giovedì 9 gennaio 2014

Esperimento scientifico per etnoarcheologi, e non solo.

Delle volte, ed in posti che non ti aspetteresti mai, capita di ritrovarsi davanti un 
vero e proprio 'paradiso' per cercatori.
O comunque per persone curiose.
Ma soprattutto per gli etnoarcheologi, cioè gli archeologi specializzati sugli oggetti 
più comuni ed anche recenti.
Un luogo unico al mondo, evidentemente creato appositamente per lasciare traccia 
più che tangibile ai posteri.
Ed un vero e proprio banco di prova per i suddetti studiosi.

Perché se così non fosse, cioè se non fosse voluta la cosa, sarebbe davvero grave
fosse invece frutto di incuria e di ignoranza.

Quest'estate, e lo sapete dai miei precedenti post, sono stato sul Gargano per il 
Super-Drenella-di-Dino-Conta-Tour.
Un tour che mi ha portato in quella bella parte della Puglia per rendere più 
consapevoli i miei adepti del luogo all'uso della Pala che trova l'oro in mare mentre 
gli altri lo cercano solamente....

Ancora non avevo incontrato nessuno, quando io e mia moglie decidiamo di andare 
a fare una bella passeggiata sulla spiaggia prospiciente al posto dove eravamo alloggiati.
Una volta arrivati, non credevamo ai nostri occhi: chilometri e chilometri di spiagge completamente sommerse da mondezza di ogni tipo e dimensione.
Ma non solo, questa mondezza risaliva indiscutibilmente addirittura a decenni prima!
E finiva per comporre una vera e propria stratigrafia della mondezza.
Una vera e propria manna per gli etnoarcheologi, e non solo loro.

La foto qui sotto è troppo piccola per poter apprezzare appieno la meticolosità con cui
si è cercato di ricostruire un ambiente in totale stato di abbandono:



Di primo acchito mi sono lasciato andare alla rabbia ed al disgusto, ma dopo, 
ragionandoci meglio, abbiamo capito che la cosa era voluta, che si trattava sicuramente 
di un esperimento scientifico in larga scala.
Altrimenti, in tutti questi anni, in questi decenni, le Autorità competenti avrebbero 
certamente bloccato il malcostume, punito i colpevoli.
Ed i cittadini della zona non sarebbero stati così indifferenti, avrebbero certamente 
pure loro contribuito alla pulizia, o perlomeno segnalando lo stato di profondo degrado 
ed inquinamento di questa, in teoria, bellissima spiaggia.

Qui sotto, anche se non si vede benissimo, si scorgono i vari strati di mondezza, i primi presumibilmente risalenti agli anni '70 del secolo scorso.
Una stratigrafia, quindi, tutta da scoprire e da interpretare per la gioia di tutti!



Quindi, una volta capita la vera funzione di questo tratto di spiaggia apparentemente lasciato nel massimo degrado possibile, non mi resta che criticare l'unica spiaggia privata del posto che non ha voluto partecipare all'esperimento scientifico, continuando a pulire 
il tratto di sua competenza e fregandosene dello sforzo delle comunità del Gargano nella gestione di questo unico ed irripetibile esperimento socio-cultural-etnoarcheologico 
dalle vaste proporzioni.

Un plauso in particolare al Comune di Ischitella sul Gargano, di cui questo tratto di 
spiaggia è facente parte, che pur essendo un Comune montano, e penso proprio per questo, non si è tirato indietro nello spendere denaro pubblico per fini scientifici, infischiandosene quindi delle numerose critiche a cui poteva andare incontro.

Naturalmente, e lo avreste fatto pure voi, seppur in maniera minima ho intaccato
in parte la stratigrafia della mondezza, prelevando due bamboline modello Barbie, risalenti agli anni '70.
Vendute in Rete, pur mancanti di vestiti e di alcune parti, per un totale di 24 Euro.

Qui sotto in foto, sulla sinistra gli enormi accumuli di mondezza di ogni tipo.
Ad un occhio inesperto può sembrare sabbia portata lì dalle mareggiate.
Invece si tratta di cumuli di oggetti e cose potenzialmente molto inquinanti e pericolose, ma utilizzate a scopo scientifico e didattico.



Nei giorni seguenti ho potuto apprezzare gli effetti che tale lungimirante esperimento 
può causare sugli animali: sulla battigia giacevano due grosse tartarughe marine, morte 
per aver ingoiato dei sacchetti di plastica scambiati per meduse.
D'altronde, se la totale distruzione della fauna terrestre e marina della zona, è il prezzo 
da pagare affinché tutto abbia successo, va bene pure questo.

Piacevolmente colpiti dalla cosa, una volta ritornato a casa a Roma, ho scritto due 
righe con relative foto a chi dovrebbe sovraintendere a queste belle iniziative.
Passati dei mesi oramai, e nessuna risposta.
Ma penso di averne capito il motivo: il Governo è troppo preso con l'Esperimento 
degli Esperimenti, quello che mente umana neanche si immagina, la cosa che all'estero 
ci invidieranno e di cui potremmo essere orgogliosi per i secoli a venire: 
la Terra dei Fuochi a Napoli e dintorni!



Altro che andare su Marte....

Alla prossima.

© 2014 by "Dino Conta"