venerdì 24 gennaio 2014

Ricerca di ORO in mare: come non farsi spaccare la faccia dalla propria ragazza!

Al mio amico gli hanno spaccato la faccia!
Me lo sono ritrovato accanto al bar vicino casa, quello dove ordino 'il solito' (caffè lungo con caduta di 24 secondi, senza pressare troppo la macina, dolcificato con zucchero di canna biologico ed equo-solidale, cornetto danese ben cotto e più grande degli altri).



Aveva il volto tumefatto, gli occhi pesti, e avvicinandosi al bancone in maniera brusca quasi mi faceva cadere il caffè, rischiando di prendersi un cazzottone pure da me, proprio nell'unica parte ancora intatta del viso.
Ma per sua fortuna l'ho riconosciuto in tempo.

Mi dice: "Stamattina alle sei Monica si è fatta rodere, e ha cominciato a sbraitare che spendo troppi soldi per comprare i metal-detector, che alla fine dei conti non trovo 
mai una cippa..".
Poi mi spiega che irritata da una secca risposta, la sua ragazza prende la piastra del  
nuovo °°°°°°°°°°°°, che stava su di un tavolo pronta per essere rispedita in riparazione, e gliela sbatte in faccia!
Destino ingrato.
Non solo questo metal ha un sacco di rogne, ma finisce pure per essere usato come arma impropria contro gli stessi proprietari!

Caro mio, se mi avessi ascoltato 2 anni fa, quando per emularmi hai iniziato l'avventura della ricerca dell'oro in spiaggia, non avresti rischiato di buttare via i tuoi soldi.

Sono molti i fratelli cercatori che mi scrivono per dirmi che nonostante spendano cifre 
di tutto rispetto per i loro metal-detector, non trovano mai nulla in spiaggia.
E prima che anche ad altri capiti quello che è capitato al mio amico, voglio ricordarvi alcune cosette.

L'equazione "metal detector più caro, uguale più ritrovamenti" non è detto che sia vera.
Anzi.
Come spesso ripeto, delle volte è proprio vero il contrario.
Perché?
Non perché necessariamente lo strumento non sia buono, ma perché magari è troppo sofisticato e complicato come primo strumento.




Come in tutte le cose, anche (e soprattutto) nella ricerca ci vuole la CONOSCENZA.
Non posso, cioè, immaginare di iniziare questo hobby acquistando un metal dichiaratamente per professionisti, o comunque per esperti, e pensare di saperlo domare e trovare tanto sin dall'inizio.
Non è così che funziona l'apprendimento.
Si va per gradi,  e questo significa che giocoforza dovresti iniziare con un modello semplice.
Senza spendere troppo.
Anche perché se poi capita quello che troppo sta capitando ultimamente, rischieresti 
pure di ritrovarti fra le mani un metal-detector caro e difettoso!
Cazzarola, il peggio del peggio.

La scala inizia dal primo gradino, ricordalo.
Prendi confidenza con i metal-detector, cerca di capire come funzionano, cosa 
veramente ti piace nella ricerca.
Se vuoi cercare davvero nel contesto marino, oppure sull'asciutto.

Non prediligo molto i metal tuttofare, tanto in voga oggi.
Fanno un po' di tutto, e tutto così così.
Scusa, ma non è meglio allora comprarne due di strumenti, magari a prezzi modesti,
e che siano adatti a differenti contesti?

Nell'acqua poi, il discorso si fa serio.
Per cercare in acqua seriamente, devi per forza investire tanto denaro.
Ma allora, prima di sbagliare, non sarebbe meglio provare con la 
Super-Drenella-di-Dino-Conta?

Lo sai, è la pala traforata nata per trovare l'oro in mare, mentre gli altri lo cercano disperatamente.
Poco investimento (se sei in gamba, puoi fartela da solo), e risultati assicurati.
Quali sono i contro?
Uno c'è: ci vuole una certa forza fisica per trascinarla in acqua.

D'altronde ci vuole anche per muovere il metal-detector in acqua.
Destra-sinistra-sinistra-destra...magari per cinque ore di seguito.
E magari senza trovare una cippa.

La Super-Drenella entro tre ore qualcosina la tira sempre fuori.
E' quasi matematico.

Spendi poco, o nulla, e capisci se per davvero fa per te questo hobby di cercare 
l'ORO in mare.

Ma non voglio ora cantare le lodi della S.D.D.D.C.
Vorrei sottolineare, invece, quanto sia importante non sognare troppo ad occhi aperti,
credere di trovare da subito l'oro, e quindi metterci tanti soldi sopra.
E' un po' come giocare d'azzardo facendo in questa maniera.

Ti ripeto: vai per gradi, sii oculato nelle scelte, ma soprattutto, NON intraprendere questo hobby pensando di arricchirti!

Questo non succederà, credimi.

Tanti di voi mi scrivono quasi disperati, ed in alcuni casi del tutto, pregandomi di aiutarli.
Non sanno cosa scegliere, quale metal, e mi chiedono come mai non vedono la loro pala piena di gialli.

Ragazzi, penso di avervi aiutato già in tanti dei miei post di questo Blog, oramai noto in tutto il mondo e fra più seguiti in assoluto.
Con questo post, penso di aver ribadito dei concetti che molti non avevano metabolizzato.

Cercate di prenderlo solo come un hobby, altrimenti rischiate di prenderlo nel .....!




Prossimamente voglio fare il confronto fra DEUS,  ADVENTIS-2  e S.D.D.D.C. 
in modalità ricerca in battigia.
Sono gli strumenti che uso e che ho, e con questi posso fare delle recensioni serie.
Già so bene quali sono i risultati.
Saprei già dirvi quale è meglio o peggio in quel contesto.
E ci sono davvero delle grosse sorprese.
Attendete solo ancora un po'.

Una considerazione: a me nessuno presta o regala nulla per recensire e giudicare questo 
o quel metal-detector.
Chissà come mai?.......

Alla prossima.


© 2014 by "Dino Conta"

domenica 19 gennaio 2014

Alberi e vanghe acuminate nella ricerca col metal-detector.

Caro cercatore, sì è vero, nella ricerca conta molto lo strumento, che sia il metal-detector oppure la Super-Drenella-di-Dino-Conta (la rete che trova l'ORO in acqua, mentre gli 
altri ancora lo stanno cercando).

Ma sostanzialmente la ricerca è un'esperienza del tutto interiore.
Cioè, conta moltissimo il tuo stato d'animo, e l'approccio che hai con l'ambiente in cui 
ti appresti a cercare.

Tante volte ho visto cercatori arrivare in spiaggia e non degnare neanche di uno sguardo l'ambiente circostante.
Svilendo così al ruolo di bancomat un luogo affascinante come quello marino.

Troppe volte ho visto cercatori arrivare in un bosco ed iniziare a spazzolare
senza neanche chiedersi se tutto ciò possa arrecare danno agli animali che lo abitano e 
agli alberi che lo presidiano.




Animali e piante hanno materia diversa da noi, ma la scintilla che li tiene in vita è la 
stessa identica alla nostra.
La scintilla Divina.
Si esprimono e noi non li capiamo, o non li sentiamo.
Ma questo non significa che possiamo fare di loro ciò che vogliamo.
E soprattutto, non significa avere quella totale mancanza di rispetto che si ha quando 
si usano per scavare dei badili che starebbero bene nell'armamentario di Freddy Krueger!



Non mi piace per niente vedere pale seghettate, e picconi lunghi come sciabole.
Oltre che andare incontro a spiacevoli situazioni, se vi dovesse trovare una Guardia Forestale, l'utilizzo di pale in acciaio seghettate nel conteso boschivo, è un vero e 
proprio stupro nei confronti degli alberi!

Radici tagliate di netto, terra su cui poggiano i fusti stessi, movimentata manco si trattasse dello scavo di una fondamenta.
Pensi di non fare nulla agli alberi, solo perché non urlano?
Essi urlano, ma tu non riesci a sentirli.

Anticamente il taglio degli alberi avveniva solo per scopi davvero necessari e comunque con cerimonie in cui praticamente si chiedeva il permesso al bosco per compiere questo atto in ogni caso scioccante per la comunità degli alberi.

Si sceglievano alberi non troppo vecchi, poiché questi fungono da guardiani del bosco, 
e meritano il massimo rispetto.
E si selezionavano alberi in un contesto in cui era prevedibile una facile ricrescita di altrettanti.
Tutto questo oramai non avviene, gli stessi taglialegna ignorano questi rituali di ossequio.
E la mancanza di considerazione verso i nostri amici alberi, si ha anche quando tu cercatore usi pale acuminate o picconi.
Le radici sono le vene degli alberi, sono importanti.

Non ti basta la zappetta?
Be', te la devi far bastare.
Se non altro perché il rispetto che hai in ogni contesto di ricerca, ti verrà contraccambiato in ritrovamento di target.
L'equazione "più rispetto, uguale più target", credetemi, è valida. 




Non vorrei addentrarmi troppo in un campo, diciamo, mistico.
Ma magari la prossima volta fateci caso se non è così come dico.
Provate a lasciare a casa la vostra bella vanga acuminata, e portatevi nel bosco
una semplice e piccola zappetta.
Vederete che i frutti arriveranno numerosi.
Perché, che lo vogliate a no, mentre cercate, c'è 'qualcuno' che vi osserva e vi saprà ricompensare, oppure punire.
La legge del Karma istantaneo, nella ricerca, è un dato di fatto.
Provateci, e poi mi direte.

Alla prossima.


© 2014 by "Dino Conta"

sabato 18 gennaio 2014

Nuovi metal-detector: che putiferio i miei commenti!.......

"Caro Dino, ma non pensi di esserci andato troppo pesante con i giudizi sui nuovi 
metal-detector in uscita? In fondo queste case ce la mettono tutta e tu senza neanche averli provati dici che non valgono un bel nulla. Ma dai, comunque complimenti per il lavoro che svolgi.....etc...."




"Ciao Dino, seguo il tuo blog da tempo, e devo dire che sono rimasto sorpreso quando 

ho letto le tue recensioni sul Deus e sui nuovi metal della Minelab e della Garrett.
Pensavo che anche tu soffrissi di quel complesso di servilismo tipico dei forum italiani.
Da noi sembra che tutto vada bene e nessuno osa dire come vanno le cose. -----etc-----
Grazie e continua così!!"

Queste sono solo due delle numerosissime e-mail arrivatemi negli ultimi giorni.
Il mio post sui nuovi metal-detector in uscita, ha scatenato un putiferio.
E queste due mail, esprimono bene come i giudizi delle persone possano essere del 
tutto opposti e contrastanti: stesso post, differente metro di giudizio.
E' normale, ed è un bene che sia così.

Questo post, d'altronde, ha fatto il giro del mondo, ed è stato citato in numerosi forum stranieri, e a giudicare dalle presenze di lettori australiani e nordamericani, credo che 
gli stessi produttori dei suddetti metal, si siano sintonizzati qui, per poter capire come migliorare questi strumenti.
Per me è un piacere ed un onore!

Nella seconda mail, si parla di "servilismo".
Bene, in effetti una sorta di piaggeria intellettuale contraddistingue spesso chi invece dovrebbe essere il paladino dei diritti di un cercatore.
Invece, tolta l'eccezione di qualche sparuto forum, non mi sono pervenute levate di scudi contro il malcostume di certe Case costruttrici di metal-detector, 
di lanciare sul mercato strumenti difettosi già in partenza.

Il caso clamoroso dei primi AT-Pro lo conoscete tutti.
Ora siamo alle solite con il CTX 3030 Minelab, già ne ho parlato. 
E questi signori che fanno, invece di ritirarli dal mercato, o risolvere il problema dell'allagamento di questo metal quando lavora in acqua (scopo per cui è nato)?
Nulla!
Semplicemente lasciano ai clienti la risoluzione del problema.
Be', personalmente se avessi speso quasi 2300 Euro per questo CTX 3030 e poi me lo ritrovo allagato perché manco gli O-ring sanno fare, un po' mi roderebbe.
Non so a voi.




Ebbene, nonostante tutto questo, nessuno sembra indignarsi, tutto tace e tutto va bene
per l'italiano tipico, pronto a darsi una martellata sulle palle, piuttosto che mostrare di aver preso -suo malgrado- uno strumento non del tutto funzionale.
La logica dei partitini Pro e Contro, vince su tutto.

Ma raggrupparli e rispedirli in Australia, no eh?
Vabbè, allora vi meritate tutto questo.

Ad esser sincero non se qualificarmi del 'partito' della XP, solo perché prediligo 
questa marca.
Se leggete bene i miei commenti sul Deus, che uso da non molto, non è che sia esattamente pro-Deus!
O meglio: se mi avete sempre letto, avete inteso che non sono mai pro-questo 
o pro-quello.
Sono a favore delle cose fatte bene, a favore della cura e l'attenzione verso il 
cliente finale.

Per anni ho usato il Minelab Sovereign Elite, ottimo strumento.
Ma chi lo ha avuto, sa bene dei suoi difetti tipici: il cavo che si rompe verso 
l'attaccatura della piastra, e altre piccole cosette.
Ebbene, nonostante la cosa fosse notoria, pensate che la Minelab si sia mai presa la 
briga di eliminare questo inconveniente?
No, non l'ha mai fatto.
Perlomeno non in quel periodo, ora non mi interessa.
Se lo avesse fatto, ancora oggi userei il Sovereign, nonostante il peso.
Ed invece, lo diedi via per la disperazione, proprio e solo per quel cavolo di cavo 
che si rompeva di continuo.

Quindi, perlomeno per quanto mi riguarda, non si tratta di essere dediti e devoti 
ad una marca per chissà quale motivo.
Si tratta di rispetto che una tal marca ha verso il cliente!
Non so voi, ma io voglio il meglio quando riesco a ritagliarmi quei momenti per 
poter andare a cercare.
Non voglio patemi d'animo e temere l'allagamento del mio metal, o chissà cosa.
Il difetto notorio DEVE essere eliminato!



Non parlo del difetto occasionale che ogni metal-detector può avere, XP compresi (naturalmente).
Avevo un XP Maxximm II, tempo fa, e mi si ruppe la piastra solo per una leggera bottarella su di una pietra.
Non la presi bene, lo potete immaginare.
Lo feci presente a chi di dovere, e so per certo che si è fatto qualcosa a tal proposito.

Ma non possono fare altrettanto anche tutte le altre Case?
Non possono, cioè, prendere atto di quello che capita ai loro strumenti e porvi rimedio?
Ed inoltre, pensate che se nessuno ne parla come si deve, la cosa si risolve, oppure passa inosservato il difetto, e tutto continua come prima?
A voi la facile risposta.

Le mie possono sembrare critiche, e lo sono, ma penso siano costruttive.
E prendo in considerazione solo dei difetti di alcuni modelli, di Case che ritengo al
TOP nella realizzazione dei metal-detector.

Non ci penso nemmeno a sprecar tempo parlando di metal ciofeca.
Parlo di metal detector ottimi, e che voglio eccelsi.

Fratello cercatore, hai tutto il diritto di pretendere il meglio dalle Case che più ami.
Che sia Minelab, XP, Garrett, personalmente me ne infischio.
Ma tutte devono fare del loro meglio per venire incontro alle nostre esigenze, e porre rimedio agli eventuali difetti.
Senza tanto cincischiare.
Perché il nostro tempo ed i nostri soldi valgono.

Non lo pensate?

Alla prossima.


© 2014 by "Dino Conta"

lunedì 13 gennaio 2014

Super-Drenella per mondezza e Toponi giganti cerca-oro!

Come avrai visto nel precedente post, il Gargano ospita uno dei più grandi esperimenti 
scientifici in cui viene utilizzata mondezza di ogni tipo e dimensione.

Ma naturalmente non solo in Puglia, anche in giro per il mondo possiamo trovare
delle fedeli riproduzioni di questo interessante studio sul campo.

Qui, nella foto sotto, siamo negli Stati Uniti, ove è stata inventata per questi 
esperimenti, una vera e propria Super-Drenella-per-la Mondezza.


E' in grado di mescolare per bene tutti i tipi di plastica presenti nella battigia, e nel 
caso sospingere le particelle più piccole verso il largo, così da dirigerli in bocca ai 
pesci che scambiandoli per plancton, o piccoli pesciolini, se ne nutriranno, creando 
così le basi per la catena alimentare il cui punto finale sarà l'Homo Plasticus.
In questo bisogna dire che gli americani sono davvero avanti.

  -.-.-.-.-.-.-.-                                  .-.-.-.-.-.-.-.-.-                       .-.-.-.-.-.-.-.-

Per quest'altra notizia, ci spostiamo in Mozambico, ove le mine anti-uomo, 
eredità scomoda delle recenti guerre di quel paese, uccidono e mutilano 
migliaia di persone ogni anno.

Lo sminamento umanitario sembra davvero troppo oneroso per chiunque, e comunque 
si sono scoperte le sorprendenti qualità di questo mega ratto del Gambia, il più grande 
del mondo, in grado di sentire con il suo sviluppatissimo olfatto, l'odore del tritolo.
E non solo: ogni tipo di arma interrata nel sottosuolo.


                                       


Si evitano così l'eventuale perdita di vite umane per incidenti durante le bonifiche,
ed il costo elevato degli sminatori, che come sappiamo, spesso non lavorano gratis.

L'addestramento dei sorcioni dura circa nove mesi, dopodiché sono pronti per affrontare
un campo minato ad una velocità di rilevamento di addirittura 14 volte superiore a quella di uno sminatore esperto.
Non male direi.



Ora, i punti che ci interessano, o perlomeno a me sono interessati, sono questi:
sente ogni tipo di metallo, oltre il TNT, e sono molto veloci nel farlo!

Ci sono tutti i presupposti per addestrare uno di questi brutti musi ad individuare 
quello che più ci aggrada, per esempio -e perché no?!- l'ORO!

Vi sembra fantascienza?
Pensate non sia roba per noi?
Certo, bisognerebbe saperli addestrare, ma non credo ci sia moltissima differenza fra l'addestrare un cane o un topone del genere.
L'addestramento in fondo su basa sulla ricompensa: fai così che dopo ti becchi un bocconcino delizioso tutto per te.
Ed in più tanto affetto.



Un addestratore di cani da tartufo, per esempio, non dovrebbe avere grosse difficoltà 
a far capire a questo sorcio africano, quali sono i metalli da scovare sotto terra, se 
vuole ricevere una ricompensa.

A me sembra una ottima idea.
Cosa ne pensate?

Alla prossima.

© 2014 by "Dino Conta"

giovedì 9 gennaio 2014

Esperimento scientifico per etnoarcheologi, e non solo.

Delle volte, ed in posti che non ti aspetteresti mai, capita di ritrovarsi davanti un 
vero e proprio 'paradiso' per cercatori.
O comunque per persone curiose.
Ma soprattutto per gli etnoarcheologi, cioè gli archeologi specializzati sugli oggetti 
più comuni ed anche recenti.
Un luogo unico al mondo, evidentemente creato appositamente per lasciare traccia 
più che tangibile ai posteri.
Ed un vero e proprio banco di prova per i suddetti studiosi.

Perché se così non fosse, cioè se non fosse voluta la cosa, sarebbe davvero grave
fosse invece frutto di incuria e di ignoranza.

Quest'estate, e lo sapete dai miei precedenti post, sono stato sul Gargano per il 
Super-Drenella-di-Dino-Conta-Tour.
Un tour che mi ha portato in quella bella parte della Puglia per rendere più 
consapevoli i miei adepti del luogo all'uso della Pala che trova l'oro in mare mentre 
gli altri lo cercano solamente....

Ancora non avevo incontrato nessuno, quando io e mia moglie decidiamo di andare 
a fare una bella passeggiata sulla spiaggia prospiciente al posto dove eravamo alloggiati.
Una volta arrivati, non credevamo ai nostri occhi: chilometri e chilometri di spiagge completamente sommerse da mondezza di ogni tipo e dimensione.
Ma non solo, questa mondezza risaliva indiscutibilmente addirittura a decenni prima!
E finiva per comporre una vera e propria stratigrafia della mondezza.
Una vera e propria manna per gli etnoarcheologi, e non solo loro.

La foto qui sotto è troppo piccola per poter apprezzare appieno la meticolosità con cui
si è cercato di ricostruire un ambiente in totale stato di abbandono:



Di primo acchito mi sono lasciato andare alla rabbia ed al disgusto, ma dopo, 
ragionandoci meglio, abbiamo capito che la cosa era voluta, che si trattava sicuramente 
di un esperimento scientifico in larga scala.
Altrimenti, in tutti questi anni, in questi decenni, le Autorità competenti avrebbero 
certamente bloccato il malcostume, punito i colpevoli.
Ed i cittadini della zona non sarebbero stati così indifferenti, avrebbero certamente 
pure loro contribuito alla pulizia, o perlomeno segnalando lo stato di profondo degrado 
ed inquinamento di questa, in teoria, bellissima spiaggia.

Qui sotto, anche se non si vede benissimo, si scorgono i vari strati di mondezza, i primi presumibilmente risalenti agli anni '70 del secolo scorso.
Una stratigrafia, quindi, tutta da scoprire e da interpretare per la gioia di tutti!



Quindi, una volta capita la vera funzione di questo tratto di spiaggia apparentemente lasciato nel massimo degrado possibile, non mi resta che criticare l'unica spiaggia privata del posto che non ha voluto partecipare all'esperimento scientifico, continuando a pulire 
il tratto di sua competenza e fregandosene dello sforzo delle comunità del Gargano nella gestione di questo unico ed irripetibile esperimento socio-cultural-etnoarcheologico 
dalle vaste proporzioni.

Un plauso in particolare al Comune di Ischitella sul Gargano, di cui questo tratto di 
spiaggia è facente parte, che pur essendo un Comune montano, e penso proprio per questo, non si è tirato indietro nello spendere denaro pubblico per fini scientifici, infischiandosene quindi delle numerose critiche a cui poteva andare incontro.

Naturalmente, e lo avreste fatto pure voi, seppur in maniera minima ho intaccato
in parte la stratigrafia della mondezza, prelevando due bamboline modello Barbie, risalenti agli anni '70.
Vendute in Rete, pur mancanti di vestiti e di alcune parti, per un totale di 24 Euro.

Qui sotto in foto, sulla sinistra gli enormi accumuli di mondezza di ogni tipo.
Ad un occhio inesperto può sembrare sabbia portata lì dalle mareggiate.
Invece si tratta di cumuli di oggetti e cose potenzialmente molto inquinanti e pericolose, ma utilizzate a scopo scientifico e didattico.



Nei giorni seguenti ho potuto apprezzare gli effetti che tale lungimirante esperimento 
può causare sugli animali: sulla battigia giacevano due grosse tartarughe marine, morte 
per aver ingoiato dei sacchetti di plastica scambiati per meduse.
D'altronde, se la totale distruzione della fauna terrestre e marina della zona, è il prezzo 
da pagare affinché tutto abbia successo, va bene pure questo.

Piacevolmente colpiti dalla cosa, una volta ritornato a casa a Roma, ho scritto due 
righe con relative foto a chi dovrebbe sovraintendere a queste belle iniziative.
Passati dei mesi oramai, e nessuna risposta.
Ma penso di averne capito il motivo: il Governo è troppo preso con l'Esperimento 
degli Esperimenti, quello che mente umana neanche si immagina, la cosa che all'estero 
ci invidieranno e di cui potremmo essere orgogliosi per i secoli a venire: 
la Terra dei Fuochi a Napoli e dintorni!



Altro che andare su Marte....

Alla prossima.

© 2014 by "Dino Conta"

martedì 7 gennaio 2014

Metal-Detector nuovi, in uscita. Poche idee, tanto Vintage!

"Ciao Dino, mi chiamo Chris (Cristiano) e sono un italiano che vive da tanti anni qui 
Washington D.C., U.S.A.
Lavoro per lo Stato americano e mi occupo di sicurezza, e ti volevo chiedere, visto 
che hai gli XP, qual è il loro segreto.
Mi spiego meglio: ho capito che questi signori della XP hanno una maniera di preservare 
i loro segreti, come mai nessuno nella storia dell'Uomo.
Infatti, pur fabbricando oramai da anni dei metal-detector completamente senza fili, nessun altro costruttore di metal-detector è riuscito a copiare le loro idee innovative.
Neanche la cuffie senza fili riescono a montare di serie!
Uno se le deve montare per conto suo, dopo, se le vuole nel suo strumento.
Eppure, non ci vuole un genio, basterebbe comprarne uno o due di questi XP, per esempio il Deus, carpire ogni segreto nascosto nelle schede, e rifare passo passo 
lo stesso procedimento, senza andare ad intaccare i vari diritti del costruttore 
ed ideatore.
Non pensi?
Forse allora non è così semplice come sembra.
Ma ad ogni modo, mi dici come fanno a proteggere le loro idee, a non farle copiare?
Mi potrebbe servire nel mio lavoro.
Ti ringrazio very much. "

Questa è una delle numerosissime e-mail che in questi giorni di festa mi sono arrivate
a getto continuo.
Richieste di consigli vari, e tante altre cose.
Come sempre, alla maggioranza non rispondo.
Non è proprio possibile, ci vorrebbero mesi per rispondere a tutti.
Basterà seguire questo Blog, ormai seguitissimo anche all'estero, per avere risposte 
alle vostre domande.
Comunque, sempre grazie di cuore a tutti per le vostre interessanti e-mail!

Questa mail sopra citata, però, ha degli spunti interessanti, e vale la pena approfondirli.

In effetti, è strano che nonostante siano passati degli anni, nessuna altra Casa abbia 
mai avuto voglia di mettere in commercio un metal-detector senza fili.
E neanche la cuffia senza fili!
Non parliamo poi dei vari programmi presenti in un solo strumento, le tante frequenze...non vorrei rigirare il dito nelle piaghe di questi poveri costruttori di clave
nell'era atomica.
Forse, allora, non si tratta di voglia, ma di capacità.

Degli italiani si parla sempre peste e corna, e che ci manchi del tutto oramai la capacità 
di ideare qualsivoglia aggeggio.
Va bene, può darsi sia così.
Ma negli altri paesi?

Se andiamo a scrutare meglio l'orizzonte negli altri paesi, ci rendiamo conto che anche 
lì, in quanto ad idee stanno messi maluccio.
In America sfornano ogni giorno nuovi social network, tutto comunque ciò che riguarda l'intrattenimento in Rete.
Ma idee vere, quelle che riguardano nuovi apparecchi elettronici, e nel nostro campo, nuovi e particolari metal-detector, nada de nada.
La Tesoro campa a basso profilo, riciclando sempre gli stessi strumenti.
La Garrett, e l'australiana Minelab si sono date al Vintage!

Non sapendo cosa tirare fuori dal sacco per contrastare lo strapotere tecnologico francese, stanno recuperando fra i loro prodotti quello che in effetti hanno già: metal nati per la ricerca impegnativa, quella delle bonifiche di ordigni.
Ed i loro creativi, magari sperando di emulare anche il successo degli anni passati dei famosi orologi Swatch, hanno avuto la 'brillante idea' di creare gli chassis colorati.
Hai visto mai, avranno pensato, che qualche cliente decida di acquistarne più di uno, 
solo per soddisfare il proprio bisogno edonistico?!
Abbiamo così i box gialli, celesti, verdi...
Insomma, un recupero vintage, ma con un occhio alla moda.




Va pure detto che si tratta di strumenti validi.
Ma è proprio questo il punto: troppo validi, così tanto validi, da non essere adatti a 
degli hobbisti come noi.
Perché questi 'nuovi' strumenti che sono or ora in uscita sul mercato, e mi ripeto, sono versioni adattate (ma neanche tanto) di metal nati per lo sminamento, o la ricerca professionale di minerali.
Tanto valeva allora, per un cercatore, non attendere e comprarsi già qualche anno fa un metal detector della CEIA, azienda italiana che tra parantesi ha nel suo listino strumenti che si chiudono e diventano zainabili proprio come questi di cui sopra, solo che già da parecchi anni.




Certo, non dovrei giudicarli senza mai neanche averli provati.
Ma posso dire quali sono le mie impressioni, in base a quello che so e quello che leggo, anche su dichiarazione degli stessi produttori.
D'altronde, se acquisto una macchina, di certo non avrò modo di provarne una decina prima di scegliere quale comprare, e per forza mi dovrò basare sulle informazioni che riesco ad avere ed elaborarle con il mio grado di esperienza.

Quando uscì, poco tempo fa, il CTX 3030 della Minelab, in un forum fui abbastanza duro 
e lo liquidai così: "Buono per appendere le mutande ad asciugare e troppo caro!
E poi, non avrà problemi di tenuta in acqua con quelle guarnizioni ciofeca?".

E' vero, ed io stesso lo ripeto da anni, ci voglio perlomeno 100 ore di utilizzo per capire appieno uno strumento.
Comunque, in questo caso, ci ho azzeccato: il CTX ha problemi di tenuta in acqua, e 
non ha il design adatto per un metal che lavora in acqua.

Della Garrett, il nuovissimo ATX ha la particolarità di necessitare di continue attenzioni, subito dopo l'uso in acqua.
Cioè, a detta di chi lo ha provato, andrebbero spesso controllati gli O-ring, pulito, 
ingrassato, e magari cantargli una ninna nanna.
Mah, sarà....faccio subacquea da decenni, eppure non ho mai avuto la necessità di fare queste operazioni ogni volta che utilizzavo un qualsiasi apparecchio per immersioni.
Lo si fa, al massimo, una volta l'anno.
Altrimenti non è un'apparecchio adatto all'acqua.
Non devo io, cliente finale, rimediare alle vostre manchevolezze di progettazione.
Addirittura per il CTX ci hanno dovuto pensare i cercatori a risistemarlo al meglio, al 
fine di poter utilizzare uno strumento che gli è costato un occhio della testa!
Per voi è normale?
Per me no!
O le si sanno fare bene le cose, oppure no.




Un amico cercatore mi ha fatto notare: 
"Dino, gli americani, e non solo loro, non hanno più idee. 
Hanno campato per decenni con gli ingegneri tedeschi prelevati, più o meno volontariamente, alla fine della II Guerra Mondiale, e portati in America.
Sono andati sulla Luna grazie ai tedeschi.
La stessa atomica è tedesca.
Le catene di montaggio delle fabbriche, etc...
Morti loro, per vecchiaia, non sanno più che pesci prendere, gli mancano le vere 
idee innovative".

Forse questo sarà pur vero, non lo so.
Comunque sia la coincidenza temporale c'è, ed è un fatto.

Poi, un giorno, ci sarebbe da elucubrare del perché certe menti nascano e crescano in abbondanza in certi paesi, ed in altri no.
Che sia l'aria, il clima, il contesto sociale?...boh?...




Forse per davvero nel mondo sono solo pochi quelli che riescono ad avere idee 
valide ed a concretizzarle.
Non si spiega altrimenti il mistero del non produrre metal di serie con cuffie senza fili, come minimo.
Come minimo!

Ritornando al caro Chris, di cui inizio post, devo dire che non si tratta certo di saper celare i propri segreti, e questo lui lo sa, è una provocazione la sua.
Caro Chris, forse volevi capire i motivi di questa mancanza di iniziativa della concorrenza, nei confronti di metal, diciamo, più avanzati tecnologicamente.

Non so se davvero sia mancanza di idee, oppure la poca voglia di investire nel segmento hobbistico, che evidentemente non apporta poi così tanto denaro a Case abituate ad altri importanti fatturati, con gli apparecchi per la sicurezza negli aeroporti, per esempio.
Sta di fatto, che questa "operazione Vintage", come la chiamo io, di tirar fuori dal cappello metal validi, ma 'già visti', e rinfrescati, mi fa sorridere.

Sul campo, in acqua, sapranno pure cavarsela bene.
E non ci sono validissimi motivi per non comprarli in effetti.

Le mie sono solo considerazioni personali che non dovrebbero assolutamente mai influenzare l'acquisto di uno strumento.
Non è questo il mio intento.
Ed è giusto provarli, apprezzo chi lo fa.
E poi, hai visto mai...

Ma per quanto mi riguarda, ed è un mio parere personale, nulla di nuovo sotto il sole.

Alla prossima.

© 2014 by "Dino Conta"