sabato 16 febbraio 2013

Grande successo del post sulla Retrospezione.

Non me lo aspettavo.
Un post, l'ultimo, quello del racconto del mio amico archeologo Gustavo, 
ha avuto molte visualizzazioni di pagina, ma soprattutto ha aperto un dibattito in piena regola.
Se questo fosse un forum, il post avrebbe molte risposte, qui le risposte,
o i chiarimenti, arrivano via e-mail.
Numerosissime -e la cosa che mi ha lasciato a bocca aperta- sono le tante mail provenienti dall'estero, principalmente da Stati Uniti e Germania.
Evidentemente questo tema è molto sentito da quelle parti.
Curioso che la parola chiave -PSICOMETRIA- è in italiano, ma nonostante questo ha attirato i navigatori da ogni angolo del mondo.
Ed ancora  più curioso è che questo termine ha due significati diversi 
(non lo sapevo), come giustamente mi fa notare un lettore tedesco, 
quindi da ora userò il termine RETROSPEZIONE, scevro da fraintendimenti.

Purtroppo, però, le persone mi scrivono nella loro lingua, senza fare lo sforzo di provare a scrivere nella lingua degli Dei, cioè l'italiano.
Questo comporta una sommaria traduzione tramite Google Traduttore, e di conseguenza una comprensione parziale, se non erronea, delle mail inviatemi.
Peccato, avrei voluto capire ogni singola parola di quello che mi scrivete, interpretarne il senso corretto.



Non sono un grande esperto di Retrospezione, me ne interesso, ho letto  pochi e rari libri sull'argomento, ne parlo con il mio amico Gustavo
e pochi altri.
Ho avuto delle esperienze, come quella di Gustavo, raccontata nel post precedente.
Ma non so se posso definirmi 'esperto' del settore.
I veri esperti sono tutti morti, purtroppo. 
Sembra che all'orizzonte non ve ne sia più uno, ed è strano, perché è una tecnica molto affascinate, anche se dai risultati spesso irraggiungibili.
Non è come imparare a dare due calci al pallone, o a giocare a briscola.   
E non è una tecnica per tutti. 

Fra i due tipi di chiaroveggenza, la Retrospezione, a ben pensarci, è 
quella meno ansiogena.
E' già successo quello che vediamo, non possiamo modificare nulla, e soprattutto non è soggetta ad interpretazioni. 
Eh sì, perché la Retrospezione è la chiaroveggenza del passato, di 
un fatto oramai accaduto svelato a noi tramite contatto di un tal oggetto appartenuto a qualcuno nel passato.

La chiaroveggenza del futuro, invece, non è una 'scienza' esatta. 
Sono tanti i fattori che possono ancora modificare il futuro da quando
abbiamo visto quella tal scena. 
Il profeta che prevede succederà questo o quello, e poi non accade né 
questo e né quello, non ha sbagliato profezia. 
Egli ha solo messo in guardia il mondo, o magari solo gli amici, e il mondo, o gli amici, hanno preso le giuste precauzioni affinché la profezia, nel caso
la sventura, non accada. 

Per chi si dedica alla Retrospezione vuoi per studio, vuoi perché ha talento naturale, questi problemi, come dicevo, non sussistono.
Il passato, perlomeno con questa tecnica, non potrà essere modificato, 
quindi guardare e non toccare.

Nonostante gli appelli accorati di molti, non mi metterò ora a scrivere come applicare la tecnica sul concreto.
Dovrei riscrivere un libro che ho letto, e che comunque a me personalmente non è servito granché, perché questi fenomeni facevano già parte della mia vita prima di leggerli questi libri.
E poi sarebbe davvero tanta roba da dire.
Credo che già averla nominata, la Retrospezione, ed aver detto che esistono vecchi libri sull'argomento, possa bastare ampiamente. 

Fra le mail ricevute, tantissime provengono da persone che non hanno
nulla a che fare con il mondo del metal-detecting, fuori dal 
circuito forum-metal-detector, per capirci.
Mi fa piacere, però da alcuni di essi provengono le critiche più feroci.
Un signore americano, evidentemente molto religioso, a cui ho risposto 
anche privatamente (sempre che ci capisca qualcosa del mio inglese-google-translator), mi dà del mistico-sognatore-quasi-ingenuo.
Forse voleva essere più offensivo, o forse pensava mi offendessi.
Non è così.
Anzi, per me sono complimenti: mistico, sognatore, ingenuo.
E chi non vorrebbe ancora esserlo nel mezzo del cammin di nostra vita??!!??
Comunque gli ricordo che l'essere mistico è nella natura dell'uomo, che
le religioni -tutte- prendono vita proprio da questo strato mistico 
intrinseco in ognuno di noi.
Poi ognuno interpreta alla sua maniera.
E proprio dalla misticità lui (il signore americano) e tutti noi, possiamo prendere la forza per sperimentare cose diverse dall'ordinario.
Ed il fatto che spesso, se non sempre, certe esperienze fuori dall'ordinario siano poco provabili o visibili, non significa nulla. 
Se io parlo di amore ad uno che non è mai stato innamorato in vita sua, 
questo tizio non mi capirà  mai.
Lo stesso vale per queste esperienze particolari: se non hai la mente predisposta, non hai il cuore,non le potrai mai capire. 
Ed io, come tutti quelli che le hanno provate, non sono obbligato
a spiegartele per filo e per segno, magari per poi essere ridicolizzato da 
chi non riesce a vedere oltre il proprio naso....

Spesso questi speciali doni mistici, se così si può dire, sono effimeri.
Non è una bella notizia, lo so.
Personalmente, però, credo pure che possa essere un bene.
Riuscire a vedere dove tutti brancolano nel buio, può essere soffocante 
e gravoso.

Ed inoltre è controindicato a moltissimi.
Ma moltissimi che hanno questi doni  non se ne accorgono neanche
-per loro fortuna dico io- poiché li schiacciano sotto il peso del loro
criticismo bieco.

Però cazzarola, mi sto dilungando davvero troppo, dimenticando quello 
che molti mi chiedono: Dino, ma come si fa allora?
Eh sì, come si fa....
Leggete quei libri!
Ma tanto quasi tutti quelli che lo faranno, perderanno solo tempo.
Si metteranno lì, tutti concentrati, magari con un anello della bisnonna
in mano...
Lo lisceranno sino a consumarlo, senza risultato.
E sapete perché?
Perché avranno messo sul campo di battaglia la signora Volontà.
E non è così che funziona.
Chi troppo vuole, nulla stringe.

Be', non posso certo fare qui un trattato.
Non dico 'impiccatevi' e vedetevela voi.
No, non l'ho detto.
Il cercatore ha già trovato in queste righe.

VOCATUS ATQUE NON VOCATUS DEUS ADERIT

Alla prossima.


                                           © 2013 by "Dino Conta"