martedì 18 giugno 2013

IL CERCATORE SULLA VIA DELLA PERFEZIONE.

Leggendo vari post sul forum dei cercatori con il metal-detector, mi sembra che 
troppo spesso si dia un potere eccessivo allo strumento.
Anzi, il metal-detector viene idolatrato.
Non in generale, e non specificatamente solo uno.
Ma questo o quello che qualche cercatore ritiene sia il migliore, facendone oggetto di scontro da campo di battaglia in una guerra fra EGO, i quali cadendo a pioggia pure 
sui lettori attoniti, o divertiti, di molte discussioni, finiscono per impantanare  
gli animi meglio predisposti sulla filosofia di vita che è il cercare.

L'idolatria del metal-detector ricorda molto ciò che il giocattolo è per un bambino.
Ed accalorarsi su quale sia il migliore, rende ancora più fuorviante e lontana la 
vera meta di un cercatore, che è quella di cercare, con qualsiasi mezzo.

Cercare è il punto, ed il CERCATORE l'interprete principale.
Altrimenti sei un bimbo che dà troppo potere a qualcosa di inanimato.
Come, appunto, fanno quando giocano con i soldatini, ed un pezzo di plastica di 
4 centimetri diventa il Generale Custer pronto ad immolarsi.

Dare forza e potere a qualcosa che per sua natura non ne ha e né potrà mai averne, 
ti rende vulnerabile.
E forse, oppure sicuramente, lo fai anche apposta a renderti vulnerabile.

Il metal-detector, sempre secondo il cercatore che gli dà questo potere, ha le 
"magiche" capacità di farti trovare ciò che cerchi.
Ma quando questo non succede, e il non-succedere succede spesso, per contro 
lo colpevolizzi al posto tuo.
Quindi, non sei tu che non sei riuscito a trovare l'oro in spiaggia, ma lo strumento 
che questa volta non ha funzionato come doveva, e che quindi ti ha tradito.
O addirittura vai oltre: il metal, pur essendo usato da centinaia di persone con successo, non vale una cippa, e forse -e qui diventi da cura psichiatrica- quello strumento in particolare è stato tarato male dalla fabbrica, mentre il tuo amico, che ha lo stesso modello, è stato più fortunato di te, perché ha il metal in ordine e allora lui sì che 
di oro ne trova!

E' ora di crescere bimbo!
Il tuo giocattolo, se continui così, prenderà sempre più forza e finirai per attribuirgli 
un carattere e dei pensieri propri, e la realtà sarà sempre più lontana.

Creare l'idolo, o credere fermamente nel tuo giocattolo, forse ti farà stare meglio, 
più al riparo dagli insuccessi che inevitabilmente avrai nella tua carriera di cercatore.
Ma col ripetersi degli insuccessi, avrai la spiacevole sensazione di essere stato tradito 
dal tuo giocattolo che tanto idolatri.

Ed allora, con chi te la prenderai?
Non credi ci sia un'alternativa a questo?

In primis, e come dicevo prima, il mezzo non è il cercatore.

Cresci cazzarola, e concentrati su cosa sei tu, e non sul metal-detector che userai.
Il cercatore rimane tale anche con la calamita, con la Super-Drenella (qui in questo 
caso è permessa un poco di idolatria..), con il bastoncino biforcuto in nocciolo, 
e naturalmente con il metal-detector.

Mi sembra che l'obiettivo sia ora più chiaro: uscire dal mondo delle illusioni, 
e diventare adulti.
Per assurdo, ma neanche tanto, un vero cercatore, potrebbe anche cercare con il 
metal spento, e di fatto non rendersi ridicolo poiché egli sta in effetti cercando.
In quanto il metal non ha potere, ma egli sì, e sta continuando a cercare.
Per contro, un metal acceso, ma senza il cercatore che lo utilizzi, non compie 
l'opera a noi tanto cara.
Quindi, o cercatore, chi ha davvero il potere e la forza, tu o il metal?

Ed allora, io cercatore spaventato dal sordido destino, e dall'insuccesso che inevitabilmente prima o poi capiterà, che cosa posso fare per non soffrire?

Questa domanda se la faranno in molti.
Già sai che sei tu il cercatore, e non il mezzo che usi, e che è bambinesco e 
sicuramente controproducente dotare di poteri cose 'aliene'.
Ora dovrai imparare che non sei solo.
Che tu lo voglia o no, il Dio dei Cercatori ti è sempre accanto.
E Dio non ti ha messo al mondo, nell'Universo, per farti soffrire, per non avere ciò 
a cui aspiri.
Se la tua aspirazione è buona, e non nuoce a niente e a nessuno, se non in contrasto 
con le leggi divine, tu la otterrai.

Non c'è scarsità per chi ha accanto a sè il Dio dei Cercatori.
Il cercatore sente molto il senso del divino, anche i cosiddetti atei lo sentono.
Essi sono nostri fratelli e non vanno quindi giudicati, sono solo arrabbiati perché Dio 
non gli si manifesta quando ne hanno davvero bisogno.
Magari dimenticando, che come in tutte le cose, ci vuole esercizio.

Il Dio unico, che tu potrai chiamare con un altro modo, ma la sostanza non cambia, 
è in noi.
Ci vuole comunque esercizio e dedizione per azzerare il nostro ego, per ricordare che siamo Spirito all'interno di un involucro.
E quindi per averLo più vicino.

L'esercizio è delle volte anche essere messi alla prova, in quanto cercatori.
Gioisci dei successi altrui, non invidiarli.
Quei successi altrui un giorno saranno tuoi moltiplicati per mille.
Perché per il figlio del Dio dei Cercatori -e ricordalo sempre- non c'è scarsità.
L'oro, metallo degli Dei, è lì che ti aspetta, o cercatore.
E ce n'è tanto per ognuno di noi.
Ti si chiede solo di avere volontà nell'esercizio della dedizione in Colui che ci guida.

Potrai così cercare in battigia solo mettendo le dita nella sabbia e tirandole sù, trovare infilati numerosi anelli d'oro.
Potrai solo vedere con i tuoi propri occhi, senza l'ausilio di nessun mezzo, dove 
la catena d'oro è caduta nel terreno e così recuperarla nella gloria del Dio dei Cercatori.
Perché tu sei Suo figlio, se lo capisci.
Come lo siamo tutti.
Anche chi non vorrebbe lo è.
Questa è la Verità che in effetti vai cercando, ed è questa che devi trovare, o cercatore.

Noi cercatori non è che siamo speciali, perché essere speciali ci porrebbe nella 
condizione -indesiderata- di essere diversi da tutti gli altri.
E non è così.
Siamo però più consapevoli di altri.
E non abbiamo quindi molte scuse.

Sbarazzati dei false credenze che ti sono servite sinora solo per sentirti più al sicuro.
Perché sicuro non eri, eri solo illuso!
E da illuso, se cadi, il botto è grande.

I bambini credono ai giocattoli, e creano delle regole illusorie per gli stessi giocattoli.
Non credere ad essi, ma alleati a Dio.
Le tue illusioni e le tue false credenze ti daranno solo dolore, quando non avverrà ciò 
in cui speravi.

Dio è con noi.
Se questo ti fa forse sorridere, ne hai da strada da percorrere.
Ma già se ti ho insinuato il dubbio che in effetti possa esserlo, bambino, 
sarà comunque un gran successo.

Magari un'altra volta continuerò questo discorso, non poi così tanto complicato 
come si potrebbe credere.
Perché la Verità, a volte, ha bisogno di poche parole.

Alla prossima.

© 2013 by "Dino Conta".