sabato 13 ottobre 2012

COME SCOPRIRE ZONE D'INTERESSE CON FOTO AEREE.

Sulle foto aeree vi sono corsi universitari, e sarà impossibile qui, quindi, 
entrare nel dettaglio.
Ma per un cercatore d'oro potrebbe essere, questo post, l'idea che ancora
non gli era balenata in testa.
Allora cercherò di fare del mio meglio per riassumere in poche righe ciò che meriterebbe un libro da mille pagine.
Iniziamo col dire perché dovrebbe interessarci una ricerca aerea di zone d'interesse, visto che, giustamente, la ricerca archeologica ci è preclusa, VIETATA.

Dall'alto, una visuale differente ed ampia, può farci risparmiare tempo e fatica,
in zone magari boscose o di difficile transito. Evitare pericoli, burroni più profondi
del previsto. 
Nell'oramai lontano 1986 ho partecipato ad una ricerca archeologica autorizzata,
in Brasile e Bolivia.
Nel pieno della foresta pluviale, ove solo una decina di metri in più da percorrere col machete significano tremendi sacrifici, se avessimo avuto uno di questi cosi volanti da poter utilizzare in ausilio, sicuramente ci saremmo risparmiati tante fatiche in quei 75 giorni, e soprattutto avremmo concluso qualcosina di più, dal punto di vista archeologico, ancor di più scoprendo ora, 2 anni fa per l'esattezza, che quello che cercavamo, era a soli 700 metri dal nostro campo base!!!


Andiamo al sodo: per poter effettuare delle riprese aeree, le metodologie sono varie. Una incredibilmente utilizzata già nell'800: l'uso dell'aquilone.
La KAP cioè la 'Kite Aerial Photography' è l'uso combinato, quindi, di una telecamera o macchina fotografica, con il supporto di un aquilone. 
Non entro nel dettaglio sull'utilizzo di quale camera, davvero non c'è spazio in un Blog per questo. Ma tutti noi possiamo facilmente informarci, e sappiamo che le ultime telecamerine per uso sportivo, dal costo di circa 380 Euro, vanno benone.
L'aquilone, invece, dovrebbe essere sicuramente resistente, ed ampio.
Ma vi rimando a questo bellissimo sito, per saperne di più: http://www.kapshop.com/


Prima di continuare con le altre metodologie, potreste dirmi: "ma perché non usare direttamente Google Map, con tutte le sue versioni?".
Ma facile, perché G.M. ha fatto solo un passaggio della zona di tuo interesse,
e magari proprio nella condizione meno ideale per capire se lì valga la pena
spendere le tue energie cercatorie.
E non utilizza la tecnica dell'infrarosso (che magari spieghero un'altra volta) che tu invece potresti e dovresti utilizzare. E soprattutto Google Map non fa foto in obliquo, che è la condizione ideale e necessaria per rilevare qualcosa di interessante.

Ed ancora: una volta nel luogo, possiamo orientare la camera ove meglio ci pare e piace, e a seconda il nostro interesse del momento.
Questo non lo puoi certo fare con G.Map, perché come sai ti mostra solo una ripresa, una passata, magari di anni fa, del posto dove ti trovi.
Capita la differenza?
Attualità della ripresa; uso poliedrico; foto obliqua e ad infrarosso,
fra gli elementi che fanno la differenza.


Oltre al citato aquilone, vi sono anche i mini-dirigibili, che se vogliamo possono essere anche più manovrabili, perché senza il filo, o i fili (uno in più di sicurezza).
Ma per contro hanno il costo non contenutissimo, cioè minimo 700 Euro, e la carica del gas elio, che ogni volta dobbiamo usare per farlo volare: 70 Euro a volta, poichè non si può certo rimbottigliarlo a fine cercata.
E poi la fatica della manovra di scaricare il dirigibile dall'auto, gonfiarlo, 
sgonfiarlo, riporlo via, etc....
L'aquilone, nonostante il filo, secondo me ancora è in vantaggio.


Arriviamo ai famosi Droni.
Utilizzatissimi in ogni circostanza oramai (intendo quelli mini naturalmente).
Li utilizzano le Guardie Forestali in Calabria, per contrastare i traffici dei mafiosi e controllare il vasto territorio boscoso, per esempio; li usano la Polizia per dare la caccia ai banditi, li usano i Pompieri per avvistare focolai, etc.
Ma il Drone ha il difetto di essere caro, anch'esso, e di avere una autonomia
davvero molto limitata a causa della batteria di breve durata.
Può andar bene per un breve giro di ispezione, ma in una foresta pluviale magari
a caccia di zone dove estrarre l'oro, i pochi minuti a disposizione, non
sarebbero sufficienti. 
Ancor di più i Droni telegiudati dagli I-Phone, ove alla breve durata della loro batteria si aggiunge anche quella stessa degli Smart-phones.
E la loro fragilità poi, alcuni sono addirittura in polistirolo!


Gli elicotterini, invece, potrebbero essere un buon inizio per avviarsi alla carriera del cercatore munito di attrezzatura per visione aerea, che siano elettrici o con motorino a scoppio, poco importa, lo sceglierete voi il modello che più vi convince.
Dalla loro gli elicotterini hanno il costo spesso molto contenuto, e quindi abbinato
ad una telecamerina da pochi Euro, è sicuramente un inizio da prendere
in considerazione.

In questi giorni sto studiando la maniera di utilizzare una piccola mongolfiera,
sempre assicurata ad un filo di nylon.
Credo possa essere più stabile rispetto all'aquilone, e con più possibilità di
ancorarvi una macchina da ripresa più grande e voluminosa
(e quindi meno costosa...).
A fine lavoro, posterò il risultato.

Bene, forse sono stato troppo stringato nell'esposizione , ma lo spazio è quello
che è, magari ci tornerò su con altri post.
Nel frattempo, se vi ho destato qualche interesse, andate a scovarvi in
Rete altre notizie.

Le cose su cui puntare il dito sono la fotografia obliqua ad infrarossi, il KAP, il Drone.
Ma ripeto: la ricerca archeologica è proibita ai non addetti, non ci pensate nemmeno.
E a dirla tutta, lo trovo giustissimo e sacrosanto!
Quindi le riprese aeree vanno intese per altri scopi, sempre e solo legittimi!
Un cercatore d'oro d'acqua potrebbe trarne vantaggio magari per avere la visuale delle maree in quella porzione di mare, o solo per fare una bellissima ripresa per il suo video da mettere su You-Tube! 

Alla prossima.
                                                              © 2012 by "Dino Conta"