domenica 10 marzo 2013

La PERSISTENZA nel cercare.

Per avere qualche possibilità di successo durante le nostre ricerche, 
dovremmo avere tutta una serie di fattori favorevoli.
Un buon strumento nel caso di ricerca col metal-detector, una buona
Super-Drenella, o una potente calamita, negli altri casi. 
E che si sappiano utilizzare, questi mezzi, perlomeno un pochettino.



Vi è poi la scelta del luogo, di cui ho parlato anche in altri post.
Inoltre: fondamentale è crederci, o se preferite, avere il giusto entusiasmo.
O ancora: essere baciati dalla Dea Fortuna.

Ma un fattore che può dare buoni risultati, magari nel caso che non si abbia subito il ritrovamento che speravamo, è un elemento spesso dimenticato, 
o peggio, mai citato, ignorato: la PERSISTENZA.




La ricerca effettuata con la persistenza, significa cercare per ore ed ore
 -until the morning light- finché non esce fuori qualche target interessante.
Può, anzi deve, essere la ricerca effettuata in un giorno di scarsi 
ritrovamenti, o nel caso il novizio -vista appunto la sua inesperienza- 
non abbia avuto risultati apprezzabili.
Il novizio ne trarrà doppio vantaggio: maggiore esperienza con il mezzo cercatorio e alla fine, così perlomeno ci si augura, anche dei risultati concreti.
A meno che non si sia scelto come luogo di ricerca un parcheggio asfaltato, qualcosa esce fuori sempre.

La persistenza, o insistenza ossessiva nel cercare senza stop, fa comunque parte del codice genetico di ogni essere umano.
I cacciatori-raccoglitori nostri progenitori, nonché gli odierni ancora sopravvissuti, utilizzavano questa tecnica praticamente ogni volta che non avevano ancora abbattuto una preda, o raccolto il sufficiente
per sfamare la loro famiglia, o tribù. 




Noi cercatori odierni armati di metal-detector, o della sorprendente
Super-Drenella-di-Dino-Conta, non facciamo che ricreare quell'antico modus, atto a sfamare la tribù, la famiglia.
Non è quindi così strano se in maniera quasi inconscia, ci viene spontaneo
non fermarci sino al raggiungimento della nostra meta.
Sappiamo, il nostro DNA ce lo dice, che se non abbiamo ancora trovato nulla, non dobbiamo far altro che persistere, insistere, e mai desistere!

Sì, ma quanto?
Dipende, come dicevo, dal nostro entusiasmo, ma anche dal nostro fisico.  
Una persona fortemente sovrappeso, faticherà a cercare per dieci ore consecutive, quasi senza sosta.
Io d'altronde non sto dando nessun consiglio, non sono un medico, e non posso certo suggerire di cercare per ore ed ore, perché se poi vi prende un coccolone, non vorrei sentirmi in colpa.
Ognuno sa quello che fa, ed i rischi che si possono correre nel fare un prolungato esercizio fisico in condizioni estreme -perché di questo
spesso si tratta-.
Personalmente ho cercato anche per dodici ore consecutive, sotto un sole cocente, e senza cappello!
Quasi senz'acqua, e delle volte totalmente senz'acqua e senza cibo.
Insomma, come un vero cacciatore-raccoglitore che avremmo potuto
incontrare diecimila anni fa da qualche parte nel mondo.

Il fisico dell'uomo è comunque preparato a queste evenienze: si raffredda prima e meglio rispetto a quello degli animali.
Questo -e non solo questo- ha fatto di noi uomini la razza predominante 
del nostro pianeta.
Sfruttiamo questa nostra peculiarità durante la ricerca.

Quante volte capita di non trovare nulla per le prime 4 ore?
Molti se ne vanno a casa delusi ed amareggiati, per poi magari 
scrivere nei Forum che "L'importante è divertirsi e stare all'aria aperta, 
non è trovare o meno...".
Bugiardi!
Perlomeno un target lo vogliamo ritrovare tutti.
Uno solo, ma che ci sia.
Ed allora con la nostra incrollabile fiducia, con la persistenza, non smetteremo di cercare finché sotto la piastra, o dentro la Super-Drenella, non ci sia un target degno di essere raccolto.
Che poi sia la devozionale, o l'anellino d'argento poco importa.
Ma un target, perlomeno uno, lo dobbiamo trovare.

Quindi, nel caso la Fortuna si sia dimenticata di noi, oppure abbia deciso di metterci alla prova per vedere se noi ci siamo dimenticati di Lei, non ci resta che cercare per ore ed ore.
Penso, e lo credo possibile per molti, che un limite di otto ore sia la norma.
Con picchi di dieci o dodici, come dicevo prima.
Inoltre, e non so se ci avete fatto caso voi che già avete cercato così a lungo, che superate le cinque ore, stranamente si è pervasi da forze 'altre'.
Chiamiamole endorfine naturali, o che so io, ma capita di sentirsi pieni di energia più dopo le 5 ore di cercata, che magari dopo le prime due o tre.
Non è così?
E poi, diciamocelo, le ricerche più belle sono quelle in cui ci siamo ripetuti
più e più volte: i never surrender!
Non mi arrenderò mai, finché non trovo qualcosa, non mi fermerò.
E che soddisfazione quando poi si trova!
Ce lo ricorderemo per tutto il resto della vita.
Nelle prossime ricerche ci verrà in mente quando quella volta, dopo magari ben sette ore di ricerca, è uscito un target bellissimo.

Questo ci dà la forza di proseguire, ci dà la persistenza cercatoria, proprio
e propria dei nostri antenati.

Noi siamo cercatori-raccoglitori.

Alla prossima.



© 2013 by "Dino Conta