sabato 24 agosto 2013

TOTENKOPF RING.

Più di una persona mi ha già scritto chiedendomi pareri sull'autenticità di
alcuni cimeli della II Guerra Mondiale.
Alcuni addirittura della I G.M.
Sulla I-G.M ne so poco o nulla, se non che ho un certo fiuto nell'individuare i falsi
di qualsiasi natura essi siano.


Sui cimeli della II, qualcosina ne so, ma non perché ne abbia studiato, o ne faccia collezionismo.
Assolutamente no, in quanto tutto ciò che riguarda la Militaria non mi affascina poi
un granché.
Ne so perché la mia 'storia' di cercatore è iniziata, da piccolissimo, con l'individuazione
a vista di reperti dello sbarco di Anzio.


I miei avevano un terreno con annessi casolari, ove in quei giorni fatidici i tedeschi
vi avevano posto le basi di un loro Quartier Generale, e capirete da soli quanta roba
usciva fuori solo facendo passeggiatine nella pineta o nei vigneti, nonostante
le numerosissime bonifiche dell'Esercito. 
Ma magari di questo ne parlerò un'altra volta.

Purtroppo però, tutti i miei numerosissimi ritrovamenti d'allora, che comprendevano
Croci di Guerra Naziste, materiale bellico di ogni genere, braccialetti americani, catene
con pendagli vari, piastrine ed anelli, vennero intercettati nel mio segretissimo
nascondiglio da mia madre che spaventatissima (e oggi lo capisco) chiamò i Carabinieri,
i quali sequestrarono il tutto ponendo fine alla mia carriera di piccolo cercatore a vista
di reperti della II G.M.

Però col tempo ho cominciato a ricostruire mentalmente quel ben di dio che avevo trovato,
e solo di medaglie e croci varie, penso che ce ne fosse da far cadere gli occhi fuori dalle orbite a molti collezionisti di queste cosine.
Fra gli altri vi era anche un anello in argento con teschi.
Ed era l'unico oggetto che davvero mi dispiacque quando lo portarono via, perché
ero convinto (beata innocenza) che si trattasse di un anello dei Pirati!

Ad essere sincero sino a poco tempo fa non pensavo di associarlo al Nazismo.
Gli anelli che si vedono nei mercatini, o postati nei vari forum, mostrano anelloni
grandi e grossi, quasi da rockettaro, più che da soldato.
Ma poco tempo fa un mio amico mi ha mostrato un anello tale e quale a quello che
ricordo di aver trovato a vista nella pineta di Anzio.
Un anello più a fascia, più elegante, quasi una fede.
Non certo quelli che si vedono in giro.
Mi dice: "Sai, ho mandato le foto a vari esperti, anche all'estero, e tutti sono concordi
nel dire che sia un originale Totenkopfring...".


D'accordo, appurato già da tempo che il mio non era dei Pirati, ma quello delle truppe
d'elite Naziste, siamo sicuri che fosse proprio così?
Ebbene, come in tutte le cose, bisogna informarsi, ed io l'ho fatto.
Anzi, lo sto facendo, visto che i pareri sono abbastanza discordanti, non tanto sulla forma,
che era proprio così, a fascia, ma soprattutto sul numero di questi anelli in circolazione.
Ognuno sembra dire la sua, e qualcuno, perlomeno secondo me, ne spara di cazzate.

Intanto dico da subito che le foto dell'anello ritrovato dal mio amico non le posso proprio mostrare, per volontà sua.
E altre foto su questi anelli, trovate in Rete, sono tutte protette da Copyright, quindi cercatele voi nelle immagini, perché io non posso pubblicarle.
Magari più tardi cerco meglio e metto qualcosa che si possa postare.

Poi iniziamo con la prima stranezza riguardo i numeri di questi anelli.
Un libro recente, di grandissimo successo "Guida ai luoghi più segreti del mondo"
parla, tra le altre cose, del famoso castello di Wewelsburg in Germania.
Sì, proprio quello delle SS, Himmler, etc.
Non sto qui a raccontare la storia del castello, che potete trovare in altri siti, o libri.
Ma vorrei invece soffermarmi sul fatto che nel libro si parla degli anelli
e si dice siano ben 9000 (novemila) quelli che si troverebbero ancora sepolti sotto terra
in prossimità del castello.
Secondo gli autori del libro, i Totenkopfring non sono stati mai ritrovati.
Io invece penso di sì.
Ho visionato (è possibile farlo in Rete) le vendite di varie aste del settore Militaria,
svoltesi negli ultimi anni.
Spesso salta fuori uno di questi anelli, e di cui l'autenticità sembra non essere messa
in discussione.
Ho scritto a vari collezionisti famosi, per sapere quanti ne possedessero, e se li possedessero.
Dico che su cento degli interpellati, solo 34 mi hanno risposto, e di questi ben 32 affermano di avere uno o più Totenkopfring.

Quindi, o sono io ad non aver capito, oppure nel libro si dicono cose non attinenti
alla realtà storica.
Ma non dovrebbero essere tutti, o quasi, sepolti ancora lì, nel castello?
Da un mio molto approssimativo calcolo, solo fra Italia, Francia, Germania ed Inghilterra, cioè i paesi che ho preso seriamente in esame, dovrebbero esserci perlomeno 2 mila
anelli originali in circolazione.
Senza contare quindi paesi che di sicuro ne avranno di più, magari come preda di guerra.
Fra questi gli USA e la (ex) Unione Sovietica.

Allora, se gli autori di questo libro, peraltro a mio parere tradotto pure male in italiano,
hanno ragione nel dire dei 9 mila anelli, e cioè non ve ne sono altri in giro, questi da dove saltano fuori?
O sono stati ritrovati (come io presumo), oppure di anelli del genere ne sono stati prodotti
in quantità maggiore.

Preciso ancora: non sono un esperto del settore, magari è notorio quello che sto scrivendo, non lo so, le mie sono considerazioni personali.
E posso sbagliarmi pure io.

Il fatto che qualche cercatore di tesori abbia ritrovato i novemila sepolti, ci sta tutto.
E se questo è accaduto, come io penso, il fortunato se li sta vendendo uno ad uno,
con molta calma.
Se li vendesse tutti e subito, farebbe crollare la valutazione del Totenkopfring in maniera vertiginosa, perché un conto è vendere un anello raro e ricercato, un altro un blocco di novemila, che alla fine sarebbero svenduti per pochi Euro.
Pochi Euro contro i diecimila di uno di questi anelli, cioè la quotazione che tranquillamente raggiungono nelle aste del settore.

E allora quello trovato da me ad Anzio e dal mio amico?
Naturalmente questo avvalora l'ipotesi che i numeri espressi nel libro siano errati, poiché
in circolazione ve ne saranno tanti, fra ritrovamenti passati e futuri.
Questi anelli, ogni volta che il loro proprietario moriva in battaglia, e succedeva purtroppo spesso, dovevano essere rispediti nel castello di Wewelsburg, per essere conservati con onore e rispetto in ricordo dei loro eroici proprietari.
Ma naturalmente non poteva accadere sempre.
Ad un soldato disperso, per esempio, non avrebbero potuto recuperare l'anello, e poi
rispedirlo in Germania.
Pensiamo solo alla battaglia di Stalingrado.
Quindi, come possono affermare che quasi tutti gli anelli prodotti (i famosi 9 mila) si
trovino ancora sepolti lì?
Magari in numero minore sì, e magari, come penso, sono già stati ritrovati.

Insomma, non sto a dilungarmi troppo, ma appare chiaro che i numeri non coincidono,
e questo succede spesso leggendo qui e lì.
Come appare evidentissimo che la stragrande maggioranza degli anelli spacciati per
Totenkopfring, siano in realtà dei falsi.

Inoltre, trovo strano che il numero esatto di questi anelli sia così difficile da stimare.
I tedeschi erano famosi per trascrivere tutto quello che facevano, quello che producevano, quello che usavano, etc.
Possibile che ancora non sia saltata fuori una lista degli anelli prodotti?

Mi sembra che l'unica possibilità di sapere se per le mani si ha o no un anello autentico,
sia quella di entrare in contatto con i vari collezionisti sparsi nel mondo.
Soprattutto quelli europei, non gli americani che sembrano essere molto più faciloni
nelle loro valutazioni. 

Il collezionista, comunque, deve essere anche collaborativo, non geloso, o peggio, avido.
Altrimenti tenderà a sminuire il tuo oggetto, magari per invidia, o per poterlo acquistare
da te a 2 lire.
Succede anche questo.

Del significato, o dei vari perché, di questo anello, a noi cercatori in fondo magari
potrebbe anche non interessarci molto.
E comunque esistono tante pubblicazioni al riguardo.
Ma noto che quasi sempre si sia capito davvero poco della simbologia di questo anello.

Avendolo avuto fra le mani di recente, mi sono meravigliato di quanto poco si sia parlato
dei tanti simboli incisi nell'argento, per non dire dello stesso materiale, appunto l'argento, utilizzato per crearlo.

Però forse sarebbe meglio un post solo per questo, per spiegare, o semplicemente prendere in esame, la simbologia non poi così tanto misteriosa di questo anello.
Ad iniziare dal teschio.
Simbolo in uso in ogni cultura da millenni.

Quindi, cari cercatori, se mai -e me lo auguro per voi- vi imbatteste in un anello del genere, magari in un mercatino,  sappiate che le probabilità che sia un falso sono 99 su cento.
Ma nel caso foste riusciti a beccare l'unico venditore di cimeli storici che invece di vendere questo anello a diecimila Euro, ve lo vende solo a trenta, giusto perché siete belli,
allora per prima cosa contattate un esperto, così magari certifica il vostro colpo di fortuna.

Nelle prossime puntate, magari parlerò di altri anelli simili, che spesso erroneamente vengono considerati Totenkopfring, e invece sono anelli prodotti sì in quell'epoca, ma
per altri eserciti.

Alla prossima.

© 2013 by "Dino Conta.

mercoledì 21 agosto 2013

La LUCE del Cercatore.


Chi lo sa, lo sa.

E chi non lo sa, non so se dovrebbe saperlo, o perlomeno non so se debba essere io a dirglierlo.

Comunque sia, non è proprio un discorso 'per tutti'.
Perché chi non sa, magari è felice così, e non intende sapere.
D'altronde però, molti di coloro che non sanno, e se nessuno glielo dice, non saranno 
mai liberati.
Quindi è con profonda umiltà che cercherò di spiegare.

Abbiamo visto, e ripetuto, che il mezzo non fa il cercatore.
Non importa quindi con quale mezzo usi cercare.
Potrà essere il  metal-detector, o la Super-Drenella-di-Dino-Conta, o la calamita, 
o altri mezzi di cui solo pochissimi sono a conoscenza.

Sappiamo bene che il fattore 'fortuna' può essere delle volte determinante.
Oppure l'allineamento dei pianeti e l'influsso di qualche stella.
Almeno è così che pensi.
Ma perché, cercatore che non sai, o che fingi di non sapere, continui a dare molta 
importanza a tutto ciò che è materiale e visibile, nella tua ricerca?




Mi potresti ribattere: "Ma io uso l'intelligenza, ed è qualcosa che non è visibile in 
quanto frutto della mia mente".
Ma la mente fa sempre parte del corpo, ed il giorno che cesserai di essere in questo 
mondo, essa svanirà insieme a te, o a quello che pensi essere te stesso.

Quindi, forse ci stiamo arrivando: non è importante ciò che il tuo corpo chiede, e non 
è importante ciò che la tua mente comanda.
In quanto figli del Dio dei Cercatori, non possiamo certo pensare che nostro Padre 
si preoccupi di un tempo così infinitesimale che è il nostro vivere qui su questa Terra.
Sarebbe un limite inconcepibile, e del tutto assurdo.

Forse il cercatore avido, che poi non è un vero cercatore, perlomeno non come lo 
intendiamo noi, si accontenta del frutto del suo bottino quotidiano.
Quindi fa affidamento sulle sue sole forze, quelle fisiche e quelle mentali.
Ponendosi dei limiti.

Poiché tutto finisce con il tuo involucro fisico, che contiene anche la mente.
Così credi.
Mentre il cercatore che sa di essere ed è figlio del Dio dei Cercatori, non ha limiti nel 
tempo e nello spazio.
Ed ha forze senza limiti, possibilità senza limiti.
Come potrebbe essere altrimenti?
Non ha neanche il senso della scarsità, che tanto attanaglia molti cercatori.
C'è molto lì sotto, e ce n'è per tutti, ma il cercatore avido, quello che si affida solo alla 
sua arroganza dettata dal suo stupido ego, pensa che tutto finirà, che è già tutto finito anzi.
Non è così, naturalmente.

Tu che lo sai già, lo sai bene, mentre tu che non lo sapevi, potrai volerlo apprendere ora.
Oppure continuare nel tuo credere solo a te stesso, ingannandoti ed ingannando tutti gli altri.
Perché vorresti far credere che il Dio dei Cercatori è sullo stesso tuo piano, che Lui ha un corpo ed un ego smisurato come il tuo.
La percezione della realtà di questi cercatori, è insensata.

Ma mi è stato chiesto di togliere il velo, e lo sto facendo.
Smetti di pensare al tuo corpo ed alla tua mente come il tempio assoluto.
E' il tuo ego che ti fa credere sia così.
Non sei tu. E non è così!




Essere Illuminati, significa essere andati verso la Luce, e riportarla là dove le tenebre 
vanno squarciate.
E questo è possibile per noi, è fattibile, e lo dobbiamo fare.
Altrimenti quale sarebbe la differenza fra noi ed un bandito che ruba i soldi 
gettati in una fontana?
Davvero siamo solo raccatta-monetine da spiaggia?
Per te è solo un passatempo?
Allora certo, queste mie parole ti faranno anche sorridere.
Magari il tuo ego ti fa sentire superiore, e pensi che il tuo futuro sia solo legato al tuo corpo.

Chiudi pure occhi ed orecchie, ma non aspettarti la salvezza quando la vorrai.
Potrebbe essere troppo tardi.

Mi è stato chiesto di dirvi: 'Chiedi e ti sarà dato', e 'Cerca e troverai'.
Ma prima di fare richieste impara ad udire e a vedere.

La Luce è alla tua portata.
Sii determinato a crederlo!

Alla prossima.



© 2013 by "Dino Conta.


venerdì 16 agosto 2013

Nuovo video MINEORO sul rileva-ORO e altro.

Decine di e-mail ricevute per ringraziarmi dell'idea della Drenellina ricavata
dai grossi flaconi in plastica contieni ammorbidenti, o cose del genere.
Come avrete visto della foto, l'idea non è mia, ma l'ho scovata in Rete.
Ed anzi pensavo di non metterla, ritenendola un'idea già ben conosciuta.
Evidentemente non era così, e quindi sono molto contento di aver fatto
cosa graditissima.

Allora metto altre foto, sempre prese in Rete, di ulteriori usi che se
ne possono ricavare da questi flaconi, anche se non attinenti al nostro hobby.
Magari per far felici le mogli o mamme varie.








Anche questa idea mi sembra molto simpatica:




Che ne dite?

>*<*>*<*>*<

Ora riprendo il discorso MINEORO.
La ditta brasiliana produttrice di metal-detector e altre cosine potenzialmente molto interessanti.
E parlerò più esattamente dei suoi apparecchi di rilevazione a lunga
distanza dell'oro.
Se mi seguite, avrete già letto cosa ne penso, e non sono per nulla giudizi lusinghieri.
D'altronde dappertutto, Brasile compreso, i prodotti della Mineoro sono criticati ferocemente, anzi, spesso dileggiati.

Posto un nuovo video della Casa brasiliana, che un po' mi fa pensare.
In fondo, se davvero questi cosi fossero delle totali ciofeche, alla fine nessuno
li comprerebbe più.
Ma se sono anni che continuano a produrli, se quindi insistono e persistono su
questo percorso, evidentemente qualcosina di vero ci sarà.
Forse.

Guardiamolo tutto questo video:

https://www.youtube.com/watch?v=dBNvr7xpQwg

(fate copia-incolla, perché non si riesce a postarlo direttamente,
o clikkateci sopra)

Mi ero riproposto di andare a trovarli nella loro sede, approfittando del fatto
che vado in Brasile spesso.
Ma come già dicevo, i viaggi interni in Brasile sono davvero carissimi,
delle volte così tanto, che varrebbe più la pena prendere l'aereo dall'Italia e partire direttamente per quella destinazione, piuttosto che girare fra uno stato
e l'altro di quel paese.

Quindi, per ora bisogna accontentarsi di quello che si trova, come i video
o serie recensioni.

Analizzando il video in questione, salta subito all'occhio che vi è una certa
macchinosità nella preparazione allo scavo del target.
E poi non capisco: il tizio sente in distanza un target in oro, e va bene,
ma se nella stessa linea vi sono altri target in oro, possibile che non li senta?
Possibile che altri target in oro non interferiscano?
E' normale che in una spiaggia vi siano più monili in oro, calcolando poi che
quel coso -a detta dei produttori- va tranquillamente sui meno 50 centimetri.
Quindi in una zona inaccessibile, se non in rarissimi casi, ai metal-detector
e a tutte le Super-Drenelle.
A delle profondità, quindi, ancora inesplorate...

Già questo mi basta per dubitare fortemente della bontà del rilevatore in questione.
Però la grande curiosità rimane.
E il desiderio di provare questo apparecchio, prima o poi, dovrà essere esaudito.

Possibile che nessuno lo abbia mai acquistato in Italia?
Anche qui sorgono dei dubbi, e ci si pongono delle domande:
un eventuale acquirente italiano di questo coso, se davvero non funzionasse,
andrebbe in giro a parlarne molto male.
Troveremmo traccia di recensioni negativissime nei forum, o su Youtube,
o ancora in altri luoghi in Rete.
Invece niente.

Oppure, il nostro ipotetico acquirente italiano, pur di rivenderselo e rifarsi dei soldi persi in una -ipotetica- fregatura, ne parlerebbe benissimo, lodandone le straordinarie doti di grande cacciatore di oro.
Una strategia già ampiamente attuata nei Forum.
Lodare un prodotto scarsissimo, pur di rivenderlo, è cosa che fanno in molti,
non è certo una novità, lo sappiamo tutti.

Eppure, anche in questo caso, non vi è traccia di lodi sperticate.
Anzi, non vi sono proprio tracce!
Ma allora, non sarà che questo apparecchio funziona davvero, e chi ce l'ha
se lo tiene per sé il segreto, zitto zitto quatto quatto?

Alla prossima.



© 2013 by "Dino Conta.



mercoledì 14 agosto 2013

Caccia alle meteoriti! La mia esperienza personale.

Se avete letto tutti i miei precedenti post di questo Blog, saprete che pochi anni fa, e 
proprio a ridosso di questo periodo delle notti delle stelle cadenti, riuscii ad individuare 
il luogo di caduta di alcuni frammenti di meteorite.
Per poi riuscirne a recuperare tre pezzettini, nei giorni successivi.
Naturalmente è un fatto straordinario, che sinora non si è più ripetuto, e credo che mai 
più si ripeterà.



La caccia alle meteoriti, è comunque realizzata con vari sistemi, anche quello sopra 
descritto, cioè osservare il cielo a vista, naturalmente di notte, ed in periodi propizi, e 
cercare di individuare il luogo di impatto.

Una ricerca più sofisticata è realizzata con radar utilizzati in genere per le previsioni meteorologiche.
Questo servizio -e per noi italiani ha dell'incredibile- negli Stati Uniti è quasi sempre gratuito.
Si cercano in pratica degli sciami di piccole meteoriti, e si divulgano i probabili luoghi di impatto ai numerosissimi cacciatori di meteoriti presenti in America.

Una volta arrivati nel luogo, la ricerca sul campo può avvenire in varie maniere.
Non sempre e non necessariamente con il metal-detector, come comunemente si crede.
Ma avviene quasi sempre a vista, cioè ad occhio nudo.
Le nuove meteoriti, infatti, spesso non si sono interrate con l'impatto, ed è più semplice
cercarle a vista, piuttosto che stare lì a spazzolare ettari ed ettari di terreno.
La ricerca a vista viene effettuata anche, anzi direi soprattutto, a bordo di fuoristrada.
Questo proprio per coprire maggiore estensione di terreno.

Questo genere di ricerca la effettuai anni fa in Siberia, luogo famoso per la caccia 
alle meteoriti.
Ospite (pagante) di alcuni ricercatori finlandesi, appassionati di meteoriti.
Partivamo dal nord della Finlandia, per giungere in poco tempo in territorio russo.
Ma la ricerca fu un disastro: si scelse il pieno inverno pur di arrivare prima della concorrenza, agguerritissima da quelle parti (ed anche pericolosa), ed anche con la speranza di 
individuarle più facilmente nel bianco della neve.

Ed invece, i meno 45 gradi di media, ci facevano rimanere troppo poco all'aperto, per poter
riuscire ad avere il tempo materiale di individuarle.
Faceva così freddo, che bastava uscire solo per un attimo fuori dalle riscaldatissime baite, 
per sentire i peli del naso ghiacciarsi all'istante ed aprire, anzi spalancare, le nari in maniera quasi comica.
Per non parlare del come fare impellenti necessità, una volta in ricerca.
Fare la pipì nei boschi doveva essere cosa di pochissimi secondi, altrimenti si rischiava 
di congelarlo.....
Comunque, anche se fu un disastro sotto il punto di vista dei risultati della ricerca, rimane 
uno dei posti più belli che abbia mai potuto vedere nella mia vita!

Ritornando al discorso centrale, il metal-detector, ed è importante ricordarlo, non ti farà 
certo ritrovare le meteorite non metalliche.
Pochi sembrano saperlo, ma moltissime meteoriti, e spesso sono quelle più preziose, 
non hanno nessunissimo metallo, ma solo roccia. 
Quindi, anche in questo caso, la ricerca a vista è basilare.



Le meteoriti sembrano cadere solo nel deserto, in genere del Nord Africa, oppure in quelli americani, magari dell'Arizona.
O cadono in Siberia, o ancora, in Australia.
Non è esattamente così.
Le meteo cadono dappertutto, non scelgono di certo il luogo di impatto, e non c'è un 
motivo scientifico per cui si pensa tendano a cadere sempre in questi luoghi sopra citati.

Cadono pure nelle città, magari vicino a casa nostra, ma solo che non essendo lande 
desolate, non ci si accorge della caduta di pietre in genere di piccole dimensioni.
E' solo questo il motivo.
Sfatata quindi la falsa credenza che le meteo non cadano qui in Italia, oppure che cadano sempre in certi luoghi.

Di sicuro è molto più agevole cercarle in un deserto di sabbia color crema, ove una pietra 
nera (la meteo) spicca anche a distanza di centinaia di metri, piuttosto che nel fitto di una macchia selvatica italiana.

Un mio amico ha trovato una meteo lunare, di sola roccia, nel terrazzo del suo condominio, circa 10 anni fa.
Era lì da anni, e qualcuno l'aveva messa come ferma-porta del portoncino d'ingresso
al terrazzo condominiale, per non farlo richiudere alle spalle.
Insospettito del colore marrone scuro bruciato, l'ha presa e portata all'Università della 
sua città, ove in cambio di una porzione della meteorite stessa, gli hanno fatto l'analisi completa e decretato con autentica scritta, che trattasi di meteo lunare.
Un bel colpo di...fortuna!!

Suggerisco, per chi interessato a questo genere di ricerca, di chiedere ai contadini amici
se hanno messo da parte qualche pietra che li ha particolarmente colpiti per la originalità.
Magari per il colore, o per la forma.
Può essere si tratti proprio di una pietra proveniente dal cielo.
Non sarebbe la prima volta che succede.

Inoltre, quando cercate nei campi (sempre con il permesso del proprietario), soffermatevi 
ad osservare i mucchi di sassi messi lì dal contadino.
Quelli tolti dal terreno perché ingombranti nelle arature.
In mezzo potrebbero esserci delle meteoriti, anche di grosse dimensioni.
Questi tipo di ritrovamento non è inusuale.
Il contadino non ci ha pensato, ma voi che siete cercatori, sì.

Di primo acchito, una meteo la riconoscete dal colore: nera o marrone, e leggermente bruciacchiata (ma non è detto..).
Come dicevo, la calamita non sarà rilevante se la meteo è del tutto rocciosa.
Anche se, a dir il vero, le probabilità di trovarne una con metallo, sono di gran lunga maggiori.
Le meteo sono formate quasi sempre da ferro e nichel, e se avete voglia di intaccarle, all'interno dovrebbe spiccare un colore argenteo, in netto contrasto con lo scuro esterno.



Riconoscerle non è facile.
Come in tutte le cose ci vuole esperienza, e molta.
Quando cercavo in quella spedizione di cui sopra, mi hanno mostrato varie meteo; 
ho poi studiato parecchio sull'argomento; letto tanti libri; frequentato dei corsi specifici.
Ma quando credo di poterne riconoscere una con facilità, mi capita di prendere un abbaglio 
una volta su 4.

All'estero, noto che invece sono numerosissimi i cercatori esperti in meteo.
E quando ci parlo, non riescono a credere che da noi siano così pochi gli appassionati 
e gli esperti.

Naturalmente sinora ho descritto una ricerca di meteoriti da poco cadute, le cosiddette 
'nuove arrivate'.
La ricerca si può anche effettuare più a colpo sicuro nei siti già ben conosciuti di impatto.
Solo che, come in ogni tipo di ricerca, in questi siti sarete i milionesimi ad andarci.
Ma se siete in gamba...

Anche per la ricerca delle meteoriti vale il discorso legislazione non proprio chiarissima.
Perché anche loro potrebbero interessare lo Stato.
Se poi le trovi in un luogo pubblico, cioè non di proprietà privata, le probabilità che lo Stato
se ne impossessi, se davvero interessato, ci sono tutte.
Forse, sarebbe meglio trovarla in un terreno privato, e con un permesso scritto del proprietario.
Così perlomeno avremo diritto a qualcosa, nel caso lo Stato se ne interessi.

Anche perché, ed è bene ricordarlo, una meteo ritrovata va segnalata.
Potrebbe addirittura prendere il vostro nome, anzi, è molto probabile.
Per rivenderla poi, l'acquirente futuro vorrà sapere se è stata segnalata, perché la storia delle meteoriti è molto importante, cioè il dove, il come e quando , e da chi.

Naturalmente, per quanto riguarda la legislazione al riguardo, non sono sicuro di quello 
che ho scritto.
Ma ci sono buone probabilità che sia proprio così.
Se qualche lettore ha notizie certe, prego informarmi.

Bene, spero di essere stato ancora una volta utile.
Vorrei continuare ancora a lungo, ma non vorrei annoiarvi troppo. 
Tornerò di sicuro altre volte a parlare delle meteoriti, perché mi affascinano tantissimo.
E credo pure a voi.

Alla prossima.



© 2013 by "Dino Conta.


sabato 10 agosto 2013

Attacchi contro il nostro hobby, e varie utili.

> La Super-Drenella-di-Dino-Conta è oramai diventata un oggetto del desiderio.
Ecco alcune ragazze in riva al mare, inscenare un peana della felicità, appena accortesi
della presenza in acqua della Super-Drenella!!




E questa ragazza?
Non resiste alla vista della Super-Drenella:.........


Calma, calma, lasciatemi cercare in pace.
Dopo, casomai.....



> Ragazzi, se mentre spazzolate in spiaggia avete l'abitudine di dare un calcetto per spingere via infastiditi questi contenitori di creme solari abbandonati, vi consiglio di dare bene un'occhiata a questa foto:



Sono sicuro che d'ora in poi farete più attenzione...


> Ed ecco un metodo più che economico per crearsi una drenellina da spiaggia.
Magari da abbinare al metal-detector per la ricerca in acqua, quello wireless, da me 
inventato nei giorni scorsi, e di cui parlo nei 2 precedenti post.



Facile vero? Da provare sicuramente.


> Alcuni venditori occulti che insidiosi come cobra si nascondono nei vari forum,
oltre ad inquinare la verità con le loro falsissime recensioni sui vari metal-detector
che a loro interessa vendere, vanno anche contro il nostro amato hobby, solo 
perché magari amareggiati dalle scarse vendite dei loro prodotti.
Questi cobra velenosi, si rivoltano contro tutto e tutti, senza rendersi conto che se la dovrebbero prendere solo con loro stessi.
Le bugie hanno le gambe corte, e la gente non è per niente scema!
I giochetti dell'utente ingenuotto (ma scaltro) che asserisce cose assurde, possono 
ingannare il novizio, ma fino ad un certo punto.

Qui sotto in foto, un poco sagace finto-ingenuotto (ma vero venditore) utente tipo di 
un forum, a cui il giochetto di pubblicizzare in maniera scorretta un prodotto scarso 
non è andato come sperava.
Il poverino si dispera la notte, e si chiede in cosa abbia sbagliato. 



E comunque, a breve farò un decalogo sul come difendersi da questi presunti maghi del marketing nostrano.
Che oltre a non saperci per niente fare come venditori, non sono niente anche per tutto il resto.
E finiscono per attaccare tutto e tutti con un astio senza precedenti.
I cercatori non meritano questo.
Non meritiamo fango da chi invece di attaccarci dovrebbe difenderci, in un periodo questo,
in cui il nostro hobby è davvero a rischio per via dei numerosi articoli giornalistici
contro la nostra categoria.
Non lamentiamoci poi se il nostro hobby sarà proibito un giorno.
O meglio, sappiamo chi dobbiamo ringraziare per questo.
Se anche dalle nostre fila provengono attacchi che sto leggendo in questi giorni sui forum,
possiamo pure lasciar perdere da subito.
E questo grazie a qualche venditore occulto stizzoso.
Roba da non crederci.





Fratelli carissimi, magari si tratta solo di passi falsi da parte di qualche soggetto
impulsivo e poco attento alle nostre problematiche.




Comunque sia, dobbiamo sempre evitare di essere criticati da chiunque.
Comportarci ancora meglio rispetto al passato.
Non lasciate aperta neanche una buchetta.
Non diamo adito a nessuno di poterci attaccare.
E assolutamente ora più che mai, tutti uniti!
Pensate di potercela fare?





Alla prossima.

© 2013 by "Dino Conta.





venerdì 9 agosto 2013

Buche in acqua, e altro.

Un utente proveniente dal Forum "Metal Detector per Tutti" mi scrive:

"Dino, ho apprezzato il tuo lavoro riguardo il metal detector fai da te che descrivi nel post.
Ma scusa se te lo dico, hai dimenticato il cavo e le cuffie!!!!!!!!!...etc..."

Hai ragione, e corro subito ai ripari.
Per il cavo usate, se volete, il filo di un vecchio carica-batterie per cellulari.
Ve ne sono di quelli con il filo molto lungo, e possono benissimo fare al caso nostro.
Io comunque avevo ideato il primo metal-detector per acqua di mare, 
completamente wireless!
Non a caso non parlavo di cavi.
Però non lo avevo espressamente specificato.

Riguardo le cuffie, che per davvero ho dimenticato del tutto nel precedente post,
possiamo tranquillamente utilizzare quelle da cellulare, o -perché no?- le stesse cuffie 
di un altro metal-detector.
Magari le cuffie del metal che finora avete usato in acqua solo per creare del leggero moto ondoso che tanto piace alla schiena delle tracine.
Visto che con questi metal di ORO trovato in acqua proprio non se ne parla, tanto vale
utilizzarle, le cuffie, con maggior successo per il metal-detector da 
'ricondizionamento' mentale descritto nel precedente post.

Un altro utente mi fa notare che il box creato con una scatola di cartone, durerebbe 
ben poco in acqua.
Sì giusto, ma a parte che inizialmente parlavo di box in plastica, e comunque il box di cartone
lo si può sostituire con altro uguale senza problemi appena questi si deteriora.
Così facendo si abbattono i costi altissimi del box in plastica, che può arrivare a costare 
anche sino a 4 Euro!

Fratelli cari, vi esorto ancora una volta ad utilizzare questa ricerca con questo modello 
di metal-detector per la ricerca in acqua di mare, da me esposto.
Così facendo procederete fermamente verso la Verità!
I vostri passi saranno guidati direttamente da Lui -Dio dei Cercatori-, e quindi nulla 
vi sarà di ostacolo.
Cosa volere di più?

> Cambiamo decisamente argomento.

Susseguono indisturbati gli attacchi ai figli del Dio dei Cercatori.
Evidentemente la nostra pazienza, la nostra bontà, la nostra onestà, vengono da qualcuno scambiate per dabbenaggine.
Ed allora ecco spuntare come funghi articoli su giornali locali e non, su fantomatiche 
buche lasciate in acqua dai cercatori.



I giornalisti ignorano la verità, e non sono neanche interessati a saperne di più.
Diversamente da quanto succede negli altri paesi, ove le notizie prima di essere diffuse vengono controllate più volte e ben verificate, qui si tende a fare lo scoop sensazionalistico sulla pelle degli altri.
E chissene se non corrisponde al vero.... 

Evidentemente c'è una regia neanche tanto occulta dietro a queste false notizie.
Si vuole proibire la ricerca, e dobbiamo capire chi ci guadagna se noi cercatori
di Euro perduti sulla spiaggia, non potessimo più cercare.
Non serve che ve lo dica io.
Queste persone, poche per la verità (per fortuna!), che spesso hanno tante altre ragioni, 
e alcune non del tutto legittime, per non volere gente che si aggira nei 'loro' stabilimenti, dovrebbero vedere oltre.

Il giorno che non ci sarà data più la possibilità di cercare in spiaggia, o in mare, o tutte e due,
la ricerca comunque non si fermerà.
Sarà invece esclusivo appannaggio di persone magari legate alla malavita.
Di vere e proprie bande criminali organizzate, e non solo italiane.

Una volta fuori gioco noi, questi chi li ferma più?
La nostra sola presenza è un deterrente efficace contro ogni forma di malaffare.
O i cari signori che hanno intrapreso la loro personale guerra contro gli onesti cercatori della domenica, pensano che una circolare di qualche cittadina possa fermare queste bande?
Gli faranno solo un favore.
Ed in più non avrete più, cari signori, quel controllo del territorio che sicuramente ognuno 
di noi offre in maniera spontanea in una forma di simbiosi mai dichiarata, ma di sicuro reale.

Quante volte un cercatore ha sventato un furto notturno ai danni di uno stabilimento balneare?
Tante, e molte sono azioni coraggiose sconosciute.
Quante volte si sono evitati i danni di ragazzotti che di notte gironzolano negli stabilimenti per divertirsi in maniera idiota?
Tante, e pure qui, spesso i gestori neanche vengono a saperlo.
Personalmente, penso di aver sventato almeno una decina di volte dei tentativi di furto 
ai danni degli stabilimenti, e alcune volte con esito disastroso per i ladri.
Solo due volte i gestori lo hanno saputo, perché avvisati dai C.C.

Su questo argomento vorrò tornarci, se non altro per spiegare ancor meglio come mai 
non è possibile che le buche incriminate siano opera dei cercatori.
Ed esaminare il da farsi, prima che sia troppo tardi.

Alla prossima.




© 2013 by "Dino Conta.