lunedì 29 luglio 2013

Anticaglie & vecchi merletti: la ricerca in mare (superata) con il metal-detector.

Anche questa stagione di ricerca in acqua è all'insegna della resa senza condizioni.
Lo strapotere delle reti -S.D.D.D.C.- verso i metal-detector, è così evidente che 
tutti i fabbricanti di metal-detector hanno smesso di lottare ed hanno ammesso 
la loro sconfitta.

L' hanno ammessa con i fatti: non esiste uno strumento con una tecnologia innovativa,
poiché semplicemente non sanno come cavarne un ragno dal buco.




I metal-detector adatti alla ricerca in acqua salina, sono rimasti indietro di decenni, 
per quanto riguarda la tecnologia.
Case note, come per esempio la XP, nonostante da anni investa in questo progetto molte 
delle sue forze, non riesce a tirar fuori dal cappello un metal degno di solcare le acque.
Vabbé, magari il prossimo anno ci riusciranno, ma per adesso, rien!
Questo comunque gli fa onore, meglio infatti dedicarsi al meglio verso la ricerca in terra, 
che far uscire prodotti scarsi, o peggio, fallati.

La Garrett, per esempio, nonostante abbia in catalogo da anni oramai, dei metal adatti 
alla ricerca in mare, non ha compiuto grandi passi in avanti.
Il Mark-II, un metal che ho tenuto per poco tempo, è rimasto il raccatta-chiodi che fa 
la felicità dei Gestori di ogni Lido.
Insomma, un servizio aggiuntivo per la sicurezza dei piedini dei bagnanti.
Un servizio svolto gratis dai proprietari del Garrett Mark-II, il Sea-Hunter (addirittura!),
che dove passa fa piazza pulita di ogni singolo pezzettino di ferro.

Il fratello maggiore, l'Infinium, è sulla stessa onda di ricerca del fratellino.
Solo più performante sulla sabbia nera, ma ancora più disturbante per le orecchie.
Eh sì, perché oltre che farti scavare ferro a tonnellate, questi metal hanno un rumore 
di ricerca, la soglia, insopportabile.
A meno che non viaggi in silenzio, ma tanto vale allora starsene a casetta, perché i metal, questi metal, se non hanno il sottofondo musicale, non beccano praticamente nulla.
Stessa cosa vale per il ferro: potresti anche discriminarlo, con una certa difficoltà, 
va detto.
Ma pure qui vale il discorso di prima: stattene a casa che fai meglio.
Perché se discrimini il ferro, discrimini tutto.

Poi, inutile delle volte sentire i discorsi dei 'felici possessori' di tali metal.
Tolti i casi di estremo feeling con il metal, che sicuramente esistono, gli altri cercatori
non ammetteranno mai la difficoltà che si ha nel cercare con questi metal-detector, 
nel contesto marino.

Certo, l'oro lo trovano, ma un grammo ogni venti chili di ferro!
E per un conosciuto sistema di auto-protezione della propria psiche, il cercatore
munito di tecnologia antiquata -come sono tutti i metal detector per il salino- 
ti dirà mirabolanti storie sul proprio mezzo.
Ingannando (in buona fede, lo so) gli altri cercatori, ma soprattutto sé stesso.
Il discorso vale per tutti (eccetto uno) i metal-detector per il salino.

Prima facevo gli esempi dei Garrett, solo ed esclusivamente perché li ho testati.
Non certo per accanimento (terapeutico) contro una tal marca, che è di tutto rispetto!
Non a caso ne ho già avuti ben quattro di metal-detector Garrett.

Anzi, aggiungo che il mio scopo è quello di spronare (nel mio piccolo) le Case 
costruttrici di metal-detector, affinché sfornino un prodotto che i cercatori di mare italiani
meritano in tutto e per tutto.

Cari ingegneri delle varie Case, vi state adagiando sugli allori (quali poi?...), e vi 
state abituando agli sperticati elogi di qualcuno.
Come mai non riuscite più a creare un metal-detector per il mare?
Degno di nota, si intende.
Non un papocchio acchiappa-novellini.

Eppure il passo fra la mongolfiera e lo Shuttle è stato relativamente breve, per esempio.
Cosa vi fa rimanere ancora alla tecnologia della mongolfiera?
Cosa c'è che non riuscite a capire, a risolvere?
La presenza del sale?

Oppure pensate che i cercatori siano talmente soddisfatti, che non necessitino di altro
per i prossimi anni a venire?
D'accordo, colpa anche loro, di questi cercatori, che 'vendono' se stessi, e 
di conseguenza i loro metal, come migliori, e soprattutto -malauguratamente- 
non migliorabili.

Personalmente, anche a costo di rendermi non molto simpatico, preferisco dire 
le cose come stanno.
Visto poi che nessuno lo fa!

Ad oggi, cercare con i metal-detector per il salino equivale a cercare 
con la Super-Drenella.
In più mettendo a rischio le articolazioni della spalla, del gomito, etc., viste le ripetute oscillazioni che si debbono fare durante una ricerca.

Questi sono fatti!

Ripeto: non prendete questo post come un attacco a chissà chi, o a chissà cosa.

La realtà è che il cercare in acqua col metal-detector, oggi è ancora una ricerca
affidata ad una tecnologia antiquata.
Una ricerca direi pure sorpassata.

E viste le potenzialità che ancora nasconde il mare, questo mi fa dire le cose 
come stanno.
Visto poi che nessuno, e ripeto nessuno!!, le dice apertamente.

Quindi, ancora una volta, Super-Drenella-di-Dino-Conta 1, 
metal-detector-per-ricerca-in-mare 0.

Fino a quando?


Alla prossima.


© 2013 by "Dino Conta.