mercoledì 31 luglio 2013

Ricerca in mare con i metal-detector fai-da-te.

E grazie al 'grande impegno' profuso dagli ingegneri delle Case costruttrici di 
metal-detector, che i cercatori di tutto il mondo si devono inventare ogni sorta 
di pecionata, pur di cercare in acqua.
Questo video è americano, ed il cercatore usa un Minelab X-Terra, da lui 
modificato per la ricerca in acqua.





Notare i target trovati.
Miseri, tanto vale andare con la paletta del figliolo che si sente fuori campo, piuttosto 
che perdere tempo col metal.
Ma come dicono tutti: l'importante è stare all'aria aperta....

Però almeno il tizio, che essendo americano non si è fatto abbindolare da false recensioni, non ha acquistato il neo-papocchio CTX.
Di questo metal-detector da 2500 Eurini, appena uscito dissi subito che era buono solo 
per appendere il costume ad asciugare al sole, vista la conformazione non certo idrodinamica.
E di sicuro neanche ergonomica.
Ero stato pure troppo buono.

Insomma, un At-Pro per chi voleva spendere di più, pensando -sbagliando questa volta-
che chi più spende, meno spande.
Ed invece, come l'AT-Pro, il CTX ha dato enormi problemi ai suoi fruitori.
E ne continua a dare.
Anche se per l'AT-Pro sembra che la seconda serie dia ben meno problemi della prima.
(Ma non dovrebbe darne per niente, per affermare che un prodotto è riuscito bene?)

Ma visto che i costruttori si trovano a distanza di sicurezza, cioè con un Oceano di mezzo, 
si permettono il lusso di non prendere provvedimenti davvero risolutori e definitivi, e 
di lasciare la patata bollente ai rivenditori, del tutto incolpevoli.
Perlomeno questo risulta dai commenti disperati nei forum italiani dei' fortunati' proprietari 
di questi gioielli della tecnica.

Ma non li provano questi metal prima di distribuirli?
Ma chi li testa?

Vabbé, poverini dai, non sanno come fare per andare a coprire la fetta di mercato 
della ricerca in acqua,ed allora, visto che sarebbe troppo pure per loro affermare 
che sono metal per la ricerca in acqua, si sono inventati il metal-detector- tuttofare, 
per il cercatore della domenica che si sente Indiana Jones.
Peccato però che fra le tante, ce ne fosse una che  facciano davvero bene.
Della funzione in acqua ben sappiamo.
Sul terrestre, troppi acquirenti ci hanno dovuto sbattere il grugno con questi metal, fino 
al riconoscimento che sì, 'qualche 'difettuccio' lo hanno.

Sì, d'accordo, poi magari la sistematina gliela danno. Forse.
Però intanto tu sei uscito, hai perso tempo e soldi per la benzina e tutto il resto.
Senza contare il senso di angoscia quando arrivi in un posto che magari ti sei sognato 
per giorni, e scopri che il tuo nuovo metal suona sempre, oppure che ti si allaga 
appena prende un'onda di traverso!

Ed allora, eccoci al punto iniziale, i cercatori si devono inventare dei papocchi, 
pur di cercare in acqua.
I risultati sono davvero molto scarsi.
Ed il finale sarà ancor peggiore, poiché un metal non destinato all'uso acquatico, inevitabilmente avrà vita breve.

Forse la ricerca in acqua è davvero solo possibile con la Super-Drenella.
Il mondo ancora non ha sfornato i geni che sappiano creare un metal-detector 
adatto per la ricerca in acqua, e che non costi uno sproposito.

Eppure non mi sembra così difficile.
Che il sale marino sia in realtà una sostanza di provenienza extra-terrestre che 
annichilisce il pensiero umano?

Nel frattempo cari cercatori, fate bene a reclamare quando un metal-detector 
non va bene.
Ho l'impressione che l'Italia sia presa dai vari costruttori di strumenti, un po' 
troppo sottogamba.
Facciamogli capire che non è più il caso.

Dobbiamo restare uniti, e il rispetto nei nostri confronti arriverà di sicuro.
Non dubitate.

Alla prossima.


© 2013 by "Dino Conta.



lunedì 29 luglio 2013

Anticaglie & vecchi merletti: la ricerca in mare (superata) con il metal-detector.

Anche questa stagione di ricerca in acqua è all'insegna della resa senza condizioni.
Lo strapotere delle reti -S.D.D.D.C.- verso i metal-detector, è così evidente che 
tutti i fabbricanti di metal-detector hanno smesso di lottare ed hanno ammesso 
la loro sconfitta.

L' hanno ammessa con i fatti: non esiste uno strumento con una tecnologia innovativa,
poiché semplicemente non sanno come cavarne un ragno dal buco.




I metal-detector adatti alla ricerca in acqua salina, sono rimasti indietro di decenni, 
per quanto riguarda la tecnologia.
Case note, come per esempio la XP, nonostante da anni investa in questo progetto molte 
delle sue forze, non riesce a tirar fuori dal cappello un metal degno di solcare le acque.
Vabbé, magari il prossimo anno ci riusciranno, ma per adesso, rien!
Questo comunque gli fa onore, meglio infatti dedicarsi al meglio verso la ricerca in terra, 
che far uscire prodotti scarsi, o peggio, fallati.

La Garrett, per esempio, nonostante abbia in catalogo da anni oramai, dei metal adatti 
alla ricerca in mare, non ha compiuto grandi passi in avanti.
Il Mark-II, un metal che ho tenuto per poco tempo, è rimasto il raccatta-chiodi che fa 
la felicità dei Gestori di ogni Lido.
Insomma, un servizio aggiuntivo per la sicurezza dei piedini dei bagnanti.
Un servizio svolto gratis dai proprietari del Garrett Mark-II, il Sea-Hunter (addirittura!),
che dove passa fa piazza pulita di ogni singolo pezzettino di ferro.

Il fratello maggiore, l'Infinium, è sulla stessa onda di ricerca del fratellino.
Solo più performante sulla sabbia nera, ma ancora più disturbante per le orecchie.
Eh sì, perché oltre che farti scavare ferro a tonnellate, questi metal hanno un rumore 
di ricerca, la soglia, insopportabile.
A meno che non viaggi in silenzio, ma tanto vale allora starsene a casetta, perché i metal, questi metal, se non hanno il sottofondo musicale, non beccano praticamente nulla.
Stessa cosa vale per il ferro: potresti anche discriminarlo, con una certa difficoltà, 
va detto.
Ma pure qui vale il discorso di prima: stattene a casa che fai meglio.
Perché se discrimini il ferro, discrimini tutto.

Poi, inutile delle volte sentire i discorsi dei 'felici possessori' di tali metal.
Tolti i casi di estremo feeling con il metal, che sicuramente esistono, gli altri cercatori
non ammetteranno mai la difficoltà che si ha nel cercare con questi metal-detector, 
nel contesto marino.

Certo, l'oro lo trovano, ma un grammo ogni venti chili di ferro!
E per un conosciuto sistema di auto-protezione della propria psiche, il cercatore
munito di tecnologia antiquata -come sono tutti i metal detector per il salino- 
ti dirà mirabolanti storie sul proprio mezzo.
Ingannando (in buona fede, lo so) gli altri cercatori, ma soprattutto sé stesso.
Il discorso vale per tutti (eccetto uno) i metal-detector per il salino.

Prima facevo gli esempi dei Garrett, solo ed esclusivamente perché li ho testati.
Non certo per accanimento (terapeutico) contro una tal marca, che è di tutto rispetto!
Non a caso ne ho già avuti ben quattro di metal-detector Garrett.

Anzi, aggiungo che il mio scopo è quello di spronare (nel mio piccolo) le Case 
costruttrici di metal-detector, affinché sfornino un prodotto che i cercatori di mare italiani
meritano in tutto e per tutto.

Cari ingegneri delle varie Case, vi state adagiando sugli allori (quali poi?...), e vi 
state abituando agli sperticati elogi di qualcuno.
Come mai non riuscite più a creare un metal-detector per il mare?
Degno di nota, si intende.
Non un papocchio acchiappa-novellini.

Eppure il passo fra la mongolfiera e lo Shuttle è stato relativamente breve, per esempio.
Cosa vi fa rimanere ancora alla tecnologia della mongolfiera?
Cosa c'è che non riuscite a capire, a risolvere?
La presenza del sale?

Oppure pensate che i cercatori siano talmente soddisfatti, che non necessitino di altro
per i prossimi anni a venire?
D'accordo, colpa anche loro, di questi cercatori, che 'vendono' se stessi, e 
di conseguenza i loro metal, come migliori, e soprattutto -malauguratamente- 
non migliorabili.

Personalmente, anche a costo di rendermi non molto simpatico, preferisco dire 
le cose come stanno.
Visto poi che nessuno lo fa!

Ad oggi, cercare con i metal-detector per il salino equivale a cercare 
con la Super-Drenella.
In più mettendo a rischio le articolazioni della spalla, del gomito, etc., viste le ripetute oscillazioni che si debbono fare durante una ricerca.

Questi sono fatti!

Ripeto: non prendete questo post come un attacco a chissà chi, o a chissà cosa.

La realtà è che il cercare in acqua col metal-detector, oggi è ancora una ricerca
affidata ad una tecnologia antiquata.
Una ricerca direi pure sorpassata.

E viste le potenzialità che ancora nasconde il mare, questo mi fa dire le cose 
come stanno.
Visto poi che nessuno, e ripeto nessuno!!, le dice apertamente.

Quindi, ancora una volta, Super-Drenella-di-Dino-Conta 1, 
metal-detector-per-ricerca-in-mare 0.

Fino a quando?


Alla prossima.


© 2013 by "Dino Conta.




giovedì 25 luglio 2013

Bambù; messaggi; ricerca non rivelata!

Fratelli, avrete notato che l'unico Blog o Forum, esistente sulla Terra che non ha 
un briciolo di pubblicità, è questo.
Neanche AD-Sense di Google, o come caspita si chiama.

Dico questo per far capire che il mio Blog è un passatempo, spero utile a tutti, ma 
comunque sempre un passatempo. 
Non un lavoro, o fonte di guadagno.

Non vi arrabbiate, quindi, scrivendomi anche sino a 5 volte di seguito, dicendomi
 "Come mai non mi rispondi?", o cose del genere.

Le risposte,  a volte anche generiche ma valide per tutti e tutto, le do sul Blog, penso 
che basti leggere bene.
Ad alcuni rispondo, è vero, alla maggioranza no, perché impossibile: solo fra ieri ed 
oggi 42 messaggi!
Molti riguardano la Super-Drenella.

Fratelli cercatori, davvero non voglio creare false aspettative.
La Super-Drenella va intesa sempre nell'ambito di un hobby, così come il metal-detector, 
o la calamita.
Non pensiamo di diventare ricchi con questo hobby, perché  non succederà, se non per 
un numero così esiguo di cercatori, che faremmo meglio a non tenerne neanche conto.

E a proposito di Super-Drenella, un mio amico bagnino mi ha gentilmente donato
del materiale per crearne una nuova: la Super-Drenella di bambù!
In questo periodo, ed anche grazie al suo aiuto ed al suo capanno degli attrezzi, 
abbiamo costruito una Drenella completamente fatta con pezzi di canna di bambù.

L'idea mi era venuta guardando uno dei tanti -ormai troppi-  programmi in TV di questi 
tipi che si immergono nel verde, fingendo situazioni ad alto rischio.
Uno di loro, costruiva delle cose con il bambù, appunto, e quando la sera seguente me 
lo sono ritrovato nell'aiuola del Lido di un mio amico (il bambù, non il tipo), 
mi è venuta voglia di costruire una Drenella un po' atipica.

E' stato molto più facile del previsto, perlomeno per me, dare le indicazioni di 
come la volevo la Drenella in bambù, mentre gli altri lavoravano alacremente per realizzarla.
Degustando ogni tipo di gelato Magnum, gentilmente offerti dal Lido, osservavo ammirato 
la bravura dei miei amici nell'intrecciare il bambù.

La nuova Drenella è stata da me provata in acqua perlomeno per 5 ore.
Dagli altri 'soci', per più di 4 giorni in maniera assidua e costante, anche in 
contesto sabbia asciutta.
Al quinto giorno, la Super-Drenella, che ancora non era stata battezzata con un nome 
che la potesse far riconoscere senza sorta di equivoco, si è completamente distrutta!

Le strisce si sono spalancate, i legacci aperti, il legno del manico piegato in più parti...
Eppure in Oriente usano il bambù anche al posto dei tubi innocenti, quelli 
delle impalcature per costruire i palazzi.
In teoria avrebbe dovuto reggere molto bene.
Non so cosa sia andato storto.




Ma non lo voglio neanche sapere, perché l'uso del bambù in acqua era abbastanza complicato, poiché per farlo aggrappare bene al fondo sabbioso, dovevo
appesantire il cestello con delle pietre.
Inoltre, ed è la cosa per me più grave, il bambù è tagliente come un rasoio, e non ci 
si accorge neanche di tagliarsi, perlomeno in acqua.

Mi sono tagliato vicino all'alluce, una ferita pure profonda, e me ne sono accorto solo quando sono uscito dall'acqua!
Ho capito chi era il colpevole, perché nella ferita era rimasta una fibra del bambù.

Stessa cosa è capitata ai ragazzi che l'hanno testata sull'asciutto.
Quindi, per me esperimento fallito.
Cioè, i contro superano i pro.

Ma se qualcuno di voi ci vuole provare, che lo faccia pure.
Magari con degli accorgimenti, e già sapendo a cosa si può andare incontro, il risultato
può essere migliore.
Nel caso, per favore, fatemi sapere.

Riguardo i costi delle Super-Drenelle che mi riferite, sempre nei vostri messaggi, alcuni
mi dicono di 280 Euro a drenella; altri di 200; altri ancora di 300!

Credo che il prezzo giusto per farsi costruire una buona 
Super-Drenella-di-Dino-Contain acciaio inox, non debba mai superare i 150 Euro.
E sto parlando di tetto massimo.

>>>><<<<
Solo per tenere aggiornati i più curiosi, riferisco che sulla nuova mia tecnica di ricerca 
con gli ultrasuoni, penso che non ne parlerò per niente.

Chi vuole vederla dal vivo, può scrivermi ed io dirò dove e quando (zona mare di Roma 
e dintorni).
Ma di spiegarla qui proprio non se ne parla.
Non ci sono grossi misteri, è solo che la spiegazione potrebbe risultare fuorviante, 
ed incomprensibile.
Certe cose le devi vedere e provare per capirle.

Alla prossima.

© 2013 by "Dino Conta.



martedì 23 luglio 2013

La NUOVA ERA!

Mi ha fatto una certa impressione aggirarmi fra i discepoli, senza che essi sapessero
quanto vicino mi fossero.
Le loro versioni di Super-Drenelle, spesso del tutto simili alle  mie, alcune con
accorgimenti strutturali degni di mister Q (quello di 007).



I più, veri cercatori. Altri abbagliati da falsi luccichii.

La Nuova Era è in corso, è già iniziata, ed i falsi cercatori, cioè coloro che scambiano
il mezzo per l'obiettivo e la filosofia di vita, non fanno che lamentarsi.
Dicono: "E' la crisi; La gente non perde più niente; I bagnini ripuliscono tutto
prima di noi; etc..".

Non si ha l'onestà intellettuale di ammettere di aver perso l'occasione, di non aver
capito per tempo cosa sarebbe stato meglio fare, e cosa non fare.

Il cosa non fare è il non fossilizzarsi solo e sempre con lo stesso mezzo cercatorio,
il metal-detector, per intenderci.
Altrimenti si è soltanto e solamente "Cercatori con il metal-detector".
Precludendosi altri mezzi che hanno lo stesso fine.

Il cercatore non ha remore nell'usare qualsiasi cosa possa essere d'aiuto nella sua ricerca.
Sempre nei limiti di un hobby rispettoso dell'ambiente, degli altri, e delle leggi.

Il reiterato rifiuto dell'innovativo, d'altronde tipico degli italiani, è dimostrazione di ottusità,
non di ragionevolezza, e non soprattutto di spirito di Corpo.
Mentre l'umanità intorno a noi blatera, i Figli del Dio dei Cercatori, hanno l'obbligo
morale di essere d'esempio.
Mostrando ai non-Illuminati quanto poco ci voglia a creare una società migliore.
Ma come?

Quelli che si trincerano dietro un rifiuto, cioè i detrattori della
Super-Drenella-di-Dino-Conta, non agiscono per il bene comune.

Invece, il cercatore che con la sua idea innovativa, originale, o comunque sia con
una  miglioria del modo di cercare contribuisce alla ricerca, agisce sì individualmente,
e quindi per il suo proprio bene personale, ma ANCHE per il bene comune,
cioè di tutti i cercatori.
Nessuno escluso.
Quindi, la sua individualità in quanto singolo cercatore non viene di certo inficiata
in nessuna maniera, ma allo stesso tempo sta contribuendo alla comunità
dei Fratelli Cercatori.
Questo va in contrasto con quello che invece capita "là fuori", cioè nel mondo dei
non-Fratelli Cercatori, ove ogni singolo individuo agisce solo e solamente
a proprio vantaggio.
E quindi a detrimento della società in cui vive.

Questo comportamento, tipico appunto dei NON-Fratelli-Cercatori, lo possiamo trovare
anche in mezzo a noi, purtroppo.
Una comunità, seppur piccola come può esserlo la nostra, deve agire per il bene comune,
e con nobili obiettivi.
Possiamo continuare certamente a rimanere singole unità cercatorie,
ma non dimenticando  la totalità dei nostri intenti, ed agendo, e lo ripeto,
per il bene comune.
Trascendendo quindi quello che può dimostrare erroneamente il nostro ego,
ma anzi ammutolendolo del tutto.
O comunque, se proprio non vi si riesce, poiché non certo semplice, chiedendo al nostro ego di agire per la totalità, e non solo per i propri singoli interessi.

Questo farà di noi cercatori, fulgidi esempi di come si vive nel mondo, e di conseguenza saremo imitati da tutti coloro che ci circondano.
Anche, e soprattutto, dai  non cercatori, che poverini sono ancora in attesa di
essere salvati da loro stessi.
L'Illuminato illumina.

I Cercatori dalla nascita, in questo avranno ancora più responsabilità, e dimostrare
un certo senso dell'umiltà.
Poiché dovranno in un certo qual modo fingere l'atto di salvare prima loro stessi, seppur
già salvati, proprio per essere d'esempio agli umani normali.

E per il loro sforzo-senza-sforzo (da non confondersi con la ricerca tipicamente chiamata
con lo sforzo-senza-sforzo), saranno premiati come loro, cioè noi, già sanno.

Fratello cercatore, c'è bisogno di te per creare una immagine del nostro futuro. 
Ma soprattutto, c'è bisogno che questa immagine diventi realtà.
C'è bisogno di senso di appartenenza, di mezzi che ci facciano giungere alla liberazione.
Il Patentino, per esempio.

Dobbiamo prendere la giusta direzione, e la debbono prendere anche i non-Illuminati.
La nostra più che una Rivoluzione, dovrà essere una Evoluzione.
E lo dovrà essere per tutti noi.

Salviamoci affinché il mondo sia salvo.

--::::-----....____

Intanto, dopo la Super-Drenella, sto sperimentando un nuovo, nuovissimo,
metodo cercatorio: con gli ultrasuoni.

In acqua, sotto acqua, e quindi davvero complicata, seppur semplice.
Questa ricerca è con sforzo-con-lo-sforzo.
E mi spiace dirlo, ma non è per tutti!

Lo vorrei spiegare qui ed ora, ma credo di essermi dilungato troppo con l'altro discorso.
Lo farò invece nel prossimo post, anche se temo di essere deriso, per quanto innovativo,
ed allo stesso tempo semplice, possa essere.

Ma compito mio è di indicare la giusta Direzione.
Scelta vostra è di seguirla.

Alla prossima.


© 2013 by "Dino Conta.


mercoledì 17 luglio 2013

ORO: NOTIZIE DAL MONDO.

A caccia d'ORO con il metal-detector, o con la famosa Super-Drenella-di-Dino-Conta,
potreste trovare gli oggetti più strani ed improbabili.
A Tokio esiste una fiera-mercato, la Gold Expo, in cui il catalogo di oggetti 
interamente realizzati in ORO 18 KT.  comprende articoli come un set da tè 
del valore di ben 300mila Euro! 


O se preferite andare sul lingotto, ce n'è uno in vendita dal peso di 'soli' 120 chili!
Eccolo qui sotto in foto:



Insomma, stufi di cercarlo,  e volete arredare il vostro appartamento con il 
metallo degli Dei?
Be', da oggi sapete dove andare: 'Gold Expo' a Tokio, esattamente nei 
Grandi Magazzini Matsuzakaja.
E se volete lo sconto, dite che vi mando io.....


Questa volta la notizia viene da Dubai.
Qui, visto che molti cittadini stanno seguendo il brutto esempio degli americani, 
e mangiano in maniera sregolata, sino a diventare grandi obesi, le autorità
di Dubai hanno deciso di regalare un grammo d'oro per ogni chilo perso.
L'invito, o meglio, la sfida, è rivolta appunto agli obesi, ed il 'miracolo' deve 
compiersi entro e non oltre il limite massimo di un mese.



Secondo me, è un offerta davvero molto interessante per un obeso, perché
non è poi così difficile, per chi di chili ne ha tantissimi in più, riuscire a buttarne giù 
anche una decina in un mese.
Dieci chili di ciccia in meno, uguale dieci chili d'ORO in tasca...mica male, vero?


Ora dagli Stati Uniti.
Tutti dicono di primo acchito "E' falsa", appena vedono una moneta, o una medaglia, 
di cui ne sanno poco o nulla.
Magari per confermare la loro presunta fama d'intenditori del settore.
E così la cosiddetta 'moneta falsa' viene buttata in un cassetto.
Per rimanerci per più di 40 anni, come è successo a questa moneta in foto, 
erroneamente dichiarata falsa da un 'esperto', e per questo lasciata nel dimenticatoio 
per quasi mezzo secolo.
Sino a che qualcuno ha deciso di proporla ad una Casa d'Aste, che invece ne ha riconosciuto il suo valore, e messa all'asta, questi rarissimi 5 Centesimi di Dollaro 
del 1913, hanno raggiunto la cifra record di 2,5 milioni di Dollari!
Sì, avete letto bene: due milioni e mezzo di Dollari americani per una monetina 
da 5 Cents del 1913.

Eccola in foto:


Morale della favola: la prossima volta, prima di decretarne lo scarso valore di un 
oggetto trovato in spiaggia, sentiamo più di una campana.
Che ne dite?

Alla prossima.


© 2013 by "Dino Conta.



lunedì 15 luglio 2013

Bella cercata con il metal-detector.

Pochi giorni fa ho preso il mio metal-detector e sono uscito senza una 
meta ben precisa.
Come quando, tanti anni fa, ero all'oscuro di quali potessero essere i posti migliori
per cercare, ho deciso di riprovare le stesse sensazioni.

In fondo le sensazioni piacevoli, quelle che ancora riescono ad emozionarti a 
distanza di tempo, sono proprio quelle legate ad un ritrovamento del tutto 
inaspettato ed in un luogo completamente fuori contesto.
Non è così?

Dopo venti minuti di macchina, individuata una radura, ed accertato non 
essere segnalata come zona archeo o vincolata da altri divieti simili, mi sono 
buttato all'avventura, in un praticello che di sicuro molti cercatori 
avrebbero -ed hanno!- snobbato.

Il primo target già ai primi secondi, in pratica subito, una devozionale in alluminio,
molto recente.
Sono cose che fanno morale e ti spingono ad insistere.
E già il fatto di non essere andato in bianco, rende la ricerca un pochettino più rilassata.

Il prato, nonostante il terreno avesse una composizione molto mineralizzata, e 
a tratti infestato da passati roghi di immondizia, con conseguente scioglimento 
in micro-palline di alluminio e altri metalli, non risultava particolarmente 
ostico al mio metal-detector.
Anzi, forse dovuto all'abbattimento particolarmente curato, il metal-detector ha 
cominciato a farmi scavare quello che forse non avrei voluto, ma che comunque 
è sintomatico del suo valore, o del particolare momento, o ancora, 
della fortunata simbiosi raggiunta.

Al terzo target rilevato, infatti, mi sono letteralmente spaccato le mani.
Il terreno per i primi dieci centimetri era abbastanza soffice, forse per le recenti 
piogge, ma superati questi dieci, la terra cambiava del tutto consistenza: 
un vero muro di cemento!
Il segnale invitante, però, non poteva farmi desistere, e col serio rischio di rompere 
il bastone in legno della mia zappetta, ho continuato a scavare.

Ho rischiato troppo, già in passato mi è capitato di rompere il bastone e di non avere 
un cambio zappetta nello zaino.
E vi assicuro essere una delle cose peggiore che possa capitare ad un cercatore, 
quella di arrivare in un posto e rompere la zappetta.
Una cosa orribile, a pari merito con l'esaurire le batterie, e non averne di scorta, o 
se si è particolarmente sfigati, rompere il metal.

Ho scavato, dunque, cercando di ammortizzare ogni colpo, addirittura andando ad impugnare la zappetta verso la fine, vicino alla zappa vera e propria, raschiando 
più che scavare.
Ho evitato così il peggio.
Questo scavo mi è costata mezz'ora e più, tantissimo sudore, le mani massacrate 
come non mi capitava da tempo.
Eppure oramai dovrei essere abituato.

Quello che però mi ha stupito è stato il rilevare un piccolissimo target, come un bossolo 
di pistola scaccia-cani, a quasi 27 centimetri!
Si parla spesso di misure, si legge di 50 centimetri, di 40.
Forse non si hanno le idee chiare al riguardo: questi sono numeri statisticamente 
così rari (non impossibili) da essere comunque irrilevanti.
Così raro arrivare a queste "profondità" che l'aver beccato questo 
piccolo target a 27 cm., in un contesto di terreno ostico, mi ha meravigliato.
Non mi succedeva dai tempi del Mito, e comunque solo dopo un bel po' di 
esperienza con esso.

Difatti, il buon feeling con lo strumento, è l'elemento essenziale e primario per una 
ricerca ottimale.
In un altro post parlo di perlomeno cento ore di ricerca, per poter affermare di 
conoscere bene un metal-detector.
Ora lo confermo, se mai ce ne fosse stato bisogno.
I primi tempi con il mio Adventis-2, mai e poi mai sarei riuscito a distinguere un 
buon segnale a quelle profondità, e sicuramente sarei passato oltre.

Nonostante la stanchezza del terzo scavo si fosse già fatta sentire, ho continuato 
a cercare nel prato per ben 5 ore consecutive.
E facendo cose che non consiglierei mai di fare a nessuno: senza bere; 
senza riposare un attimo.
Ero troppo carico perché avevo capito che ero entrato in perfetta simbiosi con 
lo strumento, e non sempre questo succede.
Non potevo perdere tempo a bere, nonostante il grande caldo, il sole a picco.
Non potevo, e penso che avrei preferito morire per disidratazione, piuttosto che 
fermarmi anche solo per 5 minuti.

La giornata mi ha regalato dei bei momenti, non tanto per i target, che sì ci sono stati (devozionali di circa 40 anni fa), ma per l'ottima performance del metal.
Magari alla prossima non sarà così, forse mi farà infuriare, ma per ora 
mi godo il momento.

Ho cercato con sforzo, visto il gran caldo ed il terreno durissimo, ma in definitiva 
senza sforzo, poiché non ero concentrato e quindi in uno stato di 
stress e/o di aspettativa.
 Il feeeling subito raggiunto con lo strumento, mi ha regalato, quindi, una ricerca 
con sforzo-senza-sforzo.

Penso il tipo di ricerca migliore che ci si possa augurare.
Su questo stato mentale di ricerca con sforzo-senza-sforzo ci vorrò
tornare un'altra volta, perché molto interessante capirne bene la meccanica.

Naturalmente, come sempre faccio, mi concentrerò sul cercatore e non sullo strumento, 
che soprattutto in questo caso, credo sia quasi del tutto ininfluente ai fini di una ottimale riuscita nell'arte del cercare oggetti perduti nel terreno.


PATENTINO:

Non ho dimenticato il discorso del PATENTINO.
Sto riscontrando più difficoltà del previsto, e nonostante abbia già individuato 
degli escamotage che permetterebbero una ricerca serena, voglio comunque 
ottenere un patentino proprio per quello che facciamo, che è onesto e 
quindi degno di esistere, e non cominciare col piede sbagliato.
L'onestà anche negli intenti, e la sincerità, necessitano ora più che mai.

Certo è che il primissimo ostacolo siamo noi stessi, noi cercatori, che come tutti gli 
italiani ci disperiamo, ci lamentiamo, siamo melodrammatici fino all'esasperazione, 
però quando si tratta di fare qualcosa......wooooppppp...scompaiono tutti!

Alla prossima.


© 2013 by "Dino Conta.