sabato 30 marzo 2013

Il patentino per poter cercare.

La spiacevole sensazione di apparire per quello che non siamo, prima o poi l'abbiamo sperimentata tutti, mentre cercavamo.
Muniti di metal-detector vorremmo solo passare delle ore in santa pace in un bosco, o
in una spiaggia.
E quindi per ovviare ai dubbi, alle incertezze e principalmente a dei malintesi, il nostro 
hobby andrebbe al più presto regolarizzato.



Eppure questa sembra proprio la cosa più difficile da realizzarsi.
Pochissimi anni fa sembrava che tutto si stesse concretizzando, che il nostro hobby
finalmente potesse avere una sorta di patentino.
L'associazione A.R.E.A.  allora facente capo al patron dell'E.B. Elettronica di Cervia, 
dopo tanto impegno volto a far comprendere alle istituzioni la vera natura del 
metal-detecting, si è sciolta come neve al sole, ad eccezione di un gruppo 
superstite (di cui però non seguo le iniziative).

La causa di questa improvvisa defezione, che tanto mi stupì all'epoca, è da ricercarsi nei 
tanti guai creati da persone che approfittarono vergognosamente del tesserino rilasciato dall'associazione.
Insomma, più di uno fu trovato dove non doveva trovarsi, e come scusante tirava fuori il tesserino associativo, fingendo bellamente di essere in regola, di poter avere il permesso di cercare dove sicuramente non poteva.
In più mettiamoci la non riconoscenza di molti nei confronti di chi tanto si prodigava, ed il disastro è servito.
Così è perlomeno quello che credo sia capitato.
Insomma, per farla breve, si è persa un'enorme opportunità, tanto tempo perso, tanto 
lavoro sprecato.
Un peccato mortale.




Ma a tutto si può rimediare, e credo che i tempi siano maturi per riprovarci.
Se non altro perché l'hobby del metal-detecting sta vivendo un momento di grande 
diffusione, e giocoforza dovrà avere una sorta di regolamento prima o poi.

Nel Nordest da non molto ci si è arrivati ad una forma di auto-regolamentazione, 
grazie a delle associazioni del luogo legate al mondo della ricerca di oggetti
della I Guerra Mondiale.
Non voglio soffermarmi sui dettagli di questo cosiddetto 'patentino', perché ne so 
poco, e non vorrei scrivere castronerie.
Per quanto ne abbia compreso, si può cercare a vista ciò che è davvero alla portata di chiunque, anche di chi passi lì per caso.
Quindi in fondo lo strumento metal-detector mi sembra venga ancora visto con molto sospetto.
Se non addirittura ancora vietato in molti contesti.
Ma forse sbaglio io.
Comunque sia è un inizio, quindi lode a loro!




Ma non basta.
Non è condizione sufficiente, e va bene che male non fare paura non avere, però credo che ognuno di noi senta la necessità di andarsene tranquilli in giro la domenica, senza avere il timore di esser malvisti dalle persone in divisa, o da chiunque sia.
Non basta più l'onestà d'animo, le buone intenzioni non vengono lette da tutti nei 
nostri volti.
Noi per primi vogliamo una regolamentazione.

E spesso partiamo col piede sbagliato, facendo l'esempio della caccia e della pesca.
Sui cacciatori e sui pescatori non voglio polemizzare, ma a molti sfugge che si fa un 
paragone improprio ed immeritato: noi non facciamo male a nessuno!
Ed è immeritato anche il paragone del Porto d'Armi, per lo stesso motivo di cui sopra: noi proprio non abbiamo nessuna intenzione di far male a nessuno, comunque vada.
Non siamo armati e pericolosi, e non uccidiamo niente e nessuno.

Cominciamo a pensarci come a degli sportivi, come a dei golfisti, o come a dei cercatori di funghi se proprio vogliamo paragonarci a qualche altra categoria.
Ecco, forse il cercatore di funghi è la categoria più adatta a dei paragoni con la nostra.
Anche se ritengo la nostra categoria di molto superiore a qualsiasi altra.

Intanto il nostro è un hobby che rende ognuno di noi migliore sotto ogni punto di vista: culturale, fisico, solo per iniziare. 
Basterebbe leggere nei forum del settore per rendersi subito conto di quanto una persona che all'inizio a mala pensa sapeva scrivere in italiano, dopo qualche tempo disquisisce tranquillamente di storia, topografia, tecnica di restauro, conoscenza del proprio territorio, della natura in generale, sugli animali, sulle meteoriti, di elettronica, etc. 
Magari proprio grazie a questo meraviglioso hobby legge il primo libro della sua vita, 
e non ultimo.
Cominciamo noi per primi a renderci conto di essere speciali, il che non vuol dire
mancare d'umiltà.
La vera umiltà, quella genuina, non si esplica negando la nostra vera natura.





Ma come dovrebbe essere pensata la regolamentazione di questo benedetto patentino?
Intanto dovrebbe sicuramente avere delle regole che non vadano in contrasto
con altre regole.
Questo punto è importante.
Non possiamo fare o pensare ad un regolamento che vada in netto contrasto con delle 
norme di legge 'superiori', per intenderci.
In generale dovrebbe essere un regolamento semplice, che non dia adito a malintesi o a furberie di ogni genere.
Un regolamento che non possa nuocere a niente e a nessuno, che non vada ad urtare la sensibilità di nessuno.

E chi li dovrebbe creare, ideare, un tale regolamento?
Il patentino di cui sopra, seppur una buona iniziativa, mi sembra troppo legato al contesto territoriale in cui e per cui è stato ideato.
Quindi non valido per tutta l'Italia.
Penso, e ne sono certo, che il primo passo da compiere sia la costituzione di una nuova AREA, o come la si vorrà chiamare.
Un'associazione, cioè, in scala nazionale, che non si lasci intimorire dal comportamento delle inevitabili mele marce, le quali non troveranno spazio in un gruppo onesto fatto di gente onesta.

I tempi sono maturi, è ora di far comprendere che andare in giro a trovare delle devozionali o gli Euro, o la monetina, non è da criminali.
D'altronde la regolamentazione sarà sicuramente più penalizzante per il cercatore furbo.
Una volta obbligatorio il patentino, nessuno potrà accampare scuse e dire "Io non
lo sapevo".
Come nessuno vuole -e ci mancherebbe altro- avere un patentino che permetta di 
cercare in zone archeo.
Queste rimarrebbero sempre proibite, che sia chiaro.

Ma c'è la volontà da parte nostra di un'associazione, e di una vera regolamentazione?
Delle volte penso, o presumo, che molti non vogliano tutto questo.
Pensano magari che comunque sinora gli è andata bene così, ma sbagliano, perché stiamo diventando davvero tanti, ed è naturale arrivare ad una ufficializzazione in piena regola oramai.
Oppure il rischio è che avvenga l'esatto contrario....

Di cosa pensano e cosa facciano quelli che sono fra noi i più mariuoli non mi interessa,
non mi riguarda.
Di questi se ne deve occupare la Legge, ed una volta esistente il patentino saranno colpevoli senza attenuanti se beccati dove non dovevano.
La regolamentazione renderà tranquilli gli onesti, e lascerà senza scampo i banditelli.

Quindi, continuare a pensare che si possa andare avanti così è negare l'evidenza di ciò
che sta capitando, cioè il successo via via crescente di questo hobby.

Una chiamata alle armi, un appello agli uomini di buona volontà: diamoci da fare per questo benedetto patentino nazionale.
Da parte mia sono disposto a dare una mano, in fondo anche se facevo poco o niente, sono stato anche Consigliere Nazionale della suddetta associazione.
Mettiamo da parte tutti gli egoismi che troppo spesso contraddistinguono questo mondo.
Pensare -egoisticamente appunto- che una volta regolarizzato questo hobby, ci sarà un'esplosione di nuovi cercatori, è sciocco, perché questo già sta avvenendo.
E comunque, anche se all'inizio potrebbe avvenire, il nostro hobby non è proprio per tutti.
Molti magari smetteranno dopo neanche un anno, come capita in qualsiasi hobby.
Moltissimi neanche ci si cimenteranno proprio perché per prendere il patentino bisognerà studiare delle materie a loro ostiche, o comunque perché non avranno voglia di 
impegnarsi con esami di qualsiasi genere.
Quindi, a ben pensarci, il timore di una concorrenza scatenata, è infondato. 

Bene, dopo queste considerazioni a ruota libera, forse un po' confuse ed incomplete, termino dicendo che chi volesse per davvero cimentarsi in una qualche impresa associativa, me lo dica, perché io ci sto (NO perdi-tempo!).

Penso di ritornare presto su questo argomento, anche magari per parlare di quali potrebbero essere le regole, quali le materia da studiare, chi dovrebbe rilasciare il patentino, etc.
Ma soprattutto: a quali santi votarci.

Alla prossima.


© 2013 by "Dino Conta