lunedì 15 aprile 2013

Ancora dal Brasile.

Approfittando di una sosta prolungata per poter comprare delle provviste, scrivo due righe.
Abbiamo raggiunto il luogo delle ricerche gia´da alcuni giorni ed ora, visto che alcuni di noi, me compreso, sta soffrendo piu´del dovuto per la profilassi anti-malarica e visto che il paesello piu´vicino dista ''solo'' 400 Km. - poco per i canoni brasiliani-, eccoci qui per una pausa ristoratrice.
La profilassi anti-malarica e´d´obbligo per venire da queste parti, ma forse dovuto al caldo asfissiante, la conseguenza prima e´la temutissima 'cacarella'.
Scusate il termine,ma  questo e´!
L´unica cosa per tentare di recuperare le forze e´ bere molta acqua di cocco, e del
miele con riso.
Comunque, qui gia´ci ero venuto tanti anni fa, come dicevo in altro post, solo che le cose sono totalmente cambiate...per il peggio.
Perlomeno secondo me.
Va bene che nella bandeira brasiliana svetta la scritta "Ordine e Progresso", qui pero´
hanno esagerato!
Se prima era una vera e própria 'mata escura', una jungla cioe´, ora la cosiddetta civilizzazione avanza senza vergogna.
Al posto degli alberi e degli animali selvatici, campi immensi e senza fine di soia ed altre coltivazioni.
In maggioranza per essere trasformati in combustibile bio, tanto di moda da queste parti. Questo sta distruggendo il paese Brasile e aumentando i prezzi di tutto, soprattutto del cibo.

Mi avevano avvisato di questo, ma non potevo credere che la marea di verde che avevo visto anni fa, poteva essere stata annientata quasi del tutto.
Per chi non puo´fare il confronto, difficile da comprendere, ma immaginate solo che anni fa si faceva anche una settimana di cammino con i camion senza mai vedere null´altro che verde e verde.
E quando dico una settimana di cammino, intendo 24 ore su 24, dandosi il cambio al volante.
Ora si vedono, come dicevo appunto, solo campi coltivati senza fine.
La natura e´sempre predominante, d´accordo, ma e´un´altra storia.

Per noi cercatori, a dirla tutta, sarebbe purê meglio.
E lo e´!
Infatti, prima non era possibile approfittare delle nuove tecnologie tipo Google Map, ed
altre in uso nelle universita´brasiliane, questo perche´la marea verde era impenetrabile, anche dall´alto.
Ora, ed e´per questo che siamo di nuovo qui, le cose sono cambiate ed il paesaggio visto dall´alto rivela quello che doveva essere rivelato agli occhi esperti dell´archeologo che
guida la spedizione.
Diciamo che ora e´tutto molto símplice e facile.

Addirittura non si dorme neanche piu´in tenda, ma in um casolare concessoci da una fazenda del luogo.
Se prima dovevamo stare attenti alle 'onze' (giaguari) e i serpenti di ogni tipo, ora il pericolo maggiore sono le zanzare com la malária ed il dengue, ed insetti vari, molto letali, anche solo com una picada.

Gia´al secondo giorno abbiamo individuato la zona che nella precedente spedizione non avevano trovato in piu´di 75 giorni, per i motivi sopra descritti.
Il sito e´di sicuro interesse, e soprattutto sembra essere un sito molto piu´antico di quello che si immaginava. si parla addirittura di Preistoria!

La cosa che puo´interessare molti di voi, e´che il metal-detector questa volta sta facendo la parte del leone! 
O del giaguaro....he..eh...
Difatti, in um contesto di mata (giungla) chiusa, lú´uso del metal-detector e´quasi impossibile: radici enorme, arbusti, serpenti, erba tagliente (che taglia la carne umana
 come burro e neanche lo senti!!!), insetti del cavolo, formiche che bruciano
come il fuoco, etc.

Il sito ora e´un campo coltivato a soia, la precauzione e´quella di cacciar via i serpenti velenosi prima di iniziare, e per questo si usa la benzina!!!
D´accordo con il proprietário e le autorita´del luogo (che controllano anche um símplice focolaio da boy-scout), si e´deciso di abbrustolire per bene il campo, ogni volta che si
va in ricerca.
La decisione che puo´sembrare errata agli occhi di qualcuno, e difatti se ne e´discusso parecchio prima di prenderla, e´l´unica valida per poter procedere tranquillamente.
I reperti di ogni tipo si trovano a perlomeno 30 cm. sotto terra, ed il fuoco che passa ad una velocita´incredbile, non lascia segno in nulla.
Il sottoscritto sinora há trovato il reperto piu´interessante: uma ciotola in metallo!
Datazione incertíssima!
Gia´questo reperto há ripagato di tutto, secondo l´archeologo, ed há acceso um dibattito anche abbastanza accanito, perche´ con la qualifica di " impossibile!"  e´stato accolto dai suoi colleghi sentiti oggi per telefono. 

Per il resto abbiamo trovato i resti di um fuoco antico, forse rituale, visto i strani segni nelle rocce delle vicinanze.
E poi: tanti oggetti in selce che io francamente avrei purê non degnato di uno sguardo, ma che invece mi dicono essere usati nella Preistoria (o magari purê oggi dagli Índios) per conciare le pelli.
Punte di freccia, perline di um materiale ancora non classificato.
Io mi sono fermato alla ciotola, e ad um solo chiodo.
Un altro tizio con l´altro metal (ACE) há trovato solo del filo di ferro di ben due anni fa! eh..he..eh (sappiamo di quando perche´ce lo há detto il proprietário della fazenda).
Se vi sembra poco o nulla, vi sbagliate!
Questa spedizione oramai e´gia´un sucesso!

Potremmo purê andare a casa oggi e lo sarebbe comunque.
Di tutte le spedizioni e´l´unica che há dato qualcosa di concreto.
Dovuto allo sbancamento del paesaggio, della foresta.
Sarebbe come se in Antartide sparisse tutto il ghiaccio e si potesse iniziare a cercare.
Si´e´triste, ma di fatto questo depauperamento florestale sta aiutando gli archeo brasiliani nella loro ricerca di un passato che questo paese há voglia fortemente di ritrovare.

Personalmente sono contento, ma fino ad um certo punto.
Chi mi conosce sa bene che dei ritrovamenti in fondo me ne frego um po´, e che quello che mi spinge a cercare e´piu´lo spirito di avventura.
Quinid, nonostante il successo della spedizione, io in fondo sono meno contento
delle altre volte, dovuto al fatto che oramai sembra di essere in quei campi scuola archeo che si svolgono anche da noi in Itália.
Avventura zero insomma.
Ma non vorrei sembrare troppo lagnoso, va bene anche cosi´...per una volta!
Magari la ciotola la chiameranno con il mio nome....chissa´...no, non sara´cosi´!
Foto nulla, non sara´possibile divulgare le foto degli oggetti  e ne´tantomeno del
luogo esatto.
Sara´scritto un libro, fatti ancora degli studi, ancora spedizioni.
Diciamo che gia´scrivendo questo che sto scrivendo sto rompendo la consegna del
riserbo assoluto.
Tornato a casa, póstero´foto generiche del luogo, nulla di piu´.
Parlando della ricerca col metal-detector in se´(quasi dimenticavo), il suolo di qui e´incredibilmente mineralizzato.
Le piogge torrenziali (oggi per esempio sta piovendo da ore ed ore) dilavano il terreno facendo scivolare via sia i nutrienti basilari del terreno -ed e´per questo che qui e´difficile coltivare la terra- e fanno accumulare i piccoli minerali sulla superificie del terreno.
Il risultato e´per noi cercatori, desastroso!
Davvero difficile cercare nel concerto di suoni.
Il metal ogni tanto impazzisce e va spento per poter cominciare di nuovo.
L´ACE spesso e volentieri e´del tutto annichilito.
Forse con un metal che non risente per nulla dela mineralizzazione, troveremmo piu´cose. Ma questo metal non existe, altrimenti non sarebbe um metal-detector.
Va  anche detto che, visto il sito, del metal non se ne sentira´ poi una grande necessita
in futuro.
 La ciotola l´averbbero trovata comunque prima o poi.
Magari negli scavi che si avranno penso gia´nei prossimi mesi, da parte degli stúdenti di qualche universita´.
Pero´per ora, uno a zero per il metal e palla al centro!
Bene, ora vado a cercare un po´ nel campetto di uno che dice aver perso un anello d´oro solo 20 anni fa!!!! 
Mi scuso ancora per le imprecisioni dello scritto, dovute alla tastiera differente ed alla fretta. Ed anche al fatto che corregge automaticamente dele parole che per noi non sono errate: se scrivo 'dice' me lo corregge in ' disse'....boh?....

Alla prossima.