mercoledì 13 marzo 2013

Chavez ed il complotto della C.I.A.

Non c'entra proprio nulla con il mondo cercatorio, questo post.
Ma ogni tanto qualche considerazione sul mondo là fuori, va fatta.
Diciamo che il tema potrebbe essere la PARANOIA a livello mondiale.
La paranoia, penso lo sappiate, spesso ed anche volentieri, è causa prima dello 
scoppio di varie guerre.
Tutti quei castelli di carte, quei nemici immaginari, tutto solo dentro la testolina di una
o più persone, o di un'intera società.

Con la morte di Hugo Chavez le supposizioni in stile paranoico-cospirazioniste sul 
web non si contano più.
Tendenzialmente sono portato a crederci: la C.I.A. ha fatto il buono ed il cattivo tempo
in ogni angolo del mondo, ed ora forse sono ancora più scatenati, e penso più subdoli, direi quasi più raffinati nelle loro tecniche.
Uno dei nemici giurati dell'Impero Americano muore ancora giovane, ed è logico
che il dubbio venga a moltissimi, se non a tutti:
"C'è lo zampino della CIA nella morte di Chavez!"



Ma è anche vero che Chavez, visto che se lo aspettava un trattamento di 'riguardo', 
era guardingo, molto guardingo, sino ai limiti della paranoia (appunto).
Niente plutonio o altri agenti tumorali per intenderci, sono i primi sospettati ed i 
primi ad essere investigati, nel caso.
Si parla di innovative armi elettromagnetiche.
Tutto può essere, ma non lo credo plausibile.
Si dovrebbe puntare l'arma contro l'obiettivo per giorni e giorni per poter avere 
qualche risultato apprezzabile (la morte del nemico), ed inoltre -piccolo dettaglio- 
anche altri dell'entourage di Chavez dovrebbero patirne le nefaste conseguenze, 
e questo non mi sembra sia avvenuto.
Idem per altri materiali radioattivi, di cui sopra: non sono proiettili di precisione, 
ma colpiscono a casaccio chiunque  si trovi nelle vicinanze.
E questo non è successo.

Un attimo: non sto facendo un discorso politico, lungi da questo Blog!
E non faccio il tifo per nessuno.
Sono solo semplici considerazioni di ciò che leggo in Rete, e mi sentivo in dovere di aggiungere una minchiata in più.

Mi son chiesto quindi, ma come mai questo maledetto tumore colpisce quasi
sempre questi capi di governo sudamericani che tanto sulle pelotas  stanno
ai nordamericani?
Che c'è sotto?

Per me la risposta è semplice: il loro stile di vita!
Frequento il continente sudamericano dal lontano 1986, ed ogni volta che ci torno
 -e lo faccio ogni anno- è un elenco triste di persone che non ci son più, morte di tumore.
La cosa mi ha sempre colpito, amici o semplici conoscenti che avevo lasciato l'anno
prima in piena salute, e con tanta voglia di vivere, quando tornavo un anno dopo, li ritrovavo al cimitero.

Ti ricordi di Tal dei Tali, e di...? Be', morti di tumore!
A dirla tutta, non ci ho messo poi molto a capirne il motivo, come dicevo prima, 
è il loro stile di vita, evidentemente errato.
La loro dieta -ove il termine dieta va inteso in senso lato- è principalmente composta
da carne.
Tonnellate di carne!
Carne dalla mattina alla sera, carne e formaggio la mattina appena alzati, carne a pranzo, arrosti e bistecche a cena.
E poi churrascos (carne di ogni tipo alla griglia) al ristorante, sino ad esplodere...tanto
si paga un fisso, e si può mangiare anche un 3 chili, o più, di carne, volendolo.
E lo si vuole.



Il tutto annaffiato con birra, ettolitri di birra.
Ed i più 'raffinati' con tanto vino e soprattutto tanti superalcolici.
Punto essenziale questo: ho detto 'i più raffinati...superalcolici', ma non solo i raffinati
(o presunti tali), ma anche i nuovi ricchi, o semplicemente coloro che hanno una 
certa forma di potere.
E chi meglio di un presidente in carica esplica tutto ciò?

Mi sembra si possa affermare con una certa sicurezza che il mix carne-superalcolici
sia un mix esplosivo e devastante per le cellule del nostro corpo.
Tossine che evidentemente non si riescono a metabolizzare, ad eliminare.
Sommate nel corso degli anni, il risultato è la morte per una qualche forma di tumore.
Inutile cercare nemici nell'ombra.
Se sono stati loro stessi -con la loro dieta mortale- ad aprire il cancello al Cavallo di Troia, non dobbiamo pensare a cose astruse e campate in aria.

Basterebbe avere di fronte due foto di Chavez: prima di essere eletto, ed anche a 
soli due anni dalla sua prima elezione.
Nella prima un tipo alto e palestrato, ben messo; nella seconda lo stesso uomo solo 
molto più gonfio, tipico appunto di chi beve whisky molto spesso.
Tipico di chi beve superalcolici e mangia tantissima carne.
Cioè la dieta insalubre seguita da milioni di sudamericani oggigiorno.
Solo che se muore di tumore un cinquantenne qualunque non fa notizia.
Se invece si chiama Chavez, la notizia -logicamente- la fa.

Niente di strano, sempre secondo me, che l'ex presidente brasiliano Lula sia malato
di tumore pure lui (in via di guarigione, fortunatamente!).


Notoriamente grande mangiatore e bevitore pure lui.
La stessa attuale presidente brasiliana, Dilma, è ammalata di una forma lieve di tumore.
Anche lei segue una dieta che oggi si potrebbe tranquillamente definire 'suicida'.

Inoltre, oltre la dieta di cui sopra, vi sono anche gli eccessi nel campo sessuale.
Come nel caso di altri leader sudamericani che non menzionerò ora qui.
D'accordo, beati loro che se ne faranno una al giorno come e quando vogliono
-qualcuno penserà-, ma la promiscuità sessuale porta a malattie importanti, non solo HIV, ma altre meno temibili che però sommate alla dieta errata fanno di questi inscienti 
dei facili target per i tumori.

Insomma, i vari Chavez, Lula da Silva, Dilma Roussef, Cristina Fernandez, etc., se 
avessero seguito da sempre una dieta più idonea, non avrebbero avuto nessun problema.
Dei sopra citati uno è morto, gli altri possono sicuramente farcela a risolvere i 
loro problemi. E li stanno risolvendo.
Da quelle parti non mancano di certo ottimi medici che li sapranno consigliare al meglio.

Quindi, abbiamo visto che questa volta la CIA sembra proprio non esser colpevole.
Non che non abbiano gioito alla notizia della morte di Chavez, ma non credo siano
da ritenersi responsabili gli americani.
Perlomeno non questa volta.

Una dieta sana, limitarsi con gli alcolici in generale, non fumare (dimenticavo: molti leaders sudamericani fumano, se non tutti), meno paranoia, e non dico si sarà al riparo
da tutto, ma un certo scudo protettivo sì, lo si avrà.

Alla prossima.

© 2013 by "Dino Conta