martedì 9 ottobre 2012

OPINIONE RECENSIONE SUI GARRETT: CHE INTENZIONI HANNO?

Più che una recensione, potrei dire che sono delle considerazioni
su quanto le Case costruttrici di Metal-Detector tengano per davvero
al nostro mondo di cercatori d'oro.
In particolare puntando il dito sulla GARRETT storica e blasonata
ditta americana.


Non prenderò in considerazione, come spesso faccio, gli aspetti meramente tecnico-elettronici.
Ritengo di poterne dare un contributo notevole, ma ritengo anche che questo Blog, come d'altronde i Forum, non siano nati con lo scopo di  divulgare il verbo del voltaggio allo stato puro.
Questi discorsi li possiamo fare su Blog o Forum specifici sull'elettronica.
Sarebbe come se in un Blog in cui si parla di Cultura, di poesia, di romanzi, si finisse per discutere su come è fatta la carta dei libri!

E premetto ancora che è questo mia opinione è frutto di personali esperienze, magari discutibili, ma è la mia opinione, e come tale rispettabile tanto
quanto le altre.
Quindi:
la Garrett produce da anni ed anni la loro punta di diamante, l'ACE-250.
Metal detector semplice, e tutto sommato economico.
Ma la Garrett vende anche e SOPRATTUTTO detector per la rilevazione di oggetti pericolosi, in aereoporti, ed in tutte le situazioni in cui è necessario filtrare con molta sicurezza, l'ingresso in determinati luoghi.
Vedi discoteche, scuole, uffici, etc...
Da noi in Italia il fenomeno è ancora piuttosto contenuto, ma negli USA non esistono scuole o Università, senza ingressi controllati da
porte metal-detector, e/o personale munito di quei piccoli metal-detector, targati Garrett, che spesso vediamo anche in televisione. 
Un business da miliardi di dollari all'anno!
Tanto lucroso da far passare in secondo, o forse anche terzo e quarto,
piano il mondo dei cercatori.
Le conseguenze le vediamo: gli ultimi modelli di metal-detector della Garrett hanno avuto problemi tecnici molto pesanti. Uno fra tutti l'AT-PRO.

E ne posso parlare con cognizione di causa, visto che l'ho avuto.
Questo metal, nato per spaziare in vari tipi di terreno, sin dall'inizio ha mostrato i suoi difetti strutturali.
Tanto da far tornare in assistenza praticamente quasi tutti i metal acquistati.
Un fatto grave per una Casa così importante. Ma non gravissimo se gestito in maniera adeguata.
In fondo, tanto per cambiare settore, anche le Volvo e le Mercedes hanno richiamato dei loro modelli, gestendo la situazione con grande proffesionalità, e non scontentando mai i loro clienti.
Qui no, la gestione della riparazione del metal difettoso è stata confusionaria, non definita. Non si è mai saputo a chi dover mandare questo benedetto strumento esattamente, ed ancora oggi, degli utenti stanno tribolando con metal che viaggiano in mezza Europa, senza la certezza di una riparazione adeguata.
Il difetto ci può stare, la scarsa o nulla attenzione dovuta al cliente no, questo è il fatto più inquietante della faccenda, in fondo.

Non mi dilungo su questa poblematica, già tanto discussa altrove.
Questa cosa, però, mi fa capire che delle Case costruttrici di metal, abbiano passato in secondo piano l'ideazione e la realizzazione di metal per cercatori, per impegnare tutte le loro forze, tutti loro capitali,
solo e solamente in altri settori, certamente più remunerativi e
meno di nicchia.
E' un dato di fatto.
Se andiamo bene ad  osservare, sono pochissime, ma davvero pochissime, le aziende che investono soldi ed impegno per l'ideazione di un metal all'avanguardia, o più semplicemente un nuovo modello.
I nuovi usciti, tolti uno o due, sono scarsi e non soddisfacenti per un pubblico di vecchi cercatori.
I nuovi cercatori, non potendo fare paragoni, si accontentano e spargono lodi sperticate, magari per aver trovato un ferro di cavallo a ben 15 centimetri!!!
Conclusione: questa mia osservazione vorrebbe essere uno sprone per quelle aziende che ancora ci tengono a sfornare metal-detector competitivi, magari proprio la Garrett, che fra i suoi modelli ha sicuramente degli ottimi metal.
Ma non credo mi leggeranno, e se lo faranno spero comprendano questa mia, che è non tanto una critica, ma una preghiera a non lasciare questa
nicchia di mercato.
O di prestargli ancora più attenzione. Una meritata attenzione.
Insomma, non vogliamo dei giocattolini, ma metal-detector all'avanguardia.
Chiediamo troppo?

Alla prossima.
                                      
                                  © 2012 by "Dino Conta"