sabato 2 febbraio 2013

La morte del tasso.

Al culmine del progresso prometeico, l'uomo sembra proprio non curarsi di ciò 
che lo circonda.
Crede scioccamente di essere il proprietario indiscusso del pianeta, ed anche gli animali possono andare a farsi friggere, evidentemente.
Questo è il risultato:




Uno splendido esemplare di tasso -morto- che ieri  ho trovato in campagna.
Non ne avevo mai visti, se non di sfuggita.
O meglio, giusto un anno fa, mentre entravo in una grotta, un tasso mi si era avventato 
contro in maniera feroce. Questioni di territorio, e lui aveva tutto il diritto di attaccarmi.
E poi ieri.



Povera bestiola, anima mundi in forma di animale.
Con quanta arroganza l'uomo moderno crede di poter disporre a suo piacimento
di questi animali?
Con quale diritto?
Pensiamo di essere i figli di Dio, e va bene, e gli animali, cosa sono?
Preferisco di gran lunga una visione primitiva del mondo, quella in cui ogni cosa ed
ogni essere hanno gli stessi diritti, e tutto è collegato in maniera indissolubile.
Dio è in noi, negli animali, nel terreno che ci dà il cibo, e nel cibo stesso, se non
ingurgitato per mera gola.
A che pro andare in chiesa la domenica mattina se poi dobbiamo sterminare un animale bellissimo e supremo come questo?

Pensa l'uomo che siccome Dio è lì sopra ed è essere trascendente, noi qui 
sotto possiamo fare i nostri comodi, uccidere o lasciare uccidere questi animali?

Vergogna su chi ha lasciato che questo succedesse, vergogna su chi non ha tutelato 
a dovere quel territorio.
Vergogna agli indifferenti, ed ai disincantati.
Per fortuna ancora mi indigno di fronte ad un simile scempio.
Per punizione, in un mondo giusto, dovrebbero evacuare tutta la zona per 
un raggio di 50 Km.
Niente esseri umani lì dove è successo il crimine ignominioso.

Questo tasso forse è morto avvelenato, forse investito di striscio da un'auto, visto che
era vicino ad una sterrata.
La sostanza non cambia.
L'orgogliosa, e presunta, unicità della razza umana si paga troppo a caro
prezzo per miei gusti. 

Guardate che zampotte:



Ci siamo dimenticati della sacralità di questi esseri, questo è il risultato.
Non sono esattamente un romantico, e neanche ipersensibile.
Non mi piace questa concezione del mondo.
E l'uomo ne pagherà care le conseguenze.

Ciao nobile animale.

                          © 2013 by "Dino Conta