venerdì 27 dicembre 2013

Spazzatura spaziale: un altro target per il cercatore col metal-detector!

Nel settembre del 2012 una palla di fuoco è caduta sopra alcune misere abitazioni
nei sobborghi di Buenos Aires, in Argentina.
Una donna è morta e numerosi i feriti.
Si è ipotizzato all'inizio si potesse trattare di una grossa meteorite.
Invece sembra proprio che sia parte del satellite artificiale Nordamericano UARS, in 
caduta libera in quei giorni.
Resti del satellite peraltro mai ufficialmente ritrovati.

Qui in foto, le case distrutte con molta probabilità da parte del satellite UARS:



Non sono casi isolati: la caduta della cosiddetta 'spazzatura spaziale' avviene in ogni 
parte del mondo e molto più spesso di quanto credi.
D'altronde, come potrebbe essere altrimenti, sono oramai migliaia e migliaia i satelliti artificiali in orbita sopra le nostre teste.
Stazioni meteorologiche, razzi di ogni tipo, ed ora che la Cina è seriamente impegnata nello Spazio, i casi del genere si sono moltiplicati.

In quest'altra foto, siamo proprio in Cina, ove un contadino ha trovato questa parte di razzo spaziale cinese, solo pochi giorni fa:



In pratica proprio dentro il capanno delle sementi.

Insomma, per noi cercatori, non sono poi così lontane le possibilità di trovare 
oggetti spaziali, durante le nostre spazzolate.
In fondo, ben il 25% degli oggetti cadono vicino, o sopra, degli abitati.
Il restante 75% in mare, o in grossi laghi.

Se il pericolo di essere colpiti è davvero troppo remoto per essere preso 
in considerazione (ma come abbiamo visto, succede), non dovremmo invece sottovalutare il pericolo insito nell'oggetto stesso.
Primo fra tutti, la radioattività della spazzatura spaziale.
E a seguire, il combustibile altamente tossico idrazina, utilizzato appunto come propellente.
Insomma, ce n'è per starne alla larga, o perlomeno per prendere tutte le precauzioni possibili.

Inoltre, credo sia importante il riconoscimento degli oggetti stessi.
Nessuno di noi, perlomeno credo, ha familiarità con ogni singolo componente di
un razzo spaziale, o di un satellite.
E' quindi importante cominciare ad osservare le foto dei rinvenimenti che si 
succedono qui e lì nel mondo.
Potremmo trovarci di fronte ad un pezzo di satellite, magari pure importante, e andare 
oltre senza degnarlo di particolari attenzioni, perché scambiato per mondezza del 
tutto terrestre.

Guardate questi ritrovamenti delle foto.
Si tratta sempre dello stesso oggetto, rinvenuti in ogni dove.

In Australia:




In Guatemala:



In Brasile:



Come puoi vedere, è proprio sempre lo stesso oggetto, riconosciuto da uno studioso 
per essere un particolare recipiente utilizzato sugli Shuttle ed altre navi spaziali, 
il "Composite Overwrapped Pressure Vessel" (COPV), in fibra di carbonio e per questo molto resistente.
Sembra proprio un oggetto abbastanza 'comune' da trovare, quindi.
Eccolo, nella sua versione prima dell'impatto con l'atmosfera:




Quest'altro, sempre di forma sferica, ma in metallo ultraresistente, è stato ritrovato 
pure lui in Brasile.
Si tratta sempre di un serbatoio, e visto da decine di persone durante la caduta, fu inizialmente scambiato per un UFO.
Eccolo:




Un altro oggetto sferico è stato ritrovato in Brasile, questo però molto più pesante dei precedenti: 695 Kg.!
Poteva fare una strage se avesse centrato una scuola, o comunque un edificio, invece dell'arido terreno di una fazenda.
Guarda, è questo:




Avrai notato che quasi sempre si tratta di ritrovamenti effettuati in Brasile, mai In Italia.
Penso che il motivo sia che lì, come in altri posti, se ne parli liberamente e la gente è 
più curiosa, vuole sapere.
Qui da noi i giornalisti si limitano a parlare del tempo, esagerando e spaventando la popolazione, del papa e dei politici, degli sbarchi dei profughi.
Queste notizie non varcano la soglia di una redazione, mai.

Un altro buon motivo, potrebbe essere la relativa vicinanza con la Guiana francese, base di lancio di molti satelliti, e l'americana Cape Canaveral.
E a conferma, ecco la foto di un altro oggetto, sempre sferico, scovato nel nord 
del Brasile.
Questo pesa 'solo' 30 Kg.:




Bene, penso che dopo questa carrellata di oggetti provenienti dallo Spazio, sapresti riconoscerli con una certa facilità, nel caso ti ci imbattessi in un campo.

Ricorda: massima prudenza, la radioattività non la vedi, non la senti, e non fa prigionieri.
Segnala subito questo ritrovamento, senza spostare o toccare nulla.
Ed accertati che neanche altri lo facciano, comprese le Forze dell'Ordine che potrebbero anche non essere a conoscenza della pericolosità dell'oggetto.
O perlomeno mettili in guardia da questi pericoli.
In questi casi, deve sempre essere un esperto del settore, il primo a poter intervenire sull'oggetto.

Sappi quindi, che non è poi così remoto questo scenario, sono sempre di più
gli oggetti spaziali in caduta sulla Terra.
Io stesso da piccolino, nel mare di Anzio, fui testimone diretto di un famoso episodio, 
di cui magari ti parlerò un'altra volta.

Alla prossima.

© 2013 by "Dino Conta"