lunedì 31 marzo 2014

Monete straniere perse nel XIX secolo in Italia: Marenghi d'ORO per i bravi cercatori!

Alcuni lettori di questo Blog mi pongono vari quesiti, scrivendomi in privato.
Per una coincidenza, solo questa settimana ben 4 cercatori mi chiedono come mai
nelle nostre campagne italiane si trovano così tante monete straniere, e quasi tutte 
del 1800.

Premesso che NON sono un esperto di monete (proprio no), penso di poter aiutare
i miei fratelli cercatori nel cercare di capire questo curioso fenomeno che anche io 
ho notato tempo fa.

Tralasciando le monete più antiche del XIX secolo, possiamo pensare subito al fenomeno migratorio che portò tanti nostri connazionali a far fortuna in altri paesi.

Molti di loro tornavano, perlomeno anche solo per brevi periodi, e certamente la 
prima cosa che si portavano dietro, erano proprio i soldi.
Per aiutare le famiglie rimaste a casa, e magari per potersi costruire una casetta 
nel proprio paesello.

Molti immigrati neanche pensavano di cambiare la valuta, ed è quindi per questo 
che molte monete, argentine, americane, brasiliane, finivano per perdersi nelle 
nostre campagne.
Monete spesso dal valore molto basso, forse date in regalo ai bambini del paese.

Altri casi di perdita di monete straniere in Italia, è certamente legata alla gran 
quantità di visitatori, i turisti, che nel nostro paese non sono mai mancati, neanche 
nei secoli scorsi.
E poi: il commercio; le guerre (anche queste mai mancate); etc.

Ma di un fatto davvero poco noto, vorrei parlare.
Perlomeno poco noto per noi profani di Numismatica ed annessi e connessi.

Tutti noi pensiamo all'Euro come primo ed unico Sistema Monetario Europeo.
Ed invece già nel XIX secolo già esisteva un sistema unitario europeo.
E non solo europeo, oserei dire mondiale, visto che dopo gli iniziali paesi aderenti, 
cioè Italia, Belgio, Svizzera e Francia, si aggiunsero dopo anche la Grecia, Romania, Serbia, Montenegro, l'Austria-Ungheria, la Bulgaria, Spagna, il Vaticano, la Repubblica 
di San Marino, ed incredibile a dirsi, anche il Venezuela.

L'Unione Monetaria Latina, questo il suo nome, non aveva quindi nulla da invidiare 
al sistema monetario europeo odierno, anzi.
La moneta unica europea era il Marengo, in oro od argento.



Questa moneta fu pensata subito dopo la vittoria di Napoleone del giugno 1800 sugli 
austro-ungarici, appunto a Marengo, località del Piemonte.
Una moneta ancora oggi molto richiesta dai collezionisti e dagli investitori di tutto 
il mondo.
Per i dettagli sulla moneta e la monetazione, rimando però a siti più adatti.

Quello che a noi cercatori può interessare, e che ci incuriosisce, è il fatto che questa moneta (d'oro o d'argento) aveva libera circolazione nel nostro paese, perché accettata senza problemi, proprio come oggi lo è l'Euro.
E questa libera circolazione del Marengo (d'oro o d'argento) è durata più di un secolo.
Infatti, solo nel 1927, l'UMI, cioè la suddetta Unione Monetaria Latina, smise di essere.

Qual è la buona notizia allora?
Be', che nell'Italia povera dell'epoca se non fosse esistita quella Unione monetaria, 
di monete d'oro in circolazione ce ne sarebbero state davvero pochine, e che invece 
i tanti immigrati, i tantissimi stranieri che circolavano da noi due secoli fa, i molti commercianti, di sicuro qualche moneta interessante l'avranno pure persa.

Una "semina" provvidenziale per i futuri cercatori con il metal-detector -cioè noi-, 
che sapendo questo ora possono sperare di trovare non solo monete straniere dell'800 
di nessun valore, ma anche qualche bel Marengo d'oro!!




Alla prossima.

© 2014 by "Dino Conta".

sabato 29 marzo 2014

Ricerca in mare: l' ORO esce fuori a sorpresa!

Mollare mai!
E mai abituarsi alla sconfitta.
Se avessi dovuto dar retta alle mie emozioni, me ne sarei stato a riposo sino a che 
le spiagge non fossero cominciate a riempirsi (vedi precedente post).
Certo, già in questo fine-settimana si avrà la prima 'semina', il tempo promette bene
e i litorali intorno a Roma saranno presi d'assalto.

Ma io non ho voluto aspettare la semina di Euro persi nella sabbia, e anche se le mareggiate non hanno fatto il loro dovere quest'inverno, ho provato comunque a 
cercare in acqua, magari tentando nelle buche meno battute.

Perché per arrivare alla ricerca perfetta, cioè quella con lo sforzo-senza-sforzo
prima bisogna allenarsi, e bisogna abituare la mente più che il corpo.

Con questa premessa, oggi sono andato in mare con la Super-Drenella.
Volutamente senza muta, solo con il costume da bagno.
Il freddo ancora pungente l'ho utilizzato a mio favore per darmi una sferzata di energia,
necessaria dove l'acqua comincia ad essere alta, e quindi pericolosa.

Oggi ho scoperto due cose importanti: primo che le buche marine al largo, quelle 
dove quasi non si tocca più, possono nascondere oggetti interessanti; e secondo che 
gli oggetti grandi in oro possono essere avvolti da uno strato quasi calcareo
sino a nasconderli del tutto!!
In pratica come se l'oggetto rimanesse nascosto all'interno di una armatura fatta di 
sabbia indurita.
Quindi impossibile da individuare con il metal-detector, e molto difficile da 
riconoscere anche una volta trovato.

Un oggetto in oro lo stavo per gettare via, poiché, come dicevo, completamente 
avvolto da questo strato duro ed informe di sabbia.
Strato che neanche ricalca i contorni dell'oggetto stesso, se non in grandissime linee.
Fortuna ha voluto che mentre lo rigettavo in mare, scambiandolo per schifezza non identificata, il manufatto andava a sbattere contro un angolo della Super-Drenella,
che in quel momento tenevo fuori dall'acqua, e si andasse ad aprire come un'ostrica.

Con mia immensa meraviglia mi vedo scivolare sotto i piedi, in acqua, un 
bellissimo monile in oro, molto consistente.
Il luccichio dell'oro non ha lasciato dubbi, ed il mio piede destro lo ha recuperato 
ancor prima che potesse toccare il fondo.

Il sole in quel momento splendeva, e l'oro preso fra le mani ancora bagnato, 
splendeva ancora di più e di luce propria.
Il metallo degli Dei tornava a nuova vita.

Questa che segue è una carrellata di ringraziamento.
Guardate fratelli cercatori, e non dimenticate come è fatto l'ORO:



Una Porsche tutta ricoperta d'oro.
Se rimanesse in mare per molto tempo, probabilmente sarebbe avvolta da uno strato calcareo che ne nasconderebbe le fattezze, non facendoti neanche tentare il recupero.



Nintendo adatto ai nostri gusti.



La bicicletta d'oro e tutta tempestata di diamanti, prima o poi sarà mia.



Fantastica la tastiera per il computer!



Questa macchina del caffè è semplice ed elegante: la voglio!



E dopo il caffè, niente di meglio che una buona tavoletta di cioccolato.
Rigorosamente d' ORO.


Alla prossima.


© 2014 by "Dino Conta".

giovedì 27 marzo 2014

Inverno scarso di target per i cercatori d'oro in spiaggia.

Sull'orlo di una crisi di nervi, questo sono i cercatori di spiaggia, ora.
Disperati ma non soli.

Sì, cari fratelli, l'inverno appena concluso è stato un vero disastro: pochi o nessun target 
in mare come in spiaggia asciutta.
E non si è salvata nessuna zona, da nord a sud la situazione è la stessa.
Miseria nera, e molti di voi si sono amaramente pentiti di aver speso cifre folli per 
dei nuovi metal-detector, che alla fine dei conti non hanno avuto le prestazioni tanto decantate.

Chi ha cercato con un metal da 200 Euro ha trovato poco o nulla proprio come colui 
che cercava con un metal da 2 mila.
In questo c'è una vera democrazia.

Ed alla faccia di "E' solo un hobby", tanti di voi si sono riciclati e sono diventati 
-sempre per hobby s'intende :)...- dei raccoglitori di telline.



Dei tellinari, insomma.
Forse per cercare di arginare le perdite, per rifarsi dei soldi spesi in inutili strumenti.

I più attenti si saranno accorti, infatti, quanti tellinari ci siano oramai in mare.
Al ritmo di uno ogni dieci metri!



Spesso l'ingordigia li fa andare oltre i 2 Kili di telline consentite per Legge, e possiamo vedere bidoni riempiti fino all'orlo, in poco più di 3 ore di "hobby".
Bei soldoni, se pensiamo che un chilo di telline viene venduto all'ingrosso a perlomeno 
15 Euro al chilo.

Insomma, anche a chi non si è riciclato sarà venuta per un attimo la tentazione di mettersi a raccogliere telline per poi quantificarle in 50 Euro giornaliere (minimo), invece che perder tempo a spazzolare inutilmente per ore ed ore.
Perché -ed è inutile negarlo- a nessuno piace cercare per 5 ore di seguito e tornare a casa con soli 6 o 7 Euro, magari trovati all'ultimo minuto.

Chi, come me, non si è fatto incantare dal facile guadagno della pesca di arselle, e 
visto che il nostro è davvero un hobby, si sarà chiesto allora cosa possa essere 
successo quest'inverno.

Perché non saltava fuori nulla durante le ricerche?

La risposta potrebbe darla anche la semplice osservazione del proliferare delle telline.
Infatti, questi molluschi si trovano in gran quantità proprio quando il mare non ha mai graffiato sul serio.
Quando, cioè, non vi sono mai state mareggiate degne di nota.



E difatti questo inverno le poche mareggiate sono sempre state blande, non così dirompenti come negli anni scorsi.
Un fenomeno che capita circa ogni 5 anni.
E che dipende dalle tempeste solari, più che dalla Luna (discorso comunque complesso 
da affrontare ora e qui).
I più 'anziani' si saranno certamente accorti di questo spiacevole (per noi) fatto.

Non è quindi la Fortuna ad essere (o non essere) entrata in gioco, non la vostra bravura, 
e neanche lo strumento, ma la scarsa forza del mare che non ha provocato smottamenti nel fondo sabbioso.
Niente, o quasi, riversamenti di oggetti sull'asciutto.
E gli oggetti rimasti in acqua hanno avuto tutto il tempo di affondare tanto quanto è 
bastato per non esser rilevati dal metal-detector.
In attesa, naturalmente, di una prossima "graffiata" del mare, che puntualmente avverrà 
fra circa 9 mesi oramai.
Insomma, un pianto generale, causato dalla calma piatta di questo inverno.

Personalmente ho preferito cercare più con la Super-Drenella, o con il metal-detector impostato addirittura in All-Metal, pur di portare a casa perlomeno il costo della benzina.

Cari fratelli cercatori, se avete resistito, se non vi siete troppo scoraggiati, stringete 
i denti ancora un po', la "semina" degli Euro e di tutto quello che fa spettacolo, sta per arrivare, manca poco.




E a questo punto dobbiamo augurarci che di mareggiate davvero non ve ne siano per 
un bel po', perché sono queste che allontanano i bagnanti.
Per la semina c'è bisogno di sole.

Alla prossima.


© 2014 by "Dino Conta".

lunedì 17 marzo 2014

METAL DETECTOR FISCHER F-19 : ECCEZIONALE!...PER GLI AMANTI DEL VINTAGE.

Caro fratello cercatore, ti stavi chiedendo che fine avessi fatto, non è vero?
Ebbene, sono morto e poi sono risorto.
Non ho potuto resistere a questa nuova uscita vintage di un "nuovo" metal-detector, e 
nonostante già mi trovassi fra le braccia del mio Padre Celeste, ho deciso di tornare 
in questa valle di risate per dare il mio umile contributo.

Come già saprai -e se non lo sai te lo dico io- a breve uscirà un nuovo modello di 
metal-detector: il FISHER F-19.

La Fisher è una casa storica, e produce buoni metal-detector, in alcuni casi ottimi.
Ma anche lei non deve dormire sugli allori, la concorrenza sforna nuovi prodotti, e giustamente bisogna tenere il passo.

Ecco le foto, in anteprima mondiale:



Be' dai, scherzo, naturalmente.
Ma non c'è, e continua a non esserci, molta differenza fra questi vetusti 
metal-detector delle II Guerra Mondiale, e gli ultimi usciti.
Tutti rigorosamente senza una tecnologia di valido supporto al cercatore.
Continuano ad avere di serie la fastidiosa ed antiquata cuffia con filo;
ed il cavo avvolto nell'asta, come ai tempi di quando Berta filava.
Insomma, un altro modello Vintage d'autore!

Il nome, ad esser sincero, è accattivante.
Fisher F-19 fa subito venire in mente un aereo da caccia, di quelli dei Top Gun.
Quindi, perlomeno avrebbe dovuto avere un tasto di sganciamento rapido della 
piastra, oppure un altro tasto per lo staccamento d'emergenza del cavo, in caso si impigliasse in qualche rovo accidentalmente.
Ed invece niente di tutto questo.
Se ora va di moda il vintage, vintage ha da essere!
Rigorosamente vintage, niente fronzoli, ed inutili orpelli.
Duro e puro, per il cercatore che non deve chiedere mai.

Quindi, tutto ancora come si usava tanti anni fa: filo arrotolato all'asta, e 
cuffietta scrausa col filetto penzolante.

Con una grande novità però, la possibilità di scelta fra metal customizzato 
mimetico, mimetico rosa, o mono-tono.
E te pare poco?

Ma non è finita qui.
Non potevano far uscire un nuovo metal-detector senza alcuna novità di rilievo nell'elettronica.
E visto che il trend in questi ultimi tempi è la ricerca dell'oro, la scelta cade  
su di una frequenza mirata proprio alla caccia del biondo metallo.


Ed in effetti l' F-19 ha di frequenza 19 Khz, una in più rispetto ai 18 Fhz del Mito XP
per esempio.

I creativi della Fisher si saranno detti:  "Ma come mai non ci abbiamo pensato prima?...
se la frequenza 18 è l'ideale per trovare l'ORO, perché non fare uno strumento 
con frequenza 19? ".

Giusto, una in più sicuramente sarà meglio di una in meno...
Allora basterà attendere fiduciosi la prossima uscita di un metal-detector a frequenza 20,
ed il successo sarà assicurato.

Davvero, ma perché nessuno ci aveva pensato prima?

Nell'attesa della sua venuta, eccovi la vera foto di questo nuovo metal-detector:



Bello vero? Io scelgo il mimetico rosa.


Alla prossima.


© 2014 by "Dino Conta".

lunedì 10 marzo 2014

PERICOLO VIPERE FUORI STAGIONE!


Questo video qui sopra mostra una vipera di medie dimensioni, appena sorpresa sotto 
un masso.
Erano tre nei paraggi, ma le altre 2 sono scappate prima di poterle riprendere.
Come vedete, niente di tanto preoccupante, né io e né il mio amico Dan, che riprende 
la scena, abbiamo motivo di temere.

Molti di voi pensano che il pericolo VIPERE ci sia solo in estate.
Pensate: "Escono fuori con il caldo, ora è inutile preoccuparsene".
Sbagliato!
E' proprio ora, quando iniziano ad allungarsi le giornate, quando il sole comincia a 
scaldare un poco, che le bestiacce escono fuori dai loro buchi, e sono pronte ad 
affondare le loro zanne sulla carne umana!



In foto sopra: un'altra vipera lunga più di un metro da me avvistata nella vegetazione.
Vistasi scoperta, invece di scappare sembra volermi attaccare.

Sono talmente intontite dal lungo letargo invernale, che non fanno in tempo a scansarsi 
al vostro arrivo.
E quindi come difesa adottano la strategia dell'attacco.

Voi ignari pensate di non dovervene preoccupare ancora, ed invece questi sono i periodi
a maggior rischio morso.



Sempre la vipera della foto di prima. Bella pasciutella, deve aver mangiato da poco.

Cosa fare?
Intanto, per prima cosa, è buona norma indossare gli stivali alti, ti proteggeranno mentre 
ti addentri fra i rovi, e quando stai salendo un sentiero di montagna.
Tutti luoghi ideali ove incontrare le vipere.

Ricordati pure di fare molta attenzione a dove ti siedi e quando ti poggi da qualche parte.
I serpenti sanno così bene mimetizzarsi, che anche a distanza ravvicinata potresti 
non vederli.



La vipera si avvicina sempre di più (ma che ca.. vuole?), ed io la tengo a distanza,
senza farle del male.

Inoltre fai attenzione anche durante lo scavo stesso: oltre alle grotte, le vipere amano andare in letargo in tane scavate nel terreno.
Mi è capitato alcune volte di scavare e ritrovarmi fra le mani una vipera, per fortuna ancora mezza addormentata.

Qui in Italia per il morso di vipera non si muore.
Non sono così tanto velenose da mettere la tua vita a rischio.
Quindi è davvero assurdo dare credito alle leggende metropolitane che dicono sia 
meglio staccarsi di netto una mano morsa da una vipera.
E non è consigliabile nemmeno iniettarsi da soli il siero anti-veleno-di-vipera.
Ci vuole un medico per questo, tu rischi solo di peggiorare la situazione.



Qui, nella foto sopra, il serpente velenoso si mostra in tutta la sua bellezza.
Contento di averla vista.

Vedi quindi che non c'è bisogno di temerle troppo, in fondo rischi solo una 
brutta infezione e di star male per qualche giorno, in caso di attacco.
Non ci sono scusanti per quelli che le uccidono appena ne vedono una!
Oltre ad essere proibito per legge, è da idioti.
Le vipere aiutano a mantenere sotto controllo i roditori, vero flagello per gli agricoltori.

Mi è capitato anche di trovarmi circondato da decine di vipere in un'occasione.
Ero nel loro luogo preferito per l'accoppiamento.
Eppure nessuna di loro si è sognata di mordermi, una volta fatto rumore, camminando 
con passo deciso, e battendo il terreno con la zappetta, loro tutte si sono scansate facendomi passare incolume.

Fai attenzione, certo, ma se ti capita di vederne una, prendila come una buona giornata:
non capita spesso di vedere nel suo habitat un animale selvaggio e fiero come la vipera.

Alla prossima.

© 2014 by "Dino Conta".

venerdì 7 marzo 2014

INCREDIBILI CURIOSITA' SULL'ORO.

L'ORO è un metallo particolare.
Anche gli scienziati affermati ormai sono concordi nel dire che la sua 
provenienza sia di origine extra-terrestre.
Forse proprio per questo l'essere umano ha sempre avuto un particolare 
interesse nei suoi confronti.

Ma oltre alla ricerca vera e propria, quella con il metal-detector e con la 
Super-Drenella-di-Dino-Conta, e alla ricerca canonica dei minatori, quali 
possono essere altri modi per trovarne qualche grammo?
Come e dove?

Vediamo insieme alcune curiosità a cui non avresti mai pensato prima.

L'oro si trova in ogni continente della Terra!
Senza nessuna eccezione.
Spesso, in alcuni paesi nel mondo, non viene scavato e portato alla luce, solo 
per mancanza di abitudine a questa ricerca.






L'ORO è COMMESTIBILE.



A riprova che siamo tutti Figli di Dio, ognuno di noi contiene nel proprio corpo, circa 
0,2 milligrammi di ORO. Principalmente nel sangue.
Che sia questo il vero interesse dei Vampiri?





Piccole parti di ORO si trovano anche nelle foglie di eucalipto.
Quindi, se andassimo a cercare nella cacca di Koala?....



Si recupera molto più ORO da 1 sola tonnellata di personal computer, che 
da 17 di minerale scavato nelle miniere d'oro!



Le medaglie olimpiche contengono solo l' 1.34% di ORO.



3 piscine olimpiche possono contenere tutto l'oro mai scavato sinora nel mondo!



60 miliardesimi di SOLE è costituito da ORO!
Cifra difficile da comprendere, ma dicono sia davvero tanto.
Be', non ci voleva uno scienziato per dirlo, da bambino il sole lo disegnavo
sempre giallo....oro.



Oltre 6 milligrammi di oro vengono persi ogni anno da una fede matrimoniale 
semplicemente portandola.
Più che un metal-detector, per tentare il recupero, ci vorrebbe una calamita 
per tutta questa polvere d'oro.
Calamita che non esiste.



Sogno sempre di ritrovare, un giorno, un nascondiglio pieno zeppo di lingotti d'oro.
E visto che sognare non costa nulla, mi immagino lingotti come questo della foto.
Il più pesante al mondo, ben 250 Kili!!
Esagerati....




Alla prossima.

© 2014 by "Dino Conta"

lunedì 3 marzo 2014

TUNNEL MISTERIOSI NEL MONDO: FINALMENTE LA VERITA'!!

Carissimi fratelli cercatori, oggi voglio rispondere ad un quesito che proviene direttamente dagli USA.
Un'affezionato lettore di questo Blog internazionale, mi pone una domanda, che esula 
un po' dal tema di questo Blog, ma a cui voglio lo stesso rispondere.

"Caro Dino Conta, leggere sempre il tuo MERAVIGLIOSO blog....etc....etc.....etc...
La mia domanda era questa: anche qui nel mio paese, USA, ci sono degli enormi tunnel nessuno sa dare delle spiegazioni valide. Ho visto le tue teorie sui vermi 
e Darwin, ho trovato interessante il tuo punto di vista. Cosa pensi di questi 
misteriosi tunnel? Qui nessuno sapere dare risposte.
Grazie tante dal tuo lettore americano.  Mike O....."
(tradotto con Google Translator)

Caro Mike, intanto grazie dei complimenti.
Ma andiamo subito al punto.
I tunnel cosiddetti misteriosi, esistono in ogni parte del mondo, e questo già ci 
dovrebbe far pensare.
Cioè, se anche in paesi meno evoluti, nel passato perlomeno, esistono tunnel che avrebbero richiesto enormi sforzi da parte di una qualche società umana, vuol dire che 
le probabilità che non siano stati costruiti da esseri umani, sono altissime!
Nessuno si metterebbe costruire chilometri e chilometri di gallerie sotterranee, quando 
la maggiore preoccupazione in quel periodo, per loro, doveva essere procurarsi del cibo, o coprirsi dal freddo.
Questi sono fatti inconfutabili.

Che poi esista da decenni, se non da secoli, una certa letteratura fantascientifica che ritenga possibile una vita sotterranea, dei mondi abitati da umanoidi che non vedono 
mai la luce del sole, questo è un altro conto. 
E francamente trovo queste bizzarre teorie così prive di fondamento, dal non doverle neanche commentare.

La verità, perlomeno quella che io ritengo essere la verità, è un'altra e molto più semplice.
Così semplice, che proprio per questo nessuno sembra abbia avuto voglia di pensarci.
Forse perché fa più effetto una falsa realtà, che una vera verità.
Si vendono più libri, e ci si ammanta di sintomatico mistero a raccontare di fantomatiche Terre Cave, certamente più che a dire le cose come davvero stanno.

I tunnel  misteriosi non sono altro che antichissime cavità in cui animali, ormai 
estinti, abitavano.

Mai sentito parlare dei dinosauri?
Be', nei secoli, millenni passati, non sono esistiti solo loro.
Gli animali che calpestavano il suolo terrestre, erano decisamente enormi.
Lo erano le talpe, e lo erano gli armadilli, per esempio.
A questi ultimi sono dovuti la maggior parte degli enormi tunnel ritrovati un po' dappertutto nel mondo.
Ed il fatto che gli armadilli non esistano più a certe latitudini, non significa nulla. 
In Italia, per fare solo un esempio, migliaia di anni fa c'erano tigri ed elefanti, ed ora 
non ci sono più.

In foto, gli armadilli di una volta.
Enormi a dir poco, e così dovevano essere le gallerie che facevano quotidianamente, 
nei loro spostamenti.




Quindi, nonostante sia sicuramente più affascinante pensare a popoli che abbiano vissuto (o addirittura ancora vivano) a qualche metro sotto in nostri piedi, questo non è mai successo.
Come non sono i popoli antichi, quelli che vivevano "sopra", gli artefici della maggior parte di queste gallerie sparse nel mondo.
Perlomeno per la gran parte di esse (ma fra un po' ci arriviamo).

Ho avuto l'occasione di visitare un tunnel del genere, in Brasile, nella zona di 
Minas Gerais, ove spesso mi reco.
Il fatto che siano stati scavati da animali, e non da uomini, è molto evidente.
Guardate questa foto:




Ora, bisogna anche pensare che non tutti questi fatidici tunnel siano opera di animali 
del lontanissimo passato.
Sarebbe esagerare al contrario, e troppo semplicistico liquidare così la questione.

Esistono gallerie antichissime, ma non così tanto quanto quelle sopra descritte.
Sono galleria realizzate da popoli non più esistenti, e che spesso non hanno lasciato 
traccia scritta di questi lavori.
Il che rende il tutto ancora più misterioso.
Ma non troppo per chi si sia presa la briga di leggere nel tempo anche antichi testi specialistici.
Per esempio quelli inerenti l'Agricoltura.
Sì, proprio con la A maiuscola.
Si scoprirebbe, infatti, che gli Etruschi per primi, e poi subito dopo gli antichi Romani, costruivano gallerie sotterranee proprio sotto i terreni destinati a coltivazione.
A quale scopo, direte?
Semplice, ed efficace: per il DRENAGGIO DELL'ACQUA PIOVANA.
Gallerie spesso lunghe e contorte, che arrivavano a misurare diversi chilometri.
Si possono trovare in gran parte in Europa, in Asia, nelle zone della Terra ove 
anticamente esistevano popoli con una capacità organizzativa e sociale più evoluta. 

Ancora oggi ne esistono, naturalmente.
Ma dell'esistenza, quasi sempre, ne è all'oscuro pure il proprietario dei terreni di "sopra".
Quasi sempre neanche gli archeologi sanno di queste gallerie.
Diciamo che è un segreto non troppo svelato.
D'altronde, basterà navigare in Rete per scoprire che le teorie su queste galleria antiche, sono davvero molto fantasiose, e volutamente votate all'esagerazione. 

Qualcosa di cui alla gente piace fantasticare, ma nella realtà dei fatti, si tratta solo di 
2 semplici cose:

1- gallerie opere di animali preistorici.
2- gallerie di drenaggio, opera di antichi popoli.

E sì, certo, in alcuni casi le gallerie artificiali venivano scavate per altre esigenze,
come nel caso delle miniere, vie di fuga, o altro.

Niente di misterioso quindi, mi spiace.

Aggiungo pure, tante volte qualcuno ci stesse pensando, che davvero non vale la pena rischiare la pelle per andare in esplorazione di questi tunnel.
Primo perché non vi è assolutamente NULLA!

Anche il nostro idolo, Indiana Jones, non troverebbe proprio nulla in queste oramai 
NON più misteriose gallerie.




Non erano "vissuti", erano solo delle specie di tubazioni per l'acqua, e neanche fognaria, quindi niente scarti, o cosette varie perdute nel mezzo.
Inoltre, quasi tutti nel corso dei secoli e dei millenni sono stati in gran parte interessati 
da scavi e smottamenti.
Con poche eccezioni, quindi, questi tunnel sono davvero pericolosi e se ne sconsiglia vivamente l'esplorazione.
Ammesso che riusciate mai a trovare un'entrata, quasi mai esistente oramai.

Spero di esserti stato utile caro Mike. 
E con te tutti coloro si sono sempre chiesti cosa mai potessero essere questi benedetti tunnel che vanno dappertutto... 

Alla prossima.

  
© 2014 by "Dino Conta"