martedì 1 gennaio 2013

Prima 2013!

Un antico proverbio recita:
"Chi cerca il primo dell'anno, cerca tutto l'anno!".
Ed allora, non potevo mancare: prima cercatina veloce veloce al mare.



Credevo di trovare, come sempre, vari "resti" di festeggianti il Capodanno della sera prima, e quindi tante monete perdute, o anche qualche
gioiellino (vista l'occasione).
Me li immaginavo, i festeggianti, ubriachi perdere tutto il perdibile, e
magari (per loro) mentre tutti i muscoli del corpo erano pronti per l'accoppiamento, quello rituale dell'ultimo dell'anno.
Invece, pochi i resti del passaggio umano, e di conseguenza scarsi i ritrovamenti.
Tanto che dopo circa un'ora me ne sono andato, vista anche l'inaspettata affluenza di passeggiatori mattinieri, con tanta, troppa, voglia di conversare.


Mezzo cercatorio: S.D.D.D.C.; e 'a vista'.
Tempo di cercata: 55 minuti pieni.
Luogo: spiaggia vicino Roma.
Clima: sui 10 gradi, assenza di vento, quindi ben coperti si sentiva caldo.
Mare: mi ci sono solo avvicinato, ma era calmissimo, tanto da invogliarmi quasi ad una cercata in costume adamitico, visto che non avevo la giusta attrezzatura.


Target ritrovati: una piccola votiva (vedi foto qui sopra), trovata a vista, vicino ad un falò della sera prima, ove ho anche recuperato 7,30 Euro
con l'ausilio della Super-Drenella.
La votiva non presenta marchi leggibili, non riesco a capire di che materiale sia fatta, se argento o cosa.

E poi, vedi foto più in basso, resti di un naufragio evidentemente
avvenuto nell'antichità, a poca distanza dalla battigia.
Il posto è sempre quello da anni: regala pezzi di ceramica spesso  molto belli
(che comunque lascio sul posto).


Questo genere di ricerca, a vista sulla battigia, è usatissimo per individuare l'esatta collocazione di relitti.
All'estero, soprattutto ai Caraibi, gli americani-cercatori-razziatori, oltre ad avere mappe e documenti descrittivi dell'avvenuto naufragio, si aggirano per giorni sulla spiagge con la speranza di trovare indizi sulla posizione del Galeone spagnolo affondato nei paraggi.
Gli indizi, come nel mio caso, possono essere appunto dei pezzi di
ceramica antica.
O se gli va bene, dei gioielli o delle monete in oro.
Una volta trovato quello spicchio di battigia con più presenza di questi oggetti, è facile capire dove immergersi per individuare il relitto.
Io, nonostante abbia capito bene dove questo relitto si trovi, non ho mai neanche pensato ad immergermi a caccia del relitto.
E non fatelo neanche voi, in casi del genere: è proibitissimo!!
La ricerca archeologica, è bene ricordarlo, è proibita anche in acqua.


Insomma, come prima uscitina 2013 non mi lamento.
I target sono insignificanti, ma la mattinata è trascorsa in maniera piacevole, ed era proprio questo che andavo cercando.

Alla prossima.

                                              © 2013 by "Dino Conta"