giovedì 20 settembre 2012

SCARPE DA TREKKING & Co.: QUALI SCEGLIERE?

Non se ne parla poi molto di questo, nel mondo cercatorio.
Ed è una grossa lacuna.
Parlo delle scarpe.

Scarpe che ci portano a spasso durante la nostra
piccola caccia al tesoro in campagna, in montagna, nei boschi. 

E sbagliare la scelta può rivelarsi fatale!

Vi siete mai chiesti come mai ultimamente, e soprattutto
nel periodo della raccolta dei funghi, si sentono tragiche notizie
di persone scivolate nei burroni? 

Be', sappiate che spessissimo la colpa è delle scarpe non adatte.

Una suola in plastica, e non Vibram, o perlomeno in gomma,
non può certo essere aderente al suolo in situazioni di sottobosco umido,
di pietre bagnate, etc.

Eppure la gente quando si ritrova in famosi e grandi negozi di sport, vede scarponcini da 40 Euro, se li porta  a casa dicendo
fra sè e sè "Ma sì, tanto ci devo andare a raccogliere solo i funghi".

Errore!

I funghi, o le cose che cerchi tu, si trovano nei boschi, ed i boschi possono nascondere insidie.
Un passo falso...et voilà... le suole di plastica dei tuoi scarponcini
da 40 Euro ti fanno ritrovare per terra, se ti va bene.

E allora cosa comprare?

Dico subito che nel caso dei boschi, anche gli stivali di
gomma vanno benissimo.
Ma quelli francesi, che hanno la suola anti-scivolo (costano circa 50 Euro).

Anzi, nel bosco lo stivale è da preferirsi, per tanti fattori:
attraversamento di corsi d'acqua, o la stessa umidità dell'erba;
protezione dai rovi e dalle serpi, etc.

Nel caso della montagna e della collina, necessarie sono
scarpe da trekking serie.
Marche buone sono le Salomon, le Aku, la Scarpa, o comunque
scarponicini di buona fattura.

Importante siano alte alla caviglia, non basse che provocano
vesciche e lasciano entrare di tutto nel piede.

E poi, come minimo la suola Vibram, quella con il marchio giallo.
Attenzione però a non acquistare le suole cosiddette
'vulcanizzate', sempre in Vibram, ma incollate sulla suola in vari settori.

Queste parti della suola, con l'uso anche breve , e per breve in scarpe del genere si intende 2 o 3 anni, tendono a rompersi, a distaccarsi.
E per scarpe da minimo 140 Euro è una bella seccatura!

Ultimamente a dei miei scarponcini delle Tecnica, acquistati
neanche 3 anni fa, si è staccata la suola, mentre
scendevo giù da una montagna.

ECCOLI:


 Per fortuna avevo con me un rotolo di nastro adesivo americano,
quello grigio resistentissimo, e ho potuto rimediare tenendo la
suola ancora unita.

Ancora più scocciante è stato scoprire che la Tecnica,
da me interpellata via e-mail, se n'è praticamente lavata le mani,
in maniera a dir poco scortese.
Ora sono in riparazione, per la modica cifra di 40 Euro, in un negozio di sport, con la tempistica di 2 mesi!!
Quindi attenzione nella scelta degli scarponcini.

Per concludere: l'accessorio scarpa, non è un accessorio, ma è uno strumento indispensabile per noi cercatori, e va scelto con la massima attenzione, e senza risparmiare troppo.

Niente scarpe da operaio con suole rinforzate, niente scarponcini
da pochi Euro.
Nel momento del bisogno, le giuste calzature,
ti possono salvare la vita!

E non sto esagerando.

P.s.: sul discorso scarpe ci tornerò, perché è davvero molto importante.

Alla prossima.

© 2012 by "Dino Conta".