti di Militaria di quel periodo, che si tratta delle 
famose medaglie "Oro alla Patria" del lontanissimo 1935!!
Il Fascio Littorio è addirittura un oggetto creato appositamente per una famosa Mostra 
svoltasi a Roma alla metà degli anni '30.
Ma su questo oggetto dovrò informarmi di più, 
perché vedo troppo interesse da parte dei collezionisti interpellati.
Molti di questi oggetti sono ancora ben conservati.
Eppure hanno ben 79 anni.
E, presumibilmente, sono stati interrati nei turbolenti giorni della fine della guerra, 
magari col timore che venissero scoperti dai nemici.
Oppure semplicemente perché per della povera gente, quello era il loro tesoro, 
anche se in ottone.

La deteriorabilità degli oggetti, anche interrati, non è quindi obbligatoria.
Allora, cari cercatori, non pensiamo subito al peggio in presenza di un cimelio ancora 
in ottimo stato. 
D'accordo una certa diffidenza ci protegge dall'inganno.
Ma troppa non ci permette di approfittare di una buona occasione di prendere un
cimelio interessante.

Ma  poi lo dico proprio a voi?
Ma non vi è mai capitato di trovare una devozionale ben datata ancora integra, che sembra caduta lì da appena qualche giorno?

Riguardo la capsula del tempo ritrovata dal mio amico, vi prometto che ci tornerò 
nel prossimo post.
Oramai mi sono dilungato troppo.

Ora insieme guardiamo queste foto.
Mostrano reperti risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, ancora in relative 
buone condizioni.
Giusto per avvalorare i fatti di cui abbiamo parlato qui ora.
Incredibile, ma veri!



Questa qui sopra, è una zampa di piccione viaggiatore utilizzato per scambi di 
messaggi dai Servizi Segreti di sua Maestà la regina d'Inghilterra.
Ritrovata da poco dentro un cammino inglese in cui era rimasta indisturbata per 
tutto questo tempo.
Notare ancora lo stato di conservazione.



Qui sopra invece, questa bella ragazza scozzese osserva un ammasso di lardo, risalente 
ad un naufragio avvenuto durante la II G.M. al largo della Scozia.
Il barile si è disintegrato negli anni, ma il lardo, nonostante gli 80 anni passati in mare, 
sta ancora tutto lì e con la stessa forma che gli ha conferito il barile.
Incredibile!






Questa foto sopra è sicuramente più toccante.
Sono le sepolture di fortuna (per così dire..) di soldati giapponesi caduti nella giungla pluviale di Papua Nuova Guinea.
Ritrovati solo nel 2010.
In tutti questi anni di piogge incessanti, di animali che passavano da quella parti, alberi che cadevano, sole, etc.., questi elmetti sono rimasti esattamente nel posto ove erano stati messi nel giorno della sepoltura di questi ragazzi, cioè sopra i bastoncini di legno che segnalavano la presenza delle tombe.
Ancora lì, senza mai cadere, e se vogliamo ancora incredibilmente non del tutto distrutti.
Impressionante.

Quindi, per finire, non dovremmo meravigliarci di trovare qualche pezzo del passato
non del tutto deteriorato.
Cerchiamo invece di ricostruirne il percorso a ritroso: da dove viene, chi lo aveva, etc..

Ma una raccomandazione: NON alimentate il vergognoso mercato dei cimeli dei caduti 
in battaglia, acquistandoli da provenienza ex paesi dell'Est.
Vengono recuperati dai corpi di quei poveri ragazzi, senza rispetto alcuno.
Senza vergogna.
Vuoi essere un collezionista appassionato di storia, o vuoi fare il beccamorto?

Alla prossima.


© 2014 by "Dino Conta"