giovedì 25 ottobre 2012

TUTTI DICONO -TESORO!- MA CI SONO ANCORA I TESORI?

Si parla di TESORI,  di CACCIATORI DI TESORI, e sembra quasi anacronistico.
Qualcosa da romanzo fine '800.

Ma allora, esistono ancora i TESORI  sotto terra?
La risposta è sì!


Esistono e sempre esisteranno, anche con le Banche e le relative cassette di sicurezza, anche con forme di investimento certamente migliori che il nascondere i propri averi sotto  mezzo metro di terra.
Anzi, i recenti disastri finanziari hanno fatto ritornare di gran voga questa antica abitudine.
L'essere umano, in fondo, non si è mai fidato tanto delle Banche, e non si sente davvero ricco se non vede con i propri occhi, materialmente, i soldi. 
Anticamente i propri averi venivano celati giocoforza. Come sappiamo, la forma diffusa di un Istituto di Credito con tuti i suoi annessi e connessi, si è sviluppata in tempi relativamente recenti, anche se una forma primordiale la troviamo già in Mesopotamia, migliaia di anni fa.
E quindi, che cosa faceva il contadino, o il ricco allevatore, quando doveva nascondere il suo tesoro di monete d'oro, o i gioielli di famiglia?
Faceva un bel buco sotto terra e ce li infilava! Magari dentro un'anforetta, per ritrovarli tutti insieme e per non farli rovinare dall'umidità della terra o dalle radici degli alberi.


In caso di guerra, od anche solo di un periodo poco stabile, il seppellimento dei propri beni era una faccenda molto seria.
E spesso per pigrizia, o per consuetudine, il procedimento era sempre lo stesso, ripetuto nel tempo. Altrimenti non si spiega come mai i tesoretti ritrovati dagli archeologi nelle ville romane, siano quasi sempre all'angolo del perimetro esterno, lato nord.
Ci si augura che questo segreto all'epoca fosse conosciuto solo fra le persone oneste, altrimenti bastava recarsi nel giardino della villa, nel lato nord, armati di badile, per avere quasi la certezza matematica di trovare qualcosa.
Un altro segnale identificatorio di un seppellimento di tesori o tesoretti, sono certamente gli alberi secolari, querce per esempio.


E per poterselo ricordare, l'albero alla cui base veniva nascosto il tesoro, veniva contrassegnato da un grosso chiodo di bronzo piegato a forma di spirale.
Naturalmente il chiodo si cercava di celarlo alla vista dei viandanti.
Poi le grotte, non necessariamente situate nel proprio terreno.
Le cave, così perlomeno ci dicono gli archeologi, erano delle vere e proprie Banche, evidentemente utilizzate anche dai vari eserciti, in primis quello Romano,
per la facile difendibilità.
Insomma, con un poco di immaginazione, magari mettendoci nei panni dei nostri avi, riusciremo certamente a capire quali possano essere stati i siti di sotterramento dei tesori.
Più recentemente, e per recentemente intendo negli ultimi secoli, un altro sito privilegiato erano le tombe site nelle chiesette.  Le edicole (Madonne o santi dipinti) situate nei muri, naturalmente dietro o sotto. Comunque tutti quei luoghi di facile riconoscibilità da parte del proprietario del tesoro. Attenzione però, non ti voglio isitigare a delinquere, ricordalo!
Do per scontato che tu sappia benissimo che la ricerca archeologica ti è
severamente vietata!!! 


Ma allora, ancora oggi, esiste la possibilità di incontrare un tesoro?
Non sarà stata già fatta piazza pulita?
No, ancora c'è molto da trovare!
E' vero che i cercatori di tesori sono sempre esistiti in ogni epoca e ad ogni latitudine, tanto che in qualche caso erano degni di imperiali attenzioni, ma erano cercatori
non tecnologicamente attrezzati.
La differenza non è da poco. E, soprattutto, fino ai giorni nostri, il fenomeno di nascondere dei beni sotto terra, non si è mai del tutto interrotto.
Durante le guerre, per esempio, come ti dicevo prima.
Si calcola che i Nazisti in fuga dall'Italia abbiano lasciato ben 10000 tesori nascosti, con l'intenzione di venirseli a riprendere un giorno con calma.
Diecimila! E di questi diecimila stai pur certo che per un motivo o per l'altro, la grande maggioranza sta ancora lì dove il soldato in fuga lo aveva messo.


Quanti di loro hanno perso la vita subito dopo aver sotterrato il tesoro?
E quanti non si saranno più ricordato il luogo esatto, magari modificato da un bombardamento, o da un'alluvione?
E la stessa cosa è avvenuta in un passato ancor più remoto, con le varie invasioni che la nostra Penisola ha dovuto sopportare. 
Gli stessi soldati Romani, prima di una battaglia, nascondevano i loro beni nei pressi
della linea di scontro, alle pendici di una collinetta magari.

Questo per farti capire che le possibilità di trovare, solo se tu potessi cercare, ci sarebbero, eccome se ci sarebbero.
D'altronde i ritrovamenti nei paesi ove la ricerca col metal-detector è regolamentata,
si susseguono ogni settimana, con cadenza fissa.
Dove si può, il ritrovamento di un tesoro è un'accadimento ben lungi
dall'essere improbabile!

Be', stai ancora qui? Un viaggetto in Inghilterra no eh?

Alla prossima.

© 2012 by "Dino Conta"