martedì 7 gennaio 2014

Metal-Detector nuovi, in uscita. Poche idee, tanto Vintage!

"Ciao Dino, mi chiamo Chris (Cristiano) e sono un italiano che vive da tanti anni qui 
Washington D.C., U.S.A.
Lavoro per lo Stato americano e mi occupo di sicurezza, e ti volevo chiedere, visto 
che hai gli XP, qual è il loro segreto.
Mi spiego meglio: ho capito che questi signori della XP hanno una maniera di preservare 
i loro segreti, come mai nessuno nella storia dell'Uomo.
Infatti, pur fabbricando oramai da anni dei metal-detector completamente senza fili, nessun altro costruttore di metal-detector è riuscito a copiare le loro idee innovative.
Neanche la cuffie senza fili riescono a montare di serie!
Uno se le deve montare per conto suo, dopo, se le vuole nel suo strumento.
Eppure, non ci vuole un genio, basterebbe comprarne uno o due di questi XP, per esempio il Deus, carpire ogni segreto nascosto nelle schede, e rifare passo passo 
lo stesso procedimento, senza andare ad intaccare i vari diritti del costruttore 
ed ideatore.
Non pensi?
Forse allora non è così semplice come sembra.
Ma ad ogni modo, mi dici come fanno a proteggere le loro idee, a non farle copiare?
Mi potrebbe servire nel mio lavoro.
Ti ringrazio very much. "

Questa è una delle numerosissime e-mail che in questi giorni di festa mi sono arrivate
a getto continuo.
Richieste di consigli vari, e tante altre cose.
Come sempre, alla maggioranza non rispondo.
Non è proprio possibile, ci vorrebbero mesi per rispondere a tutti.
Basterà seguire questo Blog, ormai seguitissimo anche all'estero, per avere risposte 
alle vostre domande.
Comunque, sempre grazie di cuore a tutti per le vostre interessanti e-mail!

Questa mail sopra citata, però, ha degli spunti interessanti, e vale la pena approfondirli.

In effetti, è strano che nonostante siano passati degli anni, nessuna altra Casa abbia 
mai avuto voglia di mettere in commercio un metal-detector senza fili.
E neanche la cuffia senza fili!
Non parliamo poi dei vari programmi presenti in un solo strumento, le tante frequenze...non vorrei rigirare il dito nelle piaghe di questi poveri costruttori di clave
nell'era atomica.
Forse, allora, non si tratta di voglia, ma di capacità.

Degli italiani si parla sempre peste e corna, e che ci manchi del tutto oramai la capacità 
di ideare qualsivoglia aggeggio.
Va bene, può darsi sia così.
Ma negli altri paesi?

Se andiamo a scrutare meglio l'orizzonte negli altri paesi, ci rendiamo conto che anche 
lì, in quanto ad idee stanno messi maluccio.
In America sfornano ogni giorno nuovi social network, tutto comunque ciò che riguarda l'intrattenimento in Rete.
Ma idee vere, quelle che riguardano nuovi apparecchi elettronici, e nel nostro campo, nuovi e particolari metal-detector, nada de nada.
La Tesoro campa a basso profilo, riciclando sempre gli stessi strumenti.
La Garrett, e l'australiana Minelab si sono date al Vintage!

Non sapendo cosa tirare fuori dal sacco per contrastare lo strapotere tecnologico francese, stanno recuperando fra i loro prodotti quello che in effetti hanno già: metal nati per la ricerca impegnativa, quella delle bonifiche di ordigni.
Ed i loro creativi, magari sperando di emulare anche il successo degli anni passati dei famosi orologi Swatch, hanno avuto la 'brillante idea' di creare gli chassis colorati.
Hai visto mai, avranno pensato, che qualche cliente decida di acquistarne più di uno, 
solo per soddisfare il proprio bisogno edonistico?!
Abbiamo così i box gialli, celesti, verdi...
Insomma, un recupero vintage, ma con un occhio alla moda.




Va pure detto che si tratta di strumenti validi.
Ma è proprio questo il punto: troppo validi, così tanto validi, da non essere adatti a 
degli hobbisti come noi.
Perché questi 'nuovi' strumenti che sono or ora in uscita sul mercato, e mi ripeto, sono versioni adattate (ma neanche tanto) di metal nati per lo sminamento, o la ricerca professionale di minerali.
Tanto valeva allora, per un cercatore, non attendere e comprarsi già qualche anno fa un metal detector della CEIA, azienda italiana che tra parantesi ha nel suo listino strumenti che si chiudono e diventano zainabili proprio come questi di cui sopra, solo che già da parecchi anni.




Certo, non dovrei giudicarli senza mai neanche averli provati.
Ma posso dire quali sono le mie impressioni, in base a quello che so e quello che leggo, anche su dichiarazione degli stessi produttori.
D'altronde, se acquisto una macchina, di certo non avrò modo di provarne una decina prima di scegliere quale comprare, e per forza mi dovrò basare sulle informazioni che riesco ad avere ed elaborarle con il mio grado di esperienza.

Quando uscì, poco tempo fa, il CTX 3030 della Minelab, in un forum fui abbastanza duro 
e lo liquidai così: "Buono per appendere le mutande ad asciugare e troppo caro!
E poi, non avrà problemi di tenuta in acqua con quelle guarnizioni ciofeca?".

E' vero, ed io stesso lo ripeto da anni, ci voglio perlomeno 100 ore di utilizzo per capire appieno uno strumento.
Comunque, in questo caso, ci ho azzeccato: il CTX ha problemi di tenuta in acqua, e 
non ha il design adatto per un metal che lavora in acqua.

Della Garrett, il nuovissimo ATX ha la particolarità di necessitare di continue attenzioni, subito dopo l'uso in acqua.
Cioè, a detta di chi lo ha provato, andrebbero spesso controllati gli O-ring, pulito, 
ingrassato, e magari cantargli una ninna nanna.
Mah, sarà....faccio subacquea da decenni, eppure non ho mai avuto la necessità di fare queste operazioni ogni volta che utilizzavo un qualsiasi apparecchio per immersioni.
Lo si fa, al massimo, una volta l'anno.
Altrimenti non è un'apparecchio adatto all'acqua.
Non devo io, cliente finale, rimediare alle vostre manchevolezze di progettazione.
Addirittura per il CTX ci hanno dovuto pensare i cercatori a risistemarlo al meglio, al 
fine di poter utilizzare uno strumento che gli è costato un occhio della testa!
Per voi è normale?
Per me no!
O le si sanno fare bene le cose, oppure no.




Un amico cercatore mi ha fatto notare: 
"Dino, gli americani, e non solo loro, non hanno più idee. 
Hanno campato per decenni con gli ingegneri tedeschi prelevati, più o meno volontariamente, alla fine della II Guerra Mondiale, e portati in America.
Sono andati sulla Luna grazie ai tedeschi.
La stessa atomica è tedesca.
Le catene di montaggio delle fabbriche, etc...
Morti loro, per vecchiaia, non sanno più che pesci prendere, gli mancano le vere 
idee innovative".

Forse questo sarà pur vero, non lo so.
Comunque sia la coincidenza temporale c'è, ed è un fatto.

Poi, un giorno, ci sarebbe da elucubrare del perché certe menti nascano e crescano in abbondanza in certi paesi, ed in altri no.
Che sia l'aria, il clima, il contesto sociale?...boh?...




Forse per davvero nel mondo sono solo pochi quelli che riescono ad avere idee 
valide ed a concretizzarle.
Non si spiega altrimenti il mistero del non produrre metal di serie con cuffie senza fili, come minimo.
Come minimo!

Ritornando al caro Chris, di cui inizio post, devo dire che non si tratta certo di saper celare i propri segreti, e questo lui lo sa, è una provocazione la sua.
Caro Chris, forse volevi capire i motivi di questa mancanza di iniziativa della concorrenza, nei confronti di metal, diciamo, più avanzati tecnologicamente.

Non so se davvero sia mancanza di idee, oppure la poca voglia di investire nel segmento hobbistico, che evidentemente non apporta poi così tanto denaro a Case abituate ad altri importanti fatturati, con gli apparecchi per la sicurezza negli aeroporti, per esempio.
Sta di fatto, che questa "operazione Vintage", come la chiamo io, di tirar fuori dal cappello metal validi, ma 'già visti', e rinfrescati, mi fa sorridere.

Sul campo, in acqua, sapranno pure cavarsela bene.
E non ci sono validissimi motivi per non comprarli in effetti.

Le mie sono solo considerazioni personali che non dovrebbero assolutamente mai influenzare l'acquisto di uno strumento.
Non è questo il mio intento.
Ed è giusto provarli, apprezzo chi lo fa.
E poi, hai visto mai...

Ma per quanto mi riguarda, ed è un mio parere personale, nulla di nuovo sotto il sole.

Alla prossima.

© 2014 by "Dino Conta"