sabato 30 marzo 2013

Il patentino per poter cercare.

La spiacevole sensazione di apparire per quello che non siamo, prima o poi l'abbiamo sperimentata tutti, mentre cercavamo.
Muniti di metal-detector vorremmo solo passare delle ore in santa pace in un bosco, o
in una spiaggia.
E quindi per ovviare ai dubbi, alle incertezze e principalmente a dei malintesi, il nostro 
hobby andrebbe al più presto regolarizzato.



Eppure questa sembra proprio la cosa più difficile da realizzarsi.
Pochissimi anni fa sembrava che tutto si stesse concretizzando, che il nostro hobby
finalmente potesse avere una sorta di patentino.
L'associazione A.R.E.A.  allora facente capo al patron dell'E.B. Elettronica di Cervia, 
dopo tanto impegno volto a far comprendere alle istituzioni la vera natura del 
metal-detecting, si è sciolta come neve al sole, ad eccezione di un gruppo 
superstite (di cui però non seguo le iniziative).

La causa di questa improvvisa defezione, che tanto mi stupì all'epoca, è da ricercarsi nei 
tanti guai creati da persone che approfittarono vergognosamente del tesserino rilasciato dall'associazione.
Insomma, più di uno fu trovato dove non doveva trovarsi, e come scusante tirava fuori il tesserino associativo, fingendo bellamente di essere in regola, di poter avere il permesso di cercare dove sicuramente non poteva.
In più mettiamoci la non riconoscenza di molti nei confronti di chi tanto si prodigava, ed il disastro è servito.
Così è perlomeno quello che credo sia capitato.
Insomma, per farla breve, si è persa un'enorme opportunità, tanto tempo perso, tanto 
lavoro sprecato.
Un peccato mortale.




Ma a tutto si può rimediare, e credo che i tempi siano maturi per riprovarci.
Se non altro perché l'hobby del metal-detecting sta vivendo un momento di grande 
diffusione, e giocoforza dovrà avere una sorta di regolamento prima o poi.

Nel Nordest da non molto ci si è arrivati ad una forma di auto-regolamentazione, 
grazie a delle associazioni del luogo legate al mondo della ricerca di oggetti
della I Guerra Mondiale.
Non voglio soffermarmi sui dettagli di questo cosiddetto 'patentino', perché ne so 
poco, e non vorrei scrivere castronerie.
Per quanto ne abbia compreso, si può cercare a vista ciò che è davvero alla portata di chiunque, anche di chi passi lì per caso.
Quindi in fondo lo strumento metal-detector mi sembra venga ancora visto con molto sospetto.
Se non addirittura ancora vietato in molti contesti.
Ma forse sbaglio io.
Comunque sia è un inizio, quindi lode a loro!




Ma non basta.
Non è condizione sufficiente, e va bene che male non fare paura non avere, però credo che ognuno di noi senta la necessità di andarsene tranquilli in giro la domenica, senza avere il timore di esser malvisti dalle persone in divisa, o da chiunque sia.
Non basta più l'onestà d'animo, le buone intenzioni non vengono lette da tutti nei 
nostri volti.
Noi per primi vogliamo una regolamentazione.

E spesso partiamo col piede sbagliato, facendo l'esempio della caccia e della pesca.
Sui cacciatori e sui pescatori non voglio polemizzare, ma a molti sfugge che si fa un 
paragone improprio ed immeritato: noi non facciamo male a nessuno!
Ed è immeritato anche il paragone del Porto d'Armi, per lo stesso motivo di cui sopra: noi proprio non abbiamo nessuna intenzione di far male a nessuno, comunque vada.
Non siamo armati e pericolosi, e non uccidiamo niente e nessuno.

Cominciamo a pensarci come a degli sportivi, come a dei golfisti, o come a dei cercatori di funghi se proprio vogliamo paragonarci a qualche altra categoria.
Ecco, forse il cercatore di funghi è la categoria più adatta a dei paragoni con la nostra.
Anche se ritengo la nostra categoria di molto superiore a qualsiasi altra.

Intanto il nostro è un hobby che rende ognuno di noi migliore sotto ogni punto di vista: culturale, fisico, solo per iniziare. 
Basterebbe leggere nei forum del settore per rendersi subito conto di quanto una persona che all'inizio a mala pensa sapeva scrivere in italiano, dopo qualche tempo disquisisce tranquillamente di storia, topografia, tecnica di restauro, conoscenza del proprio territorio, della natura in generale, sugli animali, sulle meteoriti, di elettronica, etc. 
Magari proprio grazie a questo meraviglioso hobby legge il primo libro della sua vita, 
e non ultimo.
Cominciamo noi per primi a renderci conto di essere speciali, il che non vuol dire
mancare d'umiltà.
La vera umiltà, quella genuina, non si esplica negando la nostra vera natura.





Ma come dovrebbe essere pensata la regolamentazione di questo benedetto patentino?
Intanto dovrebbe sicuramente avere delle regole che non vadano in contrasto
con altre regole.
Questo punto è importante.
Non possiamo fare o pensare ad un regolamento che vada in netto contrasto con delle 
norme di legge 'superiori', per intenderci.
In generale dovrebbe essere un regolamento semplice, che non dia adito a malintesi o a furberie di ogni genere.
Un regolamento che non possa nuocere a niente e a nessuno, che non vada ad urtare la sensibilità di nessuno.

E chi li dovrebbe creare, ideare, un tale regolamento?
Il patentino di cui sopra, seppur una buona iniziativa, mi sembra troppo legato al contesto territoriale in cui e per cui è stato ideato.
Quindi non valido per tutta l'Italia.
Penso, e ne sono certo, che il primo passo da compiere sia la costituzione di una nuova AREA, o come la si vorrà chiamare.
Un'associazione, cioè, in scala nazionale, che non si lasci intimorire dal comportamento delle inevitabili mele marce, le quali non troveranno spazio in un gruppo onesto fatto di gente onesta.

I tempi sono maturi, è ora di far comprendere che andare in giro a trovare delle devozionali o gli Euro, o la monetina, non è da criminali.
D'altronde la regolamentazione sarà sicuramente più penalizzante per il cercatore furbo.
Una volta obbligatorio il patentino, nessuno potrà accampare scuse e dire "Io non
lo sapevo".
Come nessuno vuole -e ci mancherebbe altro- avere un patentino che permetta di 
cercare in zone archeo.
Queste rimarrebbero sempre proibite, che sia chiaro.

Ma c'è la volontà da parte nostra di un'associazione, e di una vera regolamentazione?
Delle volte penso, o presumo, che molti non vogliano tutto questo.
Pensano magari che comunque sinora gli è andata bene così, ma sbagliano, perché stiamo diventando davvero tanti, ed è naturale arrivare ad una ufficializzazione in piena regola oramai.
Oppure il rischio è che avvenga l'esatto contrario....

Di cosa pensano e cosa facciano quelli che sono fra noi i più mariuoli non mi interessa,
non mi riguarda.
Di questi se ne deve occupare la Legge, ed una volta esistente il patentino saranno colpevoli senza attenuanti se beccati dove non dovevano.
La regolamentazione renderà tranquilli gli onesti, e lascerà senza scampo i banditelli.

Quindi, continuare a pensare che si possa andare avanti così è negare l'evidenza di ciò
che sta capitando, cioè il successo via via crescente di questo hobby.

Una chiamata alle armi, un appello agli uomini di buona volontà: diamoci da fare per questo benedetto patentino nazionale.
Da parte mia sono disposto a dare una mano, in fondo anche se facevo poco o niente, sono stato anche Consigliere Nazionale della suddetta associazione.
Mettiamo da parte tutti gli egoismi che troppo spesso contraddistinguono questo mondo.
Pensare -egoisticamente appunto- che una volta regolarizzato questo hobby, ci sarà un'esplosione di nuovi cercatori, è sciocco, perché questo già sta avvenendo.
E comunque, anche se all'inizio potrebbe avvenire, il nostro hobby non è proprio per tutti.
Molti magari smetteranno dopo neanche un anno, come capita in qualsiasi hobby.
Moltissimi neanche ci si cimenteranno proprio perché per prendere il patentino bisognerà studiare delle materie a loro ostiche, o comunque perché non avranno voglia di 
impegnarsi con esami di qualsiasi genere.
Quindi, a ben pensarci, il timore di una concorrenza scatenata, è infondato. 

Bene, dopo queste considerazioni a ruota libera, forse un po' confuse ed incomplete, termino dicendo che chi volesse per davvero cimentarsi in una qualche impresa associativa, me lo dica, perché io ci sto (NO perdi-tempo!).

Penso di ritornare presto su questo argomento, anche magari per parlare di quali potrebbero essere le regole, quali le materia da studiare, chi dovrebbe rilasciare il patentino, etc.
Ma soprattutto: a quali santi votarci.

Alla prossima.


© 2013 by "Dino Conta



lunedì 25 marzo 2013

L'altalenarsi della vita (l'Adventis in spiaggia).

Eravamo rimasti ad "Agghiacciante!", riguardo l'Adventis 2.
E di acqua sotto i ponti, dopo quel post, ne è passata.
Se non altro perché di uscite cercatorie, in questi giorni, ne ho fatte davvero tante, e tutte prolungatissime.

Forse sentivo il bisogno di recuperare il tempo perduto, quei due anni e
più senza metal-detector, che ora, a pensarci bene, mi sembrano quasi
come un'auto inflizione.

Dopo la scoperta che stavo cercando in modalità NON-ORO (D2) e che un'eventualità del genere possa accadere ai miei amati XP, mi sono incaponito nella ricerca esasperata,
in ogni luogo, in ogni circostanza, in ogni maniera e settaggio possibile
ed immaginabile.
L'uscita seguente ai fatti agghiaccianti (che comunque non era andata 
male in ritrovamenti), è stata un'altalenarsi di emozioni e sensazioni a 
volte piacevoli, a volte spiacevoli.
Complice appunto l'ultima esperienza, all'inizio della giornata, quando ancora a target zero, mi sono abbandonato allo scoramento.
Eppure i target c'erano...ma per gli altri.
In genere sono felice di questo: è un ottimo indicatore che i target ci sono, basta trovarli.



Invece questa volta rimuginavo sulla mia scelta, pensavo se non fosse
stato meglio acquistare un altro metal-detector.
Invece di concentrarmi sull'azione presente, ero pensieroso,  mi chiedevo
sempre più con insistenza se non avessi fatto male a dare la mia fiducia
ad uno strumento che pochi conoscono, e di cui nessuno sa dire nulla.
Mi sembrava di perder tempo, perdere target che altrimenti sarebbero incappati nelle mie grinfie, mi sentivo tradito dalla Casa francese.

Mon dieu, ma 'sto Adventis non vale un baiser?! 
Pensavo io.
Non poteva essere così, ed in fondo stavo lottando con dei Deus che mi circondavano da ogni lato, forse avrei dovuto solo prenderci la mano.
E l'ho fatto.
Immedesimandomi in tigre di boscaglia che statisticamente cattura la sua preda ogni cinque tentativi, riuscivo finalmente ad avere i sudati frutti.

La modalità di ricerca D2 può proprio andare a farsi fottere d'ora in poi!
Neanche per constatazione amichevole prima dello scavo l'ho voluta usare.
Poteva risultare fuorviante, lasciarmi intendere che potevo anche non scavare, ed io stanco dopo ore ed ore di buchettine, avrei potuto accondiscendere.
Quale fatal errore!
Che difatti non ho compiuto più.
A fine giornata (eh sì, è proprio vero che i conti si fanno alla fine) io felice
per la svolta che ho saputo imprimere allo strumento, e l'Adventis altrettanto giulivo per lo scampato pericolo di abbandono in loco.

Ma il meglio doveva ancora arrivare.

Solo due giorni dopo decido di andare in spiaggia, luogo ideale di battaglia
di Dino Conta, ove evidentemente si creano sinergie per me esaltatrici.
Avevo invitato il mio amico Deus-munito, curioso di vederlo all'azione in spiaggia, interessato al confronto metal vs. metal in un campo ove eccello.
Ma egli non poté venire, così andai solingo e solitario.

Appena arrivato al mare, fui felice di essere andato da solo: freddo e molto, moltissimo vento.




Avevo previsto bel tempo, così avevo anche letto in Rete, ed invece che in spiaggia sembrava di stare in un deserto spazzato dal Ghibli.
Non so come l'avrebbe presa il mio amico.
Le prime due ore furono infernali: granelli di sabbia che sospinti dalla tormenta schizzavano nell'aere con il chiaro intento di trafiggere il malcapitato che imprudentemente avesse messo piede nel loro territorio.
Le spiagge deserte, ed il popolo cercatore entro le mura, Dino Conta -invece- fece di volontà corazza contro le intemperie.
Esaltato dalla sfida e dal conosciuto nemico, non demorsi e fortissimamente mi accanii su ogni bersaglio.
Insistetti, nonostante che passate tre ore di ricerca fossi ancora a 1,30 Euro
in totale.
Decisi per la ricerca ad oltranza, senza sosta, senza bere, senza pensare ad altro se non a quello che stavo compiendo in quel momento.
Niente tristezze della vita, niente programmi futuri, niente ripensamenti sul metal scelto.
Solo io e la spiaggia, ed il mezzo cercatorio -il metal- un prolungamento non del mio braccio, ma della mia mente.

Decisi, anzi mi ricordai, di ringraziare a prescindere Sol Invictus.
Ed Egli solo dopo due minuti acquietò il vento e si mostrò a me non 
più timido.
Come prova della mia devozione, e della incondizionata fiducia, mi proposi in una ricerca ancora più ardua: in battigia.

Gli XP notoriamente soffrono la battigia.
Così perlomeno ne sono convinti quasi tutti.
Ma già avevo nel passato domato il Mito, lo avevo reso così tanto obbediente al mio volere, che come tigre può convivere contro-natura con il leone, se costretto, esso -il Mito- poteva cercare a suo agio anche nella battigia.
Memore di ciò, e senza sforzarmi troppo, ma anzi agendo senza pensare, settai l'Adventis 2 in modalità "Ora va' e prendi tutto".

Se per il Mito la sorpresa fu molta quando, tempo addietro, cominciai a tirar fuori il biondo metallo madido di salina acqua, per l'Adventis la sorpresa fu doppia ed il peana di ringraziamento a Sol Invictus fu davvero sentito
e dovuto.


Stesso lavello dell'altro post, ma con più target. Qui in foto in parte.

No Alain, aussi vous ne savez pas!
Alain, anche tu non lo sai, hai creato un mostro.
Questo metal-detector, impostato come l'ho saputo impostare io pochi giorni fa in spiaggia, in presenza di sabbia nera bagnata, riesce a scovare l'impossibile.
Alain no, non lo sapevi!

Sabbia nera bagnata: il nemico pubblico numero uno di noi cercatori spiaggiaroli, eppure proprio qui, in questo contesto così difficile, ho saputo mietere target così tanto numerosi che neanche in estate delle volte riesco
a cogliere.
Credo, e ne sono quasi certo, che si tratti di una modalità del tutto sconosciuta alla maggioranza, forse davvero anche agli stessi costruttori.
Non ne ho trovato traccia in Rete, e le poche recensioni che ho letto sull'Adventis non menzionano nulla del genere.
Di cosa si tratta?
Te lo dirò nei prossimi giorni, con calma....abbi fede.

Questa è una cercata diciamo 'molto fortunata' (perché poi alla fine la fortuna
gioca un ruolo importante), ma anche molto "studiata" e sudata.
E ho voluta condividerla con te (in parte, per ora), 
caro cercatore a corto di fiducia.

Prima non sapevi, ora sì.
La strada è aperta e ti ho indicato il cammino.

P.s.: non comunico il numero di Euro ritrovati perché.....è meglio così.

Alla prossima.


© 2013 by "Dino Conta

giovedì 21 marzo 2013

Ancora strani ritrovamenti in giro per il mondo.

Sembra proprio che tutta succeda in America, oppure in Inghilterra, 
o in altri paesi ancora.
Di sicuro mai in Italia, chissà perché...
Forse da noi ognuno si fa i fatti suoi, non lo so.

Comunque sia, la notizia viene dalla California.
Esattamente dalla spiaggia di Arroyo Camada, a pochi chilometri da
Santa Barbara, dove la polizia ha trovato un grosso quantitativo di 
marijuana, impacchettata in balle.




Evidentemente abbandonata di corsa da uno dei tanti motoscafi dei 
trafficanti di droga che fanno la spola Messico-U.S.A. 
Ve lo immaginate un ritrovamento del genere mentre uno spazzola
tranquillo in spiaggia?
Spero di non farne mai, ma evidentemente non è così difficile, perlomeno
a giudicare dalla prossima notizia.

# Qui invece siamo in Brasile, esattamente a Florianopolis, bella e ricca
città del sud.
Nella Praia dos Ingleses, un diciottenne aveva pensato bene di farne la
sua base per lo spaccio di marijuana.
Anzi, il suo nascondiglio.
Difatti, lo spacciatore aveva l'abitudine di nascondere sotto la sabbia,
dei quantitativi non trascurabili di droga, pensando di non essere notato.



Qualcuno però ha trovato questo 'tesoro' sotto la sabbia, ed ha avvisato
la polizia.
E' bastato attendere che si facesse vivo il ragazzo, ed il caso è stato
risolto con l'arresto dello stesso.
Uno dei poliziotti ha poi avuto l'intuizione di utilizzare un metal-detector 
per vedere se ce ne fossero altri di tesori del genere.
E difatti non si sbagliava: nei paraggi sono stati ritrovati parecchi involucri di droga sotto la sabbia, tutti imballati in plastica e fogli di alluminio.
Questa banda di delinquenti evidentemente ancora non conosce 
l'uso del metal-detector e le sue potenzialità, altrimenti non 
avrebbero pensato ad un nascondiglio così sciocco, per i loro loschi affari.


# Finiamo questa carrellata di notizie dal mondo, con tutta altra storia, 
niente a che fare con la  droga.

Siamo di nuovo in America (ma va?!!...), durante la ristrutturazione di una vecchia casa, il nuovo inquilino ha trovato un piccolo tesoro sotto le assi del pavimento del salotto.



Evidentemente il vecchio proprietario non si fidava affatto delle banche 
(e forse faceva bene), tanto da nascondere contanti per 1700 Dollari, e 
molti dischi in vinile dei Beatles e di Elvis Presley
di grande valore per i collezionisti di tutto il mondo.
Dai ritrovamenti si è facilmente capito che questa specie di capsula del tempo, risale agli anni '60.
Mica male, vero?

Concludo osservando che tutti e tre i ritrovamenti -e dei primi 2 ne faremmo tutti volentieri a meno- sono stati fatti senza nessun strumento.
Così, per caso.

Alla prossima.


© 2013 by "Dino Conta




lunedì 18 marzo 2013

Ragguagli.


>>> Agghiacciante!

Questo è il termine giusto per definire questa scoperta.
Pochi giorni fa ennesima uscita con l'ADVENTIS II, di cui credo abbiate letto
i post precedenti.
Dicevo che a volte (e per fortuna dicevo a volte) poteva essere utile cercare 
in modalità D2.



Cioè la modalità che discrimina un bel po', ma che consente comunque di 
poter acchiappare un buon segnale non-ferroso.
Pensavo non si andasse giù in profondità, che magari saltava qualcosina di piccolo, 
ma che in un contesto molto sporco potesse essere utile e dilettevole.
Be' no, non lo fate. 
Non cercate mai con questa modalità poiché il biondo metallo -l'ORO- viene 
del tutto discriminato!
Questa rivelazione è dovuta al fatto che -come al solito- chi esce con me per cercare, ottiene la protezione divina a cascata.
Cioè approfitta, senza poi neanche volerlo e saperlo scientemente, del fattore fortuna,
che come limpida acqua montana che nel suo corso battendo su roccia si nebulizza
bagna coloro i quali si trovano nei paraggi.
Naturalmente onore a lui, poiché oltre ad aver settato il suo metal-detector in maniera ottimale, ed aver dalla sua l'arte cercatoria, ha saputo sintonizzare il ricevitore che ognuno di noi ha dalla nascita, il cervello, a frequenza onde positive.
Egli ringraziava, come si conviene, il Dio dei Cercatori, sdraiandosi in terra in gesto di totale riverenza. 
Una volta tirato su l'oggetto d'oro, leggerino per la verità ma molto bello, chiedo 
di poggiarlo in terra per sentirne il segnale con il mio ADVII, per poterlo 'fiutare'.
Ebbene -e fu davvero agghiacciante- l'oro in modalità D2 con manopola girata sino
ad ore 13, non lo sente!
Nada de nada, neanche in aria, provato e riprovato: nulla, come se ci fosse il vuoto cosmico sotto la piastra.
Mi sono ripreso un pochettino dalla batosta, quando mi sono ricordato che in quella modalità ho cercato pochino.
Difatti, come già dicevo in altro post, è una modalità da usare in pochi contesti, ma non pensavo fosse così 'discriminante'.
Questa mattinata nello specifico, avevo cercato solo così, proprio perché presenti nel terreno molti pezzettini di ferro, e mi ero rotto le scatole di tirarli su tutti io.

Va bene, meglio capirlo tardi che mai, in fondo è da poco che ho questo strumento.
Ora posso dire con certezza che la modalità D2 va utilizzata solo come conferma di target, una volta individuato con D1 o All Metal.
Cioè, appurato che cercare con D2 ci si preclude la possibilità di trovare l'oro, dovremmo cercare in All Metal, o meglio ancora con D1 girato sino ad ore 14, e poi -POI- se ci vogliamo divertire a capire se è ferro o cosa, mettere in D2 (prima di scavare naturalmente) e sentire cosa ti dice lo strumento.
Oppure se non volete scavare ferrettini e pensate nel campo non ci sia oro, potete 
pure mettere in D2.
Ma è una scelta coraggiosa, oppure una scelta sciocca.
"Tanto l'oro qui non c'è!". 
Se pensate questo vi sbagliate: questo anellino d'oro è uscito in un contesto improbabile
e strabattuto!
E poi con il tempo la ricerca in D1, nonostante la difficoltà nell'interpretazione dei segnali (ferro o non ferro?), diventa via via più semplice, l'orecchio comincia a capire bene le sfumature, e facendo i confronti con altri metal, prima di scavare, notavo che spesso riuscivo a comprendere la natura dell'oggetto.
In qualche caso anche le esatte dimensioni e forma.

Bene, questo ragguaglio mi sembra davvero molto importante, spero di aver fatto
cosa gradita ai possessori dell'ADV II.
Ora non mi resta che inaugurare questo strumento con un bell'oggetto in ORO!

>>> S.D.V.V.D.C.D.D.C.

Sulla Super-Drenella-Victoria-Victrix-Django-Chained-di-Dino-Conta
ero rimasto molto sul vago.
Non ho mai parlato, infatti, quale sia la novità rispetto alle precedenti Super-Drenelle.
Visto che in molti me lo chiedete, voglio dare solo un piccolo indizio in più.
In più vi sono delle molle!
Molle di un dondolo degli anni '60 per la precisione, belle robuste. 
Questa modifica rende la Super-Drenella un pochino più performante.
Soprattutto meno faticosa da usare, quando la debbo tirar su carica di sabbia.
Per ora foto niente, mi spiace.



Vorrei prima utilizzarla ben bene quest'estate, e poi dopo si vedrà.
Ma dicendo delle molle, ho detto tutto.....:)

>>> Nuova Super-Drenella targata N.A.S.A.

Questo robot -il RASSOR- della foto, verrà utilizzato dalla NASA in una missione sulla 
Luna nel 2014.



Il suo compito è scavare!
Ora mi chiedo: ma nessuno di noi cercatori sarebbe in grado di realizzare una cosuccia 
del genere?
Non mi sembra impossibile.
E comunque l'idea ricorda molto una mia vecchia invenzione, di cui parlo anche in un 
post in questo Blog.
Ricordate il tosa-erba che avevo dotato anche di calamite?
Be', in pratica era molto simile a questo robot.
Forse dovrei ritornarci su questa idea.
Se qualcuno di Roma, magari con più manualità di me, ha voglia di intraprendere questo piccolo progetto insieme, si faccia pure avanti.

Alla prossima.


© 2013 by "Dino Conta



giovedì 14 marzo 2013

Ritrovamenti in spiaggia: di tutto e di più!

Dopo il ritrovamento del 'vomito' di  balena, di cui parlo in altro post di 
questo Blog, non poteva mancare la balena stessa.
O perlomeno i suoi antichissimi resti.
Difatti queste ossa ritrovate nella spiaggia brasiliana di Iguape, vicino
San Paolo, appartenevano ad una balenottera azzurra morta circa 
duemila anni fa.
Datazione dei resti effettuata con il C-14 dagli studenti dell' università
UNESP, che vediamo anche in foto, mentre trafficano indaffarati intorno 
a ciò che resta della balena.




Notare la scarsa profondità del ritrovamento, alla portata di ognuno di 
noi durante una cercata.
Certo, le ossa non avendo nulla di metallico non avrebbero suonato, ma magari una qualche monetina al di sopra di esse avrebbe potuto segnalarci 
la loro presenza.
In Rete non ho capito chi effettivamente le abbia ritrovate, io una mezza 
idea ce l'avrei...e voi?

>>>>                                                                                <<<<

Una vera manna ha cominciato a riversarsi sulle spiagge del Nord America.
Ricordate lo Tsunami di due anni fa, quello che colpì duramente il Giappone?
Be', molte cose sono andate a finire in mare, e come ben sappiamo il mare restituisce.
Ma siccome la sfiga dei poveri giapponesi non ha fine, invece di riversarsi
da loro, grazie alle correnti marine ogni ben di dio va a finire dritto dritto 
nelle mani degli americani.



Intere famiglie americane appena possono vanno in spiaggia con la speranza di un buon bottino.
Pneumatici di marca, bottiglie di alcolici, preziose ceramiche, mobili decorati, e tanto altro ancora.
Il fenomeno è diffuso così tanto che è diventato in pratica un nuovo hobby quello di raccattare gli oggetti provenienti dal Giappone.
Non si parla mai di gioielli, ed in effetti sembra improbabile riescano a viaggiare per così tante miglia. 
Visto poi che tendenzialmente affondano e rimangono quasi sul luogo.
Ma trattandosi di un fenomeno di vaste proporzioni -lo Tsunami- potrebbe anche essere che i gioielli abbiano formato dei gruppi  galleggianti, 
magari con il sostegno di materiali inaffondabili.

Oppure ci si dovrà attendere l'arrivo nelle spiagge nordamericane di 
casseforti intere, strappate alle banche giapponesi o alle gioiellerie 
dalla furia devastatrice dello Tsunami.
Se vi sembra esagerato, sappiate che una famiglia canadese si è portata
a casa un'automobile ancora in buono stato, trovata sopra un cumulo
di bottiglie di plastica.

Notare pure che di restituzione agli antichi proprietari, non se ne parla proprio.
Io un giretto da quelle parti me lo farei molto, molto volentieri.
Davvero ci si può aspettare ogni tipo di ritrovamento, e la cosa 
mi affascina non poco.
Altro che lattine e bottiglie di plastica......

Alla prossima.


© 2013 by "Dino Conta

mercoledì 13 marzo 2013

Chavez ed il complotto della C.I.A.

Non c'entra proprio nulla con il mondo cercatorio, questo post.
Ma ogni tanto qualche considerazione sul mondo là fuori, va fatta.
Diciamo che il tema potrebbe essere la PARANOIA a livello mondiale.
La paranoia, penso lo sappiate, spesso ed anche volentieri, è causa prima dello 
scoppio di varie guerre.
Tutti quei castelli di carte, quei nemici immaginari, tutto solo dentro la testolina di una
o più persone, o di un'intera società.

Con la morte di Hugo Chavez le supposizioni in stile paranoico-cospirazioniste sul 
web non si contano più.
Tendenzialmente sono portato a crederci: la C.I.A. ha fatto il buono ed il cattivo tempo
in ogni angolo del mondo, ed ora forse sono ancora più scatenati, e penso più subdoli, direi quasi più raffinati nelle loro tecniche.
Uno dei nemici giurati dell'Impero Americano muore ancora giovane, ed è logico
che il dubbio venga a moltissimi, se non a tutti:
"C'è lo zampino della CIA nella morte di Chavez!"



Ma è anche vero che Chavez, visto che se lo aspettava un trattamento di 'riguardo', 
era guardingo, molto guardingo, sino ai limiti della paranoia (appunto).
Niente plutonio o altri agenti tumorali per intenderci, sono i primi sospettati ed i 
primi ad essere investigati, nel caso.
Si parla di innovative armi elettromagnetiche.
Tutto può essere, ma non lo credo plausibile.
Si dovrebbe puntare l'arma contro l'obiettivo per giorni e giorni per poter avere 
qualche risultato apprezzabile (la morte del nemico), ed inoltre -piccolo dettaglio- 
anche altri dell'entourage di Chavez dovrebbero patirne le nefaste conseguenze, 
e questo non mi sembra sia avvenuto.
Idem per altri materiali radioattivi, di cui sopra: non sono proiettili di precisione, 
ma colpiscono a casaccio chiunque  si trovi nelle vicinanze.
E questo non è successo.

Un attimo: non sto facendo un discorso politico, lungi da questo Blog!
E non faccio il tifo per nessuno.
Sono solo semplici considerazioni di ciò che leggo in Rete, e mi sentivo in dovere di aggiungere una minchiata in più.

Mi son chiesto quindi, ma come mai questo maledetto tumore colpisce quasi
sempre questi capi di governo sudamericani che tanto sulle pelotas  stanno
ai nordamericani?
Che c'è sotto?

Per me la risposta è semplice: il loro stile di vita!
Frequento il continente sudamericano dal lontano 1986, ed ogni volta che ci torno
 -e lo faccio ogni anno- è un elenco triste di persone che non ci son più, morte di tumore.
La cosa mi ha sempre colpito, amici o semplici conoscenti che avevo lasciato l'anno
prima in piena salute, e con tanta voglia di vivere, quando tornavo un anno dopo, li ritrovavo al cimitero.

Ti ricordi di Tal dei Tali, e di...? Be', morti di tumore!
A dirla tutta, non ci ho messo poi molto a capirne il motivo, come dicevo prima, 
è il loro stile di vita, evidentemente errato.
La loro dieta -ove il termine dieta va inteso in senso lato- è principalmente composta
da carne.
Tonnellate di carne!
Carne dalla mattina alla sera, carne e formaggio la mattina appena alzati, carne a pranzo, arrosti e bistecche a cena.
E poi churrascos (carne di ogni tipo alla griglia) al ristorante, sino ad esplodere...tanto
si paga un fisso, e si può mangiare anche un 3 chili, o più, di carne, volendolo.
E lo si vuole.



Il tutto annaffiato con birra, ettolitri di birra.
Ed i più 'raffinati' con tanto vino e soprattutto tanti superalcolici.
Punto essenziale questo: ho detto 'i più raffinati...superalcolici', ma non solo i raffinati
(o presunti tali), ma anche i nuovi ricchi, o semplicemente coloro che hanno una 
certa forma di potere.
E chi meglio di un presidente in carica esplica tutto ciò?

Mi sembra si possa affermare con una certa sicurezza che il mix carne-superalcolici
sia un mix esplosivo e devastante per le cellule del nostro corpo.
Tossine che evidentemente non si riescono a metabolizzare, ad eliminare.
Sommate nel corso degli anni, il risultato è la morte per una qualche forma di tumore.
Inutile cercare nemici nell'ombra.
Se sono stati loro stessi -con la loro dieta mortale- ad aprire il cancello al Cavallo di Troia, non dobbiamo pensare a cose astruse e campate in aria.

Basterebbe avere di fronte due foto di Chavez: prima di essere eletto, ed anche a 
soli due anni dalla sua prima elezione.
Nella prima un tipo alto e palestrato, ben messo; nella seconda lo stesso uomo solo 
molto più gonfio, tipico appunto di chi beve whisky molto spesso.
Tipico di chi beve superalcolici e mangia tantissima carne.
Cioè la dieta insalubre seguita da milioni di sudamericani oggigiorno.
Solo che se muore di tumore un cinquantenne qualunque non fa notizia.
Se invece si chiama Chavez, la notizia -logicamente- la fa.

Niente di strano, sempre secondo me, che l'ex presidente brasiliano Lula sia malato
di tumore pure lui (in via di guarigione, fortunatamente!).


Notoriamente grande mangiatore e bevitore pure lui.
La stessa attuale presidente brasiliana, Dilma, è ammalata di una forma lieve di tumore.
Anche lei segue una dieta che oggi si potrebbe tranquillamente definire 'suicida'.

Inoltre, oltre la dieta di cui sopra, vi sono anche gli eccessi nel campo sessuale.
Come nel caso di altri leader sudamericani che non menzionerò ora qui.
D'accordo, beati loro che se ne faranno una al giorno come e quando vogliono
-qualcuno penserà-, ma la promiscuità sessuale porta a malattie importanti, non solo HIV, ma altre meno temibili che però sommate alla dieta errata fanno di questi inscienti 
dei facili target per i tumori.

Insomma, i vari Chavez, Lula da Silva, Dilma Roussef, Cristina Fernandez, etc., se 
avessero seguito da sempre una dieta più idonea, non avrebbero avuto nessun problema.
Dei sopra citati uno è morto, gli altri possono sicuramente farcela a risolvere i 
loro problemi. E li stanno risolvendo.
Da quelle parti non mancano di certo ottimi medici che li sapranno consigliare al meglio.

Quindi, abbiamo visto che questa volta la CIA sembra proprio non esser colpevole.
Non che non abbiano gioito alla notizia della morte di Chavez, ma non credo siano
da ritenersi responsabili gli americani.
Perlomeno non questa volta.

Una dieta sana, limitarsi con gli alcolici in generale, non fumare (dimenticavo: molti leaders sudamericani fumano, se non tutti), meno paranoia, e non dico si sarà al riparo
da tutto, ma un certo scudo protettivo sì, lo si avrà.

Alla prossima.

© 2013 by "Dino Conta

domenica 10 marzo 2013

La PERSISTENZA nel cercare.

Per avere qualche possibilità di successo durante le nostre ricerche, 
dovremmo avere tutta una serie di fattori favorevoli.
Un buon strumento nel caso di ricerca col metal-detector, una buona
Super-Drenella, o una potente calamita, negli altri casi. 
E che si sappiano utilizzare, questi mezzi, perlomeno un pochettino.



Vi è poi la scelta del luogo, di cui ho parlato anche in altri post.
Inoltre: fondamentale è crederci, o se preferite, avere il giusto entusiasmo.
O ancora: essere baciati dalla Dea Fortuna.

Ma un fattore che può dare buoni risultati, magari nel caso che non si abbia subito il ritrovamento che speravamo, è un elemento spesso dimenticato, 
o peggio, mai citato, ignorato: la PERSISTENZA.




La ricerca effettuata con la persistenza, significa cercare per ore ed ore
 -until the morning light- finché non esce fuori qualche target interessante.
Può, anzi deve, essere la ricerca effettuata in un giorno di scarsi 
ritrovamenti, o nel caso il novizio -vista appunto la sua inesperienza- 
non abbia avuto risultati apprezzabili.
Il novizio ne trarrà doppio vantaggio: maggiore esperienza con il mezzo cercatorio e alla fine, così perlomeno ci si augura, anche dei risultati concreti.
A meno che non si sia scelto come luogo di ricerca un parcheggio asfaltato, qualcosa esce fuori sempre.

La persistenza, o insistenza ossessiva nel cercare senza stop, fa comunque parte del codice genetico di ogni essere umano.
I cacciatori-raccoglitori nostri progenitori, nonché gli odierni ancora sopravvissuti, utilizzavano questa tecnica praticamente ogni volta che non avevano ancora abbattuto una preda, o raccolto il sufficiente
per sfamare la loro famiglia, o tribù. 




Noi cercatori odierni armati di metal-detector, o della sorprendente
Super-Drenella-di-Dino-Conta, non facciamo che ricreare quell'antico modus, atto a sfamare la tribù, la famiglia.
Non è quindi così strano se in maniera quasi inconscia, ci viene spontaneo
non fermarci sino al raggiungimento della nostra meta.
Sappiamo, il nostro DNA ce lo dice, che se non abbiamo ancora trovato nulla, non dobbiamo far altro che persistere, insistere, e mai desistere!

Sì, ma quanto?
Dipende, come dicevo, dal nostro entusiasmo, ma anche dal nostro fisico.  
Una persona fortemente sovrappeso, faticherà a cercare per dieci ore consecutive, quasi senza sosta.
Io d'altronde non sto dando nessun consiglio, non sono un medico, e non posso certo suggerire di cercare per ore ed ore, perché se poi vi prende un coccolone, non vorrei sentirmi in colpa.
Ognuno sa quello che fa, ed i rischi che si possono correre nel fare un prolungato esercizio fisico in condizioni estreme -perché di questo
spesso si tratta-.
Personalmente ho cercato anche per dodici ore consecutive, sotto un sole cocente, e senza cappello!
Quasi senz'acqua, e delle volte totalmente senz'acqua e senza cibo.
Insomma, come un vero cacciatore-raccoglitore che avremmo potuto
incontrare diecimila anni fa da qualche parte nel mondo.

Il fisico dell'uomo è comunque preparato a queste evenienze: si raffredda prima e meglio rispetto a quello degli animali.
Questo -e non solo questo- ha fatto di noi uomini la razza predominante 
del nostro pianeta.
Sfruttiamo questa nostra peculiarità durante la ricerca.

Quante volte capita di non trovare nulla per le prime 4 ore?
Molti se ne vanno a casa delusi ed amareggiati, per poi magari 
scrivere nei Forum che "L'importante è divertirsi e stare all'aria aperta, 
non è trovare o meno...".
Bugiardi!
Perlomeno un target lo vogliamo ritrovare tutti.
Uno solo, ma che ci sia.
Ed allora con la nostra incrollabile fiducia, con la persistenza, non smetteremo di cercare finché sotto la piastra, o dentro la Super-Drenella, non ci sia un target degno di essere raccolto.
Che poi sia la devozionale, o l'anellino d'argento poco importa.
Ma un target, perlomeno uno, lo dobbiamo trovare.

Quindi, nel caso la Fortuna si sia dimenticata di noi, oppure abbia deciso di metterci alla prova per vedere se noi ci siamo dimenticati di Lei, non ci resta che cercare per ore ed ore.
Penso, e lo credo possibile per molti, che un limite di otto ore sia la norma.
Con picchi di dieci o dodici, come dicevo prima.
Inoltre, e non so se ci avete fatto caso voi che già avete cercato così a lungo, che superate le cinque ore, stranamente si è pervasi da forze 'altre'.
Chiamiamole endorfine naturali, o che so io, ma capita di sentirsi pieni di energia più dopo le 5 ore di cercata, che magari dopo le prime due o tre.
Non è così?
E poi, diciamocelo, le ricerche più belle sono quelle in cui ci siamo ripetuti
più e più volte: i never surrender!
Non mi arrenderò mai, finché non trovo qualcosa, non mi fermerò.
E che soddisfazione quando poi si trova!
Ce lo ricorderemo per tutto il resto della vita.
Nelle prossime ricerche ci verrà in mente quando quella volta, dopo magari ben sette ore di ricerca, è uscito un target bellissimo.

Questo ci dà la forza di proseguire, ci dà la persistenza cercatoria, proprio
e propria dei nostri antenati.

Noi siamo cercatori-raccoglitori.

Alla prossima.



© 2013 by "Dino Conta