venerdì 27 dicembre 2013

Spazzatura spaziale: un altro target per il cercatore col metal-detector!

Nel settembre del 2012 una palla di fuoco è caduta sopra alcune misere abitazioni
nei sobborghi di Buenos Aires, in Argentina.
Una donna è morta e numerosi i feriti.
Si è ipotizzato all'inizio si potesse trattare di una grossa meteorite.
Invece sembra proprio che sia parte del satellite artificiale Nordamericano UARS, in 
caduta libera in quei giorni.
Resti del satellite peraltro mai ufficialmente ritrovati.

Qui in foto, le case distrutte con molta probabilità da parte del satellite UARS:



Non sono casi isolati: la caduta della cosiddetta 'spazzatura spaziale' avviene in ogni 
parte del mondo e molto più spesso di quanto credi.
D'altronde, come potrebbe essere altrimenti, sono oramai migliaia e migliaia i satelliti artificiali in orbita sopra le nostre teste.
Stazioni meteorologiche, razzi di ogni tipo, ed ora che la Cina è seriamente impegnata nello Spazio, i casi del genere si sono moltiplicati.

In quest'altra foto, siamo proprio in Cina, ove un contadino ha trovato questa parte di razzo spaziale cinese, solo pochi giorni fa:



In pratica proprio dentro il capanno delle sementi.

Insomma, per noi cercatori, non sono poi così lontane le possibilità di trovare 
oggetti spaziali, durante le nostre spazzolate.
In fondo, ben il 25% degli oggetti cadono vicino, o sopra, degli abitati.
Il restante 75% in mare, o in grossi laghi.

Se il pericolo di essere colpiti è davvero troppo remoto per essere preso 
in considerazione (ma come abbiamo visto, succede), non dovremmo invece sottovalutare il pericolo insito nell'oggetto stesso.
Primo fra tutti, la radioattività della spazzatura spaziale.
E a seguire, il combustibile altamente tossico idrazina, utilizzato appunto come propellente.
Insomma, ce n'è per starne alla larga, o perlomeno per prendere tutte le precauzioni possibili.

Inoltre, credo sia importante il riconoscimento degli oggetti stessi.
Nessuno di noi, perlomeno credo, ha familiarità con ogni singolo componente di
un razzo spaziale, o di un satellite.
E' quindi importante cominciare ad osservare le foto dei rinvenimenti che si 
succedono qui e lì nel mondo.
Potremmo trovarci di fronte ad un pezzo di satellite, magari pure importante, e andare 
oltre senza degnarlo di particolari attenzioni, perché scambiato per mondezza del 
tutto terrestre.

Guardate questi ritrovamenti delle foto.
Si tratta sempre dello stesso oggetto, rinvenuti in ogni dove.

In Australia:




In Guatemala:



In Brasile:



Come puoi vedere, è proprio sempre lo stesso oggetto, riconosciuto da uno studioso 
per essere un particolare recipiente utilizzato sugli Shuttle ed altre navi spaziali, 
il "Composite Overwrapped Pressure Vessel" (COPV), in fibra di carbonio e per questo molto resistente.
Sembra proprio un oggetto abbastanza 'comune' da trovare, quindi.
Eccolo, nella sua versione prima dell'impatto con l'atmosfera:




Quest'altro, sempre di forma sferica, ma in metallo ultraresistente, è stato ritrovato 
pure lui in Brasile.
Si tratta sempre di un serbatoio, e visto da decine di persone durante la caduta, fu inizialmente scambiato per un UFO.
Eccolo:




Un altro oggetto sferico è stato ritrovato in Brasile, questo però molto più pesante dei precedenti: 695 Kg.!
Poteva fare una strage se avesse centrato una scuola, o comunque un edificio, invece dell'arido terreno di una fazenda.
Guarda, è questo:




Avrai notato che quasi sempre si tratta di ritrovamenti effettuati in Brasile, mai In Italia.
Penso che il motivo sia che lì, come in altri posti, se ne parli liberamente e la gente è 
più curiosa, vuole sapere.
Qui da noi i giornalisti si limitano a parlare del tempo, esagerando e spaventando la popolazione, del papa e dei politici, degli sbarchi dei profughi.
Queste notizie non varcano la soglia di una redazione, mai.

Un altro buon motivo, potrebbe essere la relativa vicinanza con la Guiana francese, base di lancio di molti satelliti, e l'americana Cape Canaveral.
E a conferma, ecco la foto di un altro oggetto, sempre sferico, scovato nel nord 
del Brasile.
Questo pesa 'solo' 30 Kg.:




Bene, penso che dopo questa carrellata di oggetti provenienti dallo Spazio, sapresti riconoscerli con una certa facilità, nel caso ti ci imbattessi in un campo.

Ricorda: massima prudenza, la radioattività non la vedi, non la senti, e non fa prigionieri.
Segnala subito questo ritrovamento, senza spostare o toccare nulla.
Ed accertati che neanche altri lo facciano, comprese le Forze dell'Ordine che potrebbero anche non essere a conoscenza della pericolosità dell'oggetto.
O perlomeno mettili in guardia da questi pericoli.
In questi casi, deve sempre essere un esperto del settore, il primo a poter intervenire sull'oggetto.

Sappi quindi, che non è poi così remoto questo scenario, sono sempre di più
gli oggetti spaziali in caduta sulla Terra.
Io stesso da piccolino, nel mare di Anzio, fui testimone diretto di un famoso episodio, 
di cui magari ti parlerò un'altra volta.

Alla prossima.

© 2013 by "Dino Conta"

domenica 22 dicembre 2013

Cercatore: ricordati che puoi morire! Pericoli nei boschi per tutti!

Uno dei più grandi errori che possa fare un uomo, è quello di credere che a lui certe 
cose non potranno mai accadere.
O non pensare che per gli altri non sei nulla più che un insignificante essere di passaggio, magari nei boschi, con cui ci si può allegramente divertire, magari con una balestra.

Stamane stavo tranquillamente cercando in un bosco che oramai conosco come le 
mie tasche.
Lo scelgo a volte per la vicinanza, non tanto per gli eventuali target.
Ad un certo punto sento degli uccelli di grossa taglia segnalare la presenza di qualche intruso, che non potevo essere io, poiché alla mia presenza erano già abituati.
Ed infatti, poco dopo vedo salire per il sentiero che porta alla cima di questa piccola collinetta boscosa, due ragazzi ed una ragazza, età sui ventiquattro.

Attendo a farmi vedere, voglio prima capire cosa hanno intenzione di fare.
Ma non faccio neanche in tempo a vederli bene in viso, che uno dei due ragazzi tira fuori
una balestra e scocca un dardo verso la mia direzione, forse proprio contro gli uccelli 
che li avevano segnalati poco prima.
In pratica a pochi metri da dove mi trovavo io!



La balestra è un'arma micidiale, per secoli ha fatto la differenza in battaglia.
Tiro preciso e potente, addirittura molto più micidiale delle armi da fuoco dei primi 
2 secoli di uso.
Messa da parte solo perché non provocando nessun rumore nell'uso, non intimoriva il nemico, come invece facevano e fanno le armi da fuoco.

Quindi il gesto di questo ragazzo, vista la sua estrema pericolosità, ha avuto la 
reazione dovuta e necessaria.
Una volta che i tre ritornavano da dove venivano, osservavo fra le mie mani i resti 
di quella che era la loro balestra, micidiale fino a pochi minuti prima, mi rendevo 
conto ancor di più di quanto poco basta per andarsene all'altro mondo.
Basta solo un ragazzo che vuole emulare il suo eroe di un film visto, un errore, una leggerezza, e -zacchete!- non ci sei più, morto.

D'accordo, come tutti noi, pensi che a te questo non potrà mai capitare.
Eppure qualcuno, ogni domenica, viene scambiato da un cacciatore per un cinghiale, 
od un fagiano, e impallinato magari mentre sta facendo pipì dietro un cespuglio.
E sei fai parte di quella schiera di cercatori fortemente mimetizzati, il rischio è ancora più grosso.

Voglio ricordarti di stare alla larga dai luoghi ove sono in corso le battute al cinghiale, 
in genere sempre segnalate da cartelli appositamente apposti il giorno stesso.
Ma i cartelli possono anche cadere, non essere posti nel posto esatto ove passi tu, 
quindi, se senti in lontananza tanti cani ululare, molte persone vociferare concitate, 
sappi che si tratta proprio di una battuta al cinghiale in corso, ed il rischio di beccarsi 
un piombo in mezzo agli occhi, è altissimo!
Vattene via, senza pensarci un attimo.
E fallo in maniera rumorosa, urlando, altrimenti penseranno al cinghiale in fuga, 
e sarebbe ancor peggio.

Lo stesso cinghiale potrebbe rivelarsi un'altra maniera di morire per un cercatore in 
un bosco.
Di provenienza slovena, gli odierni cinghiali, sono così grandi da riuscire a massacrarti 
già alla prima carica.


Basta una rasoiata con le sue zanne su una coscia, e dopo pochi minuti ti troverai in stato di incoscienza dovuto al dissanguamento e magari con il cinghiale che inizia a divorarti,
partendo proprio dalle parti basse....
Per fortuna i cinghiali ancora non hanno capito che i cercatori muniti di metal-detector
potrebbero essere una facile preda, poiché utilizzando le cuffie, sono in pratica sordi
ai rumori provenienti dall'ambiente esterno.

Sembrano invece averlo capito le orde di cani selvatici che scorrazzano libere per il nostro paese.
I cani randagi oramai raggiungono gli svariati milioni, in Italia.
Protetti dal buonismo becero tutto italiano, questi cani in qualche maniera devono pure sfamarsi.
In recenti episodi lo hanno fatto attaccando gli anelli più deboli: malati usciti per sbaglio da qualche ospedale e subito divorati; bambini in giro per le campagne; donne che vanno a raccogliere la cicoria.
Ed ora questi assassini spietati, in mancanza di altro, dovranno per forza rivolgere i loro famelici appetiti verso i cercatori con le cuffie.
Una morte orribile, perché i cani, come in genere tutti gli animali, divorano la loro preda quando ancora viva, e mangiando prima le parti molli, come possono essere i genitali,
o forando con i loro canini la pancia proprio dove si trova l'ombelico, per poi iniziare a tirar via le interiora in maniera lenta e crudele.

Anche il tasso, che molti di voi neanche avranno mai visto, è un animale che potrebbe decidere di inserire un cercatore nel proprio menù.
Dotato di unghie più potenti di quelle di una tigre, e di denti affilati come e quanto 
quelli di una iena, questo furbissimo animale, è famoso per la sua ferocia.
Un cercatore distratto, che magari nonostante gli avvertimenti dell'animale, non si 
accorge di stare troppo vicino alla sua tana con i cuccioli, rischia come minimo un 
attacco dalle conseguenze invalidanti: una mano divorata, od il naso staccato da un 
morso ben assestato.

Insomma, ce n'è per tutti gusti, sono tante le maniere per non tornare più a casa da una cercata nel bosco.
Di altri pericoli ne ho già parlato in altri post: gli squali; gli scorpioni, etc..
Non vorrei fare dell'allarmismo, ma è pure giusto che siate consci che non siete poi così speciali come pensate.
Per un animale siete solo un eventuale pasto; per un cacciatore sbadato solo un errore 
di valutazione.
Se finora vi è andata bene, è solo la legge della statistica che vi ha aiutato.
O magari un'azione che ha bloccato il proliferare di un pericolo.
Per esempio, sono certo che di balestre in quei boschi non ne vedrò più per gli anni 
a venire.

Con questo non voglio neanche demonizzare nessun animale, che come sa chi mi conosce, io amo molto più degli esseri umani.
Ma non per questo entro a far parte del loro piatto del giorno.

Nel dubbio, fate come vi dicevano sempre le nonne, la vecchia e cara saggezza popolare:
quando uscite di casa, mettete sempre un paio di mutande pulite e perfette, 
non si sa mai...

Alla prossima.

© 2013 by "Dino Conta"

venerdì 20 dicembre 2013

Medaglioni Alieni, trovati in Messico da un cercatore. Prima volta in Europa, qui su questo Blog!

Puoi anche continuare a far finta di nulla, caro il mio cercatore stanco.
Continuerai a vivere alla stessa maniera, eh sì, è vero, delle volte sapere troppo 
può portare più guai che bene.

Io però te lo dico lo stesso, non posso tacere.
Non più.
Nel caso poi volessi dimenticare ciò che leggerai qui a breve, fatti lobotomizzare, 
oppure mentre attendi la prossima edizione del Grande Fratello, rivedi tutte le 
precedenti edizioni, in registrata.
E' la stessa cosa.

Evidentemente questo Blog è diventato un punto di riferimento per gli avvistamenti 
UFO nel mondo, in particolare nell'America meridionale.
Molte segnalazioni le giro direttamente a persone che seguono queste cose molto 
più di vicino di quanto possa fare io.

Questa ultima notizia, però, la voglio condividere con voi, fratelli cercatori italiani.
Viene dal Messico, e ha una certa pertinenza con un Blog di cercatori, 
poiché sembra proprio che questi oggetti che vedrete in foto -e per la PRIMA VOLTA 
IN EUROPA!- siano stati inizialmente trovati da un cercatore munito di metal-detector.



Erano gli anni '60 del secolo scorso, quando il sig.**************, casualmente trova il primo di una lunga serie di medaglioni con dei strani disegni.
Come farebbero molti di noi, non diede molta importanza al disegno evidentemente 
riportante Alieni in visita sulla Terra, o cose simili.
Immaginava si trattasse di un manufatto recente, magari realizzato da qualche setta di sciroccati che attende ancora l'Avvento del loro Signore.

Quando però i ritrovamenti cominciarono a farsi troppo consistenti, e la patina degli oggetti troppo antica per poter essere catalogati fra gli oggetti recenti, il nostro 
decide -finalmente!- di avvisare le Autorità messicane e di consegnare il tutto.

Poi dopo si scopre anche che molti degli abitanti di questo piccolo paesino messicano, Ojuelos nella regione del Jalisco, negli anni hanno ritrovato molti oggetti con gli stessi inconfondibili disegni ed incisioni.
Incisioni che non lasciano dubbi sul significato.



Le Autorità messicane, molto eccitate per l'importanza della scoperta, mettono subito 
in campo tutte le loro forze: archeologi; storici; esperti museali.
Si annuncia l'apertura di un nuovo museo dedicato esclusivamente a questi 
incredibili oggetti.
Un libro, in via di completamento, è atteso dagli studiosi di tutto il mondo.

Bene, direte voi, ma come mai non si è saputo più nulla?
Perché come tutti gli eventi che riguardano scoperte che chiamerei "non autorizzate",
giusto per rifarmi al titolo di un noto libro, qualcuno ha deciso di non divulgare nulla!
Anzi, di fare tabula rasa di ogni notizia concernente questi manufatti unici.

Lo scopritore, quello con il metal-detector, sembra scomparso nel nulla, e gli altri cittadini, suoi compaesani, non amano parlare di questo argomento, forse temendo 
che un misterioso benefattore smetta di elargir loro uno stipendiuccio mensile di 
250 Euro (in moneta locale) a testa.....
Non poco da quelle parti.
Strano no?
Molto strano.

Gli oggetti, e si parla di più di 400 pezzi, sono scomparsi nel nulla, come neanche 
fossero stati ingoiati dal vuoto cosmico, o peggio: risucchiati in un magazzino di 
qualche museo italiano.

Le considerazioni le lascio tutte a te, cercatore.
Io davvero non mi stupisco più, anzi, forse è anche un bene che la moltitudine non 
sappia certe cose.

Guardando la cosa dal nostro lato, ed in maniera strettamente pratica, direi che la 
'morale' della favola sarebbe quella di dare la massima importanza ad ogni oggetto ritrovato.
Anche a quell'oggetto che di primo acchito ci sembra una cineseria da pochi centesimi.
Mettilo da parte, poi magari con calma, quando proprio non hai altro da fare, postalo 
in qualche forum, non per forza di metal-detecting.
Leggi libri, manuali di oggetti vissuti, e magari cataloghi di aste, ove potresti 
trovare qualche ispirazione.

Senza dimenticare che tutto ciò che trovi, ma proprio tutto, non solo quello che tu reputi importante, va denunciato alle Autorità competenti, entro le 24 ore dal ritrovamento.
D'accordo, con il buon senso che ogni caso richiede.

Insomma, non si butta via niente.....

Alla prossima.

© 2013 by "Dino Conta"


mercoledì 11 dicembre 2013

Punto della situazione: Deus; Super-Drenella che trova l'oro (mentre gli altri lo cercano); gli UFO in Brasile; etc.

Ragazzi, sono solo pochi giorni che non scrivo nulla sul Blog, ed ecco che mi inondate 
di messaggi privati.
Mi fa piacere, ci mancherebbe, vuol dire che mi seguite con interesse.
Però lo avevo già detto che ogni tanto dovrò 'staccarmi' da questa passione e dedicarmi 
di più alla mia professione.

Comunque, dalle tante domande che mi ponete in privato, penso sia arrivato il momento di fare il punto di alcune situazioni che avevo lasciato in sospeso qui su questo Blog, seguitissimo anche all'estero.

> Il PATENTINO.

Chi mi segue da sempre, sa bene che me ne sono occupato.
Ora però dovrò essere sincero: non ne sto venendo a capo di nulla!
Cioè, da solo proprio non riesco a cavar un ragno dal buco.
Chi diceva di volermi dare una mano, per una scusa o un'altra, si è tirato indietro.
Qualche cercatore addirittura tifa contro, adducendo che in fondo sarebbe meglio se le cose rimanessero così come stanno.
Forse temono la troppa concorrenza, cosa di cui io non sono assolutamente d'accordo.
Alla fine prevale sempre l'animo dell'italiano medio: alzare un polverone dicendo di fare sfaceli, ma fuggire con la coda fra le gambe ancor prima che la polvere si posi.
E quindi, mi ripeto, da solo proprio non posso far nulla, mi spiace.
Sempre pronto ad iniziare di nuovo questo percorso, se ne capitasse la giusta occasione.

> il Deus 3.2

Dopo la prima, e per ora ultima, uscita su spiaggia, di cui parlo nell'ultimo post 
(ora penultimo), ne ho fatte altre di spazzolate con il mio nuovo Deus 3.2
Moltissimi mi chiedono lumi sull'uso e quali possano essere i trucchi per rendere una cercata con questo strumento ancora più efficace.
Tantissimi sono i lettori che mi scrivono da paesi dell'Est Europa, davvero molti.
Molti mi chiedono di scrivere in italiano più semplice così da poter tradurre agevolmente con Google-Traduttore.
Lo farò, anche se consiglio a molti di voi di fare come ha fatto un lettore russo, 
che si è recato all'Istituto Dante Alighieri della sua città e si è fatto tradurre 
al meglio molti miei post.
Anzi, molti post sono addirittura diventati oggetto di studio e traduzione, dei veri 
e propri compiti a casa per molti studenti russi che stanno apprendendo la lingua 
degli Dei scesi sulla Terra, cioè l'italiano.



Comunque, tornando all'argomento Deus, rammento che con questo strumento sono alle prime armi, e che molti semplici consigli già li ho dati.
C'è davvero molto poco da aggiungere, se non che conviene certamente leggersi più 
e più volte lo scarso, e a tratti incompleto, libretto delle istruzioni.
Imparatelo a memoria, recitatelo ad alta voce mentre vi trovate al bar per bere un 
caffè espresso leggermente lungo e con poco zucchero (mescolato e non girato).
Intonate l'ode al Deus, cantandone una pagina intera di questo libretto, mentre fate la spesa al supermercato con vostra moglie, o la vostra compagna, o ancora, il vostro uomo.
Ripetere ad alta voce i versetti del libretto del Deus, ve li farà memorizzare con più facilità, rendendo il tutto più semplice durante la ricerca.
I termini tecnici che prima vi apparivano ostici ed ostili, nominandoli in maniera udibile 
a tutti e nel mentre compite faccende semplici e quotidiane, diverranno anch'essi banali 
e non più fonte d'ansia e di preoccupazione.

Ribadisco con forza la necessità di non usare il telecomando, se non nelle fasi iniziali 
della ricerca.
Aggiungo che la modalità "Mito II" è quella che sembra dare più soddisfazioni, anche se ora mi sto concentrando sulla modalità "Oro Nativo", che mi dà tanto l'impressione di essere una modalità 'sterminatrice' e che non fa prigionieri sul campo!
Di questo ne parlerò in dettaglio in apposito post, nel prossimo futuro.

> La Super-Drenella-di-Dino-Conta

No, non l'ho dimenticata.
E' solo che sono per ora tutto preso dal nuovo acquisto, cioè il Deus.
Molti mi chiedono, ed anche con un pochino di malizia, se non l'abbia del tutto accantonata.
Certo che no!
La ricerca in acqua con la rete che tutto acchiappa e a cui nulla sfugge, compreso l'oro, 
non potrà mai essere abbandonata.
Sarei un folle se lo facessi.
I maliziosi, continuino pure a farsi del male e a non provarci nemmeno ad usarla, magari solo per partito preso.
Io non ci penso proprio.
Inoltre, dopo così tanto tempo di uso quasi continuo con questa rete, la mia precisione d'uso rasenta i limiti dell'incredibile.
Prestazioni certamente impossibili per un metal-detector d'acqua.


E vedo che in giro per il mondo i cercatori muniti di Super-Drenella sono sempre più! 
Lo vedo anche dai post che vengono letti, in questo mio Blog.
I primi, in termine di letture, sono quasi sempre quelli riguardanti l'utilizzo 
della Super-Drenella-di-Dino-Conta.
Anche qui, tantissimi, la maggioranza, i lettori provenienti da altri  paesi.


> U.F.O. visti in Brasile

Tanti di voi mi chiedono come è andata a finire la storia di quel ragazzo brasiliano
che dice di aver visto gli Alieni (vedi un mio precedente post).
Con questa persona tuttora ci sentiamo, ma non vi è molto da aggiungere, perché per 
uno stranissimo motivo, tutti coloro che hanno degli incontri ravvicinati con gli Alieni, 
non tendono a pubblicizzarlo, o a volere che la cosa si sappia troppo in giro.
Difatti, dopo una prima giustificabile reazione di sorpresa, a cui segue il desiderio
di farlo a sapere a tutti cosa si è vissuto, vi è in contrapposizione la voglia di essere dimenticati e di non parlarne con nessuno, per il timore di essere presi per matti.
O comunque, si ha la certezza di non essere compresi.
E come dargli torto.

Gli ulteriori dettagli, davvero molto importanti ai fini di una approfondita conoscenza 
di questi altri esseri che hanno deciso da sempre di venire a trovare ogni tanto noi 
cugini terrestri, rimarranno quindi un segreto fra me ed il mio amico brasiliano.
Almeno fino a quando egli non deciderà di renderli noti.

Alla prossima.


© 2013 by "Dino Conta"

lunedì 2 dicembre 2013

Deus 3.2 in spiaggia, e confronto con l'Adventis-2

L'altro giorno ho portato il mio Deus 3.2 al mare.
Secondo me è il luogo ideale per provare un metal-detector.
Per la facilità nello scavo, e per le impostazioni a volte spinte, necessarie in un 
contesto fortemente ostile alla ricerca, come può esserlo un terreno altamente 
mineralizzato e addirittura bagnato di acqua salata.
E per questo, lo strumento non potendo avere prestazioni banali ed appiattite, dovrà 
dare il meglio di sé stesso.
Inoltre è uno dei miei luoghi di ricerca prediletti, sempre e comunque.




Fare riferimento a quanto si è trovato le ultime volte con un altro metal-detector,
con cui magari si è raggiunto un feeling invidiabile, potrebbe risultare fuorviante. 
Sta di fatto che il paragone io l'ho fatto.

Il mio Adventis-2, che tuttora possiedo, dà le piste al Deus!
Vero è che l'Adventis lo imposto in maniera direi esacerbata, ed ho notato quello che 
magari molti non hanno mai notato.
Comunque sia, di monete da 2 Euro in genere ne facevo il pieno, prima.
Con il Deus solo 2 pezzi e addirittura mentre provavo il programma 'Oro Nativo'.
So bene che durante i periodi di prova con un nuovo strumento, ci sono i periodi 'bui'.
E forse anche una certa 'ansia da prestazione' può esser stata determinante nel 
risultato ottenuto.

Ma in 5 uscite, sinora, di miracoli ne ho visti solo una volta.
Un po' pochino, ed io pretendo di più da questo strumento.

Con l'Adventis-2, direi quasi da subito, ho capito quello che fanno certi, se non tutti, 
metal detector.
In presenza di grossi target, come appunto la moneta da 2 Euro, con presenza di 
ossidazione, i metal tendono a discriminare, poiché prevale il riconoscimento del 
ferro piuttosto che quello del buon target.
Cioè, la moneta da 2 Euro ha segni di ossido?
Il metal pensa sia ferro e te lo dice, così tu passi avanti e non scavi.
Magari ha pure timidamente provato a titubare, e ti ha detto "Guarda amico mio, che 
forse potrebbe essere pure buono, non sono sicuro. Non vorrei ti incazzassi se poi 
scavi e non c'è nulla di buono...".
Tu che stai passando vicino la linea umida della battigia, non hai dubbi, e non dai adito 
al segnale debolissimo e dubbioso, e di certo non li scavi i 2 Euro.
Con l'Adventis-2 questo non succede, poiché anche se è un 4 di frequenza, o forse 
proprio per questo, è nato per le masse grandi ed il ferro della Militaria, quindi non 
si fa infinocchiare e te lo dice che lì puoi scavare, senza dubbio.
E te lo dice pure bene, perché il segnale viene addirittura amplificato.
A patto che lo saprai settare a dovere.
Non che sia impossibile, ma noto che nessuno di quelli che lo hanno, sanno come 
manovrarlo in questa modalità.

La volete sapere?
Be', non oggi.
Troppo poca la condivisione che vedo in giro riguardo le impostazioni dei metal-detector.
In particolare sul Deus: ma come se la tirano gli utenti italiani di questo strumento!
Al limite del vergognoso.
Con delle eccezioni, bisogna dirlo.
Ma di che avete paura?

Comunque, personalmente preferisco così, meglio non essere condizionati dalle impostazioni di qualcuno, che poi magari alla fin fine non ci ha mai capito una mazza di metal-detector.
Non guardo neanche i video su You-Tube, perché come sempre sono quasi esclusivamente 
in inglese, o in russo, e non ho voglia di perdere tempo a cercar di capirci qualcosa.
Anche perché, anche qui vale il discorso appena detto.

Rimango dell'idea, che le vere dritte su questo strumento siano poche.

> Una è quella di abituarsi a non guardare il telecomando.

> Un'altra è di non cambiare in continuazione impostazioni, altrimenti l'orecchio non si abitua.

> Ancora: iniziate con i programmi già impostati, che se li hanno impostati, non è che lo 
hanno fatto per non farvi trovare nulla...

Direte: "Ma scusa, hai appena detto che in spiaggia il Deus non ha fatto grandi cose, e 
solo una volta 'o mirraccoollooo?...".
Appunto, ho capito dove sbagliavo, ne ho preso atto e pongo subito rimedio, e ribadisco il giusto concetto condividendolo con voi, fratelli.
Difatti, quando 'o miraccolllooo vi fu, è stato proprio nell'occasione in cui ho fatto le cose semplici semplici.
Come vi ho descritto sopra.
Nada mais, nada menos.

Penso proprio che per molto tempo ancora continuerò a cercare con il Deus nella maniera
più banale possibile, cioè accendendolo, abbattendo il terreno con molta accuratezza, 
come descrivo in precedenti post, e utilizzando uno dei programmi già impostati, come 
per esempio il Mito o il Deus-Fast.

La scarsa spazzolata in spiaggia, in termini di risultati, a ben pensarci, è più dovuta agli scarsissimi target obiettivamente presenti sotto la sabbia, più che ad una performance deludente.
Non è così anche per voi in questo periodo?

Darò ancora fiducia a questo strumento.
Voglio imparare ad usarlo al meglio e quindi ad amarlo.




Alla prossima.


© 2013 by "Dino Conta"

domenica 1 dicembre 2013

Utili regali di Natale per i cercatori.

Natale sta arrivando, ed in teoria dovrebbero arrivare anche i regali.
Nonostante la crisi, i nostri cari magari non rinunceranno alla tradizione di 
mettere qualcosa sotto l'albero.
Oppure potremmo farci degli auto-regali.
Comunque sia, ecco qui delle idee di oggetti che non avremmo mai il coraggio 
di acquistare, nonostante siano interessanti, ma che invece vedo adatti come regalo.

Iniziamo la carrellata.

> Maniche protettive (della ditta BLACK STALLION BSX®)
In kevlar ultraresistenti, adatte contro le abrasioni da rovi, e secondo me anche 
per sorreggere il braccio nello sforzo della spazzolata.
Utile anche contro le vesciche da scavo.
E con soli 16,98 Dollari ve le portate a casa.




> Martello (US Forge)

Questo martelletto potrebbe risultare utile nei meandri delle radici, o chissà dove.
Magari non come primo attrezzo, ma come alternativa.
Molto interessante per l'economicità (solo 8,44 Dollari), e perché la molla nel 
manico ammortizza i colpi.
A me piace.




> Guanti da lavoro (ditta Wells Lamont)

Belli davvero questi guanti in lattice e kevlar.
Resistenti e sembrano calzare alla grande, dando così la possibilità di sentire 
con le dita ogni minimo target che si trovi in mezzo al fango.
E costano solo Dollari 9,99!
Da noi ce li sogniamo questi prezzi per prodotti di alta qualità.





> Casacca stile medievale (ZBoss Inc)

Calda e molto protettiva.
Dal sintomatico mistero, saprà farci entrare ancor di più nel ruolo di cercatori.
La voglio!
Costa 99 Dollari.




> Sacco a pelo ( Selk'Bag 4G by Musuc)

Ma perché non ci hanno pensato prima a creare un sacco a pelo del genere?
Bello, e molto caldo.
Un regalo neanche tanto impegnativo, costa appena 89,95 Dollari.
In Italia ci compri solo la busta del sacco a pelo a questi prezzi....





> Calzettoni da cercatore ( DC Comics)

Belli questi calzettoni, e molto ben fatti.
Mi sembra che grazie alla sua compressione sulle gambe, potranno aiutare la 
circolazione sanguigna nelle gambe del cercatore stanco.
Di tutti i tipi, e solo a Dollari 8,14






> Kayak trasparente. (Clear Blu Hawaii)

Volete scandagliare il fondo del mare, prima di iniziare una bella cercata?
Questo kayak completamente trasparente vi sarà di aiuto.
Inoltre sarà una base di appoggio per tutti vostri strumenti, come per esempio 
la Super-Drenella-di-Dino-Conta, o il vostro metal-detector.
Quanto mi piace!.......





Bene, questi sono solo degli esempi, presi da Amazon.com.
Navigando in Rete un pochettino, di oggetti curiosi del genere, ne potrete trovare 
a migliaia.
Non limitatevi al libro ed alla cravatta questo Natale.
A noi cercatori la fantasia non dovrebbe mancare, giusto?

Alla Prossima.


© 2013 by "Dino Conta"