giovedì 22 novembre 2012

Antichi Romani in Giappone!

Lo sapete, se mi leggete spesso, lo avrete capito:
il mio leit-motiv, oltre la Super-Drenella, sono le esplorazoni degli antichi Romani.
Esplorazioni ancora tutte da studiare e di cui nessuno parla come si dovrebbe.

Insomma, secondo me, la forza esplorativa dell'Impero Romano è del tutto sottostimata.
Ma non solo 'secondo me':
sono oramai numerosi i reperti Romani che vengono trovati in vari luoghi del mondo.
In contesti del tutto imprevisti.
Già sappiamo dell'Africa e dell'India.
Del Sudamerica me ne occupo da circa 30 anni, aiutando come e quando posso,
i coraggiosi archeologi del posto, in spedizioni spesso dagli esiti incerti.

Oggi, invece, parlo di un piccolo-grande ritrovamento, avvenuto in Giappone.


Questo artefatto qui sopra, di chiara ed incontestabile origine antica Romana,
è stato trovato in una tomba, in Giappone!


Uno di quei ritrovamenti che possono riscrivere la storia.
La tomba in questione si trova ad Utsukushi vicino la città di Nagaoka.
Le tumulazioni risalgono al secolo V, ed oltre a questo oggetto, conteneva anche
tre sfere di vetro, datate tra il I e IV secolo D.C.
La particolarità di questi oggetti in vetro, lavorati in maniera eccelsa, è che contengono
anche dei piccoli frammenti di oro.
Evidentemente si trattava di una tomba di un personaggio, o comunque una
persona abbiente.
Una delle sostanze che è servita a datare con una certa precisione questi artefatti,
è la soda, già largamente utilizzata dagli artigiani Romani, a differenza di altri popoli,
che ancora  non la conoscevano, o comunque non la utilizzavano per questo scopo.
Anche la raffinata tecnica di includere frammenti d'oro, o foglioline d'oro, era una
peculiarità dei mastri vetrai Romani.


Insomma, un mistero per molti, che si chiederanno come sia possibile che in un'antica tomba giapponese siano stati ritrovati antichi artefatti Romani.
E parliamo di diecimila chilometri di distanza, con Oceani ed altri ostacoli da superare.
Personalmente la cosa non mi meraviglia per nulla.
Sono convinto, ed ho le prove, che gli antichi Romani sapessero navigare con destrezza
oltre le Colonne d'Eracle, senza tanti patemi.


Ed il fatto che le loro "scoperte" non fossero seguite da un'invasione commerciale o
militare (o prima una e poi l'altra), era solo per mero pragmatismo, dote che agli
antichi Romani di certo non mancava.

Alla prossima.



© 2012 by "Dino Conta".