giovedì 27 febbraio 2014

METAL-DETECTOR: RICERCA NELLA NEVE!

Molti cercatori delle Terre del Nord, appendono il metal-detector al chiodo durante 
il periodo invernale.
Credono -erroneamente- che con la neve non ci sia possibilità di ricerca.




Sì, è vero, bisogna fare molta attenzione alle rocce nascoste sotto la coltre di 
neve, altrimenti si rischia di danneggiare la piastra.
Bisogna pure che le temperature non siano estremamente basse, sennò il metal detector rischia di andare in tilt.
Ma non vi sono seri motivi per smettere la ricerca, addirittura per dei mesi.

Certo è che il manto di neve, se troppo alto, rende i possibili target ancora più
"profondi" di quanto non siano in realtà.
Cioè, se una monetina si trova sotto 5 centimetri di terra, con la coltre nevosa alta 15 centimetri, il target a tutti gli effetti si troverebbe a 20 centimetri.
Non sono comunque profondità impossibili, ed è realistico pensare che qualsiasi metal riuscirebbe a segnalarla questa monetina, nonostante la profondità e l'ostacolo dell'aria intrappolata nella neve.

Ed allora, perché fermarsi?



Inoltre, molte località delle Terre del Nord hanno nelle vicinanze degli impianti sciistici.
Seggiovie, funivie, ovovie, ski-lift, tutte opportunità di perdersi degli oggetti, e 
quindi per noi di ritrovarli.
Ed oggetti di un certo valore, perché chi decide di infilarsi nella giacca un qualcosa
per andare a sciare, o fare del trekking, si porta dietro solo cose utili e preziose: 
GPS; cellulari di ultima generazione; MP3; etc...




Non sto dicendo di fare dello sciacallaggio: gli oggetti ritrovati vanno restituiti!
Anche perché un cellulare viene disabilitato dal proprietario, se pensa sia stato rubato.
Ma divertirsi a scovare le cose più disparate, sotto le funivie, può essere una forma insolita e divertente di continuare questo hobby anche durante la stagione più inclemente.




E poi, immaginate la felicità dello sciatore distratto, che ormai dava per perso il suo 
I-Phone, cadutogli dalle mani mentre si trovava sulla seggiovia e cercava di scattare 
una bella SELFIE  da postare subito su qualche social-network.
Non crederebbe ai propri occhi.



Anni fa feci una ricerca del genere, proprio sotto una seggiovia, ma durante l'estate, 
senza neve quindi.
Non potete immaginare le tonnellate di chiavi, di occhiali, e di oggetti più incredibili
che trovai.
Moltissimi in pessime condizioni, tanto da doverli buttare nella pattumiera.

Ma cercando invece d'inverno, e appunto nella neve, gli oggetti sono appena caduti
non interrati, intatti e ben conservati.
E allora, ma che volete di più dalla vita, che aspettate???

Alla prossima.

© 2014 by "Dino Conta"

mercoledì 26 febbraio 2014

TESORI RITROVATI: MONETE D'ORO IN CALIFORNIA!

Delle volte, quando leggo certe notizie, un po' di invidia mi pervade.
Mi chiedo che razza di cu... di fortuna possano mai avere certe persone.
Giro con il metal-detector ormai da più di vent'anni, e mai che mi sia capitata una 
cosa del genere.
Ma neanche il 10% di una cosa del genere.

Comunque, subito metto da parte l'invidia, per far posto all'ammirazione, perché evidentemente certe persone sono protette dalle stelle.
Guardate un po' cosa è successo pochi giorni fa negli USA.



Questo signore stava tranquillamente passeggiando per i suoi terreni, portando a spasso 
il suo cane, quando sotto una quercia ha notato dei barattoli arrugginiti.
Si è avvicinato, forse il suo cane lo ha fatto per primo, e all'interno dei barattoli ha trovato centinaia di monete d'oro!



Monete d'oro risalenti a fine 1800 e in ottime condizioni, poiché interrate quando 
ancora non avevano circolato.
Questo dettaglio le rende ancora più preziose, difatti la stima delle 1427 monete
si aggira sui 10 milioni di Dollari!

Il sito esatto non è stato rivelato, ma si sa che si tratta della California, e visto che 
lo scopritore ci ha messo pure la faccia, non sarebbe difficile, perlomeno per i suoi concittadini, scoprire dove sono state ritrovate.



Consiglio al fortunatissimo scopritore di acquistare un buon metal-detector
spazzolare per bene il suo terreno, prima che lo facciano altri a sua insaputa.
Le probabilità che ci sia dell'altro, sono alte.
Perché è evidente che qualcuno, tanti anni fa, aveva scelto quel campo per farne la 
sua personalissima banca.



Comunque, e mi ripeto, trovare i tesori con intenzione, non è facile.
Più facile capiti per caso.
Immaginiamoci uno di noi che passa la piastra sopra dei barattoli arrugginiti...il suono fastidioso del ferro lo avrebbe segnalato con precisione qualsiasi metal-detector.
Chi di noi avrebbe scavato questo segnale?
Nessuno!............

Bene, caro fortunatissimo scopritore, con tutte quelle monete puoi fare come lui:





Alla prossima.

© 2014 by "Dino Conta"

martedì 25 febbraio 2014

MILITARIA: il MUSEO più SEGRETO al mondo!!

Probabilmente sono solo 1000 le persone al mondo che conoscono questo segreto!
Il segreto più segreto, quello sinora meglio custodito.
L'AREA 51 e Fort Knox, in confronto, sono pettegolezzi da mercatino.
Forse a svelarlo sto rischiando anche la vita, perché chi me lo ha detto, aveva 
chiesto di non rivelarlo.
Ma io, che non voglio morire vecchio e bavoso, ho deciso di condividerlo con voi, 
cari fratelli cercatori.

In America, vicino alla capitale Washington, esiste da anni una costruzione sotterranea dove vengono conservati ogni tipo di armamento, divise militari, e oggetti che hanno avuto a che fare con battaglie, o vita militare in genere.
Un vero tempio della MILITARIA!

Eccolo, solo per i vostri occhi:



Qui sopra in foto, gli addetti (pochissimi  e molto fidati, per poterli controllare meglio)
si apprestano ad aprire una delle 39 porte blindate che danno accesso al caveau a prova 
di bomba atomica.


Come possiamo vedere in questa altra foto, qui sopra, gli addetti fanno parte di 
un gruppo militare d'Elite,
pronti a sacrificare la propria vita, in caso di attacco al nascondiglio segreto 
e blindatissimo.


Numerose casse ancora chiuse: ognuna contiene documenti segreti; divise risalenti ad eserciti di ogni parte del mondo; oggetti preziosi anche solo a livello storico.



La perfetta ed invidiabile organizzazione del sotterraneo: ogni cosa al suo posto, catalogata e riposta in speciali contenitori in acciaio.



Fucili risalenti alle guerre del XVIII secolo, perfetti ed oliati ogni 6 mesi.



Pistole, perfettamente conservate e funzionanti.
Una memoria storica bellica da far invidia a tutto il mondo!



Ogni pezzo ha la descrizione esatta del luogo di provenienza, l'epoca, etc...


Cappelli della Guerra di Secessione Americana.


Mimetiche della II Guerra Mondiale.


Antichi cannoni.




Ed altrettanto antiche bandiere.


Ma quante cose ci saranno?? Si presume milioni di pezzi!
L'Eldorado degli appassionati di MILITARIA!



Questi quadri qui sopra, sono stati dipinti da soldati, in ogni epoca.
Un vero peccato siano tenuti nascosti in questo bunker sotterraneo, perché la qualità artistica è davvero notevole. Meriterebbero un'altra destinazione, o perlomeno 
dargli l'opportunità di essere ammirati. L'Arte non è fatta per essere nascosta, ma deve essere condivisa con tutti!



                                             Davvero molto belli!



...e spesso rappresentavano scene di guerra, quello che l'artista-soldato viveva 
in prima persona.



Famosi poster propagandistici. Questo del 1940, è firmato Norman Rockvell.



Naturalmente, quadri di ogni tipo. Questo qui sopra, è stato dipinto da un'artista tedesco, negli anni '30.

Ma la cosa sensazionale, e che davvero nessuno sa, è questa:



i famosi, e allo stesso tempo, sconosciutissimi acquarelli dipinti dallo stesso Adolf Hitler!!
Preda bellica degli americani, questi dipinti furono portati in USA in fretta e furia, per poi perdersene le tracce per decenni.
Ora ritrovati catalogati e ben riposti in questo misterioso sotterraneo.

Sembra ve ne siano addirittura un centinaio di quadri firmati A.H.
Incredibile, chi lo avrebbe mai detto?........

Bene, cari fratelli, avete visto per la prima volta quello che a tutti gli effetti è un vero 
e proprio Santuario della MILITARIA!
Un luogo che certamente attirerebbe milioni di visitatori da ogni parte del mondo, se 
solo fosse accessibile.
Chissà se anche grazie a questo post, il Governo americano non cambi idea e decida di condividere con tutti questo tesoro nascosto.
Se non altro per quella incredibile collezione di dipinti, meritevoli di essere ammirati.

Alla prossima (sempre che nessuno mi faccia fuori per aver svelato questo SEGRETO!!!)

© 2014 by "Dino Conta"


martedì 18 febbraio 2014

STRANI RITROVAMENTI IN SPIAGGIA...ma non con il METAL DETECTOR!

Probabilmente molti di noi cercatori, quando vanno a spazzolare in spiaggia, si portano a 
casa qualche oggetto particolare.
Magari un bastoncino lavorato dall'acqua, oppure una bottiglia di vetro dalle forme insolite.
Ma può capitare di trovare oggetti davvero curiosi ed insoliti più del normale.

Guardate questa carrellata di cose trovate in spiaggia.
Sembra incredibile, ma vi assicuro vero.



Questo enorme pupazzo LEGO, è stato trovato sulla costa di Los Angeles, negli USA.
Naturalmente non se lo è perso un bambino, ma è la curiosa trovata di un artista olandese,
che ha rilasciato sinora ben 4 di questi giganti, nei mari di mezzo mondo.
Il primo fu trovato nel 2007 in Olanda, il secondo a Brighton in Inghilterra,
il terzo in Florida.
Sarebbe davvero un ritrovamento con i fiocchi, poiché qui si parla di un oggetto valutato 
decine di migliaia di Euro!
Ma non so se nel portabagagli della mia auto ci entrerebbe...




Ai ritrovamenti strambi, gli olandesi devono esserci abituati.
Infatti, anche qui (vedi foto sopra) ci troviamo in Olanda, per la precisione a Terschelling.
Migliaia e migliaia le banane sparse sulla sabbia, cadute da una nave che le trasportava.
Personalmente non credo che le avrei raccolte, come invece hanno fatto da quelle parti.
Le banane al salmastro non sono di mio gradimento.
Invece avrei preso i tanti maglioni, e le tante scarpe Nike ritrovate sulla spiaggia, sempre di questo paesino olandese, che evidentemente si trova vicino alle grandi rotte commerciali e con una corrente favorevole allo spiaggiamento degli oggetti perduti in acqua.




Anche questo pacco di lettere d'amore, datate addirittura anni '40, sono state trovate
in riva al mare, in USA.
Vista la conservazione, poco prima di spiaggiarsi debbono essere 'uscite' da una qualche capsula del tempo che le aveva ben protette sino ai giorni nostri.
Magari un baule ermetico, rottosi in occasione di qualche uragano.
Le 57 lettere d'amore sono ancora leggibili, in una vi è scritto: "Be' caro, due settimane a partire da oggi e saremo sposati".
La signora Dorothy Farham, autrice delle missive, è stata rintracciata.
Oggi ha 91 anni ed il marito, destinatario delle lettere all'epoca, è deceduto.
La signora non ha saputo dare spiegazioni sul come sia stato possibile trovare queste lettere dopo tanti anni, ed in riva al mare.
Comunque sia, la cronaca di questo ritrovamento starebbe bene pure sul precedente 
post di questo Blog, in cui parlo delle cose ancora ben conservate, dopo anni ed anni 
di vicissitudini.
Non credete?



Se ricordate, tempo fa vi parlai delle urne cinerarie che può capitare di trovare in spiaggia.
Ma in America vanno oltre...
Questa lapide è stata rivenuta nella spiaggia di Ocean Beach, San Francisco.
E non è la prima trovata nella stessa spiaggia.
Il motivo?
Nel 1940 decisero di costruitre un molo frangi-flutti con i resti di un cimitero abbandonato 
da anni, fra cui vi erano appunto molte lapidi.
No comment.




Questo genere di ritrovamento, non è poi così tanto raro.
Già mi è capitato varie volte di trovare bottiglie di liquore, ancora intatte, mentre cerco 
in spiaggia.
Quasi sempre le lascio lì, solo una volta ho portato a casa una bottiglia di vino portoghese, 
che poi ho rivenduto su E-Bay per ben 49 Euro!

Questa bottiglia di whisky, nella foto sopra, sicuramente vale molto di più.
Ritrovata pochi mesi fa nel Galles del nord, si sa per certo essere parte del carico di una 
nave mercantile colata a picco da quelle parti nel 1904.
All'epoca furono ripescate centinaia di queste bottiglie, e naturalmente se le scolarono 
tutte subito. 
Ma ogni tanto il mare regala ancora una di queste 'perle', al fortunato di turno.




Questo coso qui sopra, sembra un Tampax, ma non lo è.
Se vi capita di vederne uno, mentre cercate in spiaggia, NON lo toccate!
E' una bomba!
Ritrovata a Miami, ma visto che ancora oggi sono in uso negli eserciti di mezzo mondo, 
le probabilità di trovarne una uguale, ci sono tutte.
Quindi, non toccatela, segnalate e circoscrivete la zona, chiamate i Carabinieri, ed attendete 
lì vicino (ma non troppo) il loro arrivo.




E ora finiamo in bellezza, con la paperella più famosa del mondo, quella della foto sopra.
Molti di voi l'hanno riconosciuta subito, e già sapranno che ben 29 mila di queste papere gialle sono cadute in mare durante una tempesta, al largo delle Cina, nel lontato 1992.
Ma molti non sanno che ancora oggi, nelle spiagge di tutto il mondo può capitare di ritrovarne.
Io sto a quota tre, ma non sono ancora sicurissimo siano proprio quelle del famoso carico.
Mi dicono di no, per via delle correnti che non dovrebbero averle portate sino alle spiagge 
di Roma.
Ma in alcuni siti esteri, invece, leggo che questo è possibile.
Il mistero ancora non si è risolto.
Nel dubbio, caso mai ne trovaste una, prendetela e portatevela a casa.

Be', cari fratelli cercatori, sono certo che questa curiosa carrellata vi ha fatto venire voglia 
di andare a cercare in spiaggia, anche quando siete senza metal-detector o Super-Drenella.
Non è così?


Alla prossima.

© 2014 by "Dino Conta"

domenica 16 febbraio 2014

Capsula del Tempo: "Oro alla Patria!" 1935, documenti scottanti e mappe del tesoro!

Come sai, caro fratello cercatore, non amo molto mostrare quello che trovo durante 
le mie ricerche.
Non ci sarebbe nulla di strano a far vedere il malloppo di Euro tirati su nella rete 
della Super-Drenella.
E nulla di strano anche nel mostrare i target recuperati con il metal-detector durante 
una gita nei boschi.
Preferisco comunque così.
Non vorrei dare false speranze a nessuno....
E lo ripeto: questo è solo un hobby, nessuno si arricchisce con il metal-detector!!

Ma nell'ultimo post ve lo avevo promesso, ed io le promesse le mantengo.
Ecco quindi la breve storia di un ritrovamento particolare, non mio comunque.
Il ritrovamento di una "capsula del tempo", interrata nei giorni frenetici della fine 
della II Guerra Mondiale.
Questa capsula del tempo è stata ritrovata da un mio amico, non tanto tempo fa, nei 
pressi di Roma, accanto ad un casolare oramai abbandonato da anni ed anni.

Ma lasciamo parlare l'autore di questo curioso ed insolito ritrovamento: Ettore, sporadico amico di cercate.

"Dino, come sai si tratta di un ritrovamento che parlando in soldoni, non è che sia 
nulla di trascendentale. 
E chiarisco subito che è stato pure da me segnalato alle Autorità competenti, che 
ne hanno preso atto.
L'importanza di questo ritrovamento è sicuramente la storia che ci gira intorno, immaginarsi cioè cosa ha spinto una, o più persone, a nascondere sotto quasi mezzo 
metro di terra, degli oggetti che comunque non avevano un valore intrinseco.
Ad eccezione di alcune antiche mappe del tesoro che, come sai, sono in corso di 
verifica da parte di esperti.

Ma andiamo per ordine.
Quel giorno saremmo dovuto andare insieme a cercare, ma tu all'ultimo momento hai deciso di andartene per conto tuo in spiaggia con la tua benedetta Super-Drenella.
Io, invece sono andato a cercare nei dintorni di un casolare che vedo ogni volta che 
torno a casa.
Sono anni che mi ripropongo di andarci, ma poi ci avevo sempre rinunciato pensandolo un posto già strabattuto da altri cercatori, proprio per il fatto che è di facile accessibilità.
Ma visto che non avevo molta voglia di fare tanti chilometri, quella domenica mi sono finalmente deciso a fare una cercatina nei dintorni di questa grande casa di campagna.

Ho iniziato subito a spazzolare accanto a degli alberi di ulivo.
La sorpresa è stata già grande quando in meno di mezz'ora sono uscite ben 5 devozionali!
Mi dicevo "ma allora il posto è ancora vergine!!".
Evidentemente tutti davano per scontato che altri ci avessero già cercato, ed invece 
non era così.
Alla fine della quarta ora di ricerca, il bottino era interessante: un totale di 8 devozionali 
e ben 11 Spighe.
Per non parlare dei tantissimi bossoli, e fibbie di zaini della II Guerra Mondiale, e dei molteplici attrezzi da contadino, quali roncole, falcetti, etc...

Decido di spostarmi vicino a quello che sembrava essere il capanno degli attrezzi.
Qui solo robaccia: latte e lattine di ogni tipo ed epoca.
Sto andandomene, perché le mie orecchie non sopporterebbero più un altro suono forte da lattina interrata.
Quando oscillando stancamente e senza convinzione la piastra del mio Soverign GT
sento un suono molto deciso.
Un segnale che non identifico come 'latta', ma immagino a qualcosa di grande ed interessante, magari un elmetto.

La sera prima, come sai, avevamo parlato dei cercatori di Militaria, e come facciano 
a capire se un segnale corrisponda ad un elmo, oppure a del ferraccio qualsiasi. 
E tu, caro Dino, mi ripetesti la frase fra le più storiche della ricerca: "Nel dubbio, scava!".
Ed io, nel dubbio, ho scavato. 
E più scavavo, più ero convinto di stare per tirar fuori un elmo.
Ed invece, dopo uno scavo non certo facile, vista la profondità di quasi 50 centimetri (misurati con la mia zappetta), ecco spuntar fuori un barattolone di vetro molto grande, 
di quelli con chiusura ermetica, quelli che si usavano una volta per conservare i cibi.
Piccole radici oscurano la vista del contenuto, ma io sono già comunque felice di aver recuperato un barattolo di vetro ancora intatto, seppur non antico.
Una volta fuori dal buco, prendo la bottiglia d'acqua che porto sempre con me, e la verso quasi completamente sul vaso di vetro.
Troppa la curiosità di capire cosa c'è all'interno, e comunque non voglio aprirlo subito senza prima capire che non si tratti di nulla di pericoloso, come veleni, o cose del genere.
In fondo sono vicino ad un capanno agricolo, ed il rischio che all'interno ci siano concimi velenosi, non è poi così remoto.
Appena il contenitore comincia a diventare trasparente, vedo nel fondo un ammasso di medaglie con catena, in oro!! 
Quasi piango dall'emozione, e comincio a saltellare come un mezzo matto.
Sopra le medaglie si intravedono altri monili stile Fascio Littorio, delle foto, 
e degli incartamenti.
Sopra questi fogli, vi è una scatolina di latta poggiata sopra.

Passata l'euforia cerco di fare mente locale e continuo a scrutare il contenuto del vaso 
di vetro, senza aprirlo, poiché nei primi tentativi quasi finivo per romperlo.
Decido quindi di scandagliare ancora un poco nei dintorni, senza incontrare altro,
richiudo per bene il buco, e me ne torno a casa.

Una volta ritornato a casa, sei la prima persona a cui telefono, ma non rispondi...
Aiutato da mia madre, metto il vaso con chiusura ermetica in acqua, senza però farla arrivare sino all'apertura, per timore che possa entrare.
Piano piano, aiutato da abbondante sapone per piatti, il vaso comincia a schiudersi.
Lo tolgo dall'acqua, e lo apro del tutto.

Per prima tiro fuori la scatolina di latta, ancora quasi del tutto integra, ed all'interno scopro un orologio da polso da uomo a carica manuale, non funzionate e un po' arrugginito in alcune parti.
Subito sotto dei plichi più grandi di una busta da lettera, in carta oliata con all'interno altre buste contenenti dei documenti.
Di questi documenti non posso specificarne i contenuti, perché come sai sono al vaglio 
di esperti.
Mentre la cosa interessante, dal nostro punto di vista cercatorio, sono 3 piccoli fogli
come fossero stati strappati da un antichissimo taccuino, in cui sopra vengono riportate delle coordinate per il ritrovamento di tesori nascosti, tutti nel Lazio.
Di difficile interpretazione, sia per la maniera come sono scritti, e sia perché molti toponimi non sembrano corrispondere a nulla di oggi esistente.

Sotto, ancora, documenti ed alcune foto.
Ed alla fine spunta fuori questo ammasso giallo di medaglie e catene, che purtroppo immediatamente capisco non essere oro, bensì ottone.
Decine e decine di medaglie con catene, molte rovinate dalla ruggine, ma altrettante quasi del tutto intatte!
Ed alcune fedi in ottone ed altro materiale di color chiaro.
Altri -pochi- monili, che presumo essere dei ciondoli (ma non ne sono sicuro), 
scoprirò più tardi essere in bronzo e argento.

Il giorno dopo, anche su consiglio tuo e di mia madre, decido di portare il tutto a 
chi di dovere, e dopo che hanno fatto delle foto e fotocopiato i documenti, mi viene 
tutto restituito, con la richiesta di custodire diligentemente, in attesa di ulteriori 
sviluppi eventuali.
Questo è tutto caro Dino, il resto puoi pure dirlo tu, che le cose le sai bene".

Ringrazio Ettore per il resoconto.
E specifico cosa effettivamente è saltato fuori da questa "capsula del tempo".
Le medaglie, dopo circa un mese di e-mail inviate a destra e a sinistra, sono risultate 
in maniera incontrovertibile essere quelle che accompagnavano le fedi "Oro alla Patria" 
nella cerimonia avvenuta nell'Altare della Patria in Roma, nel lontano 1935.
Solo in questa cerimonia, non in altre, avvenute in altri luoghi d'Italia.
Difatti, le fedi sono proprio quelle, e la catena ha anche un moschettone in cui si collocava la stessa fede nell'atto della consegna agli italiani che donavano il loro oro 
al paese.
Il materiale è ottone.
Le fedi numericamente di molto inferiori rispetto alle catene con medaglia.
Ma vediamo le foto, che spiegano meglio di tante parole.



Notare come si sono ben conservate, molte di esse.
Incredibile se pensiamo che stavano sotto terra da circa 70 anni.
Difatti, grazie ad un documento all'interno della capsula del tempo, si è compreso 
con esattezza che la data dell'interramento risale al 1943.
Senza dimenticare che gli oggetti stessi furono prodotti prima del 1943, cioè 
nel 1935.



Qui sopra in foto, i due tipi di fedi ritrovati all'interno della capsula: una in ottone, 
l'altra sembra essere in ferro.

Alcune di queste medaglie si trovano oggi già in vari musei del mondo.
Una donazione fatta dal mio amico per ringraziare i vari esperti che hanno contribuito 
al riconoscimento degli oggetti e dei documenti.

Le foto ritrovate sembrano raffigurare il nucleo famigliare che abitava in quel casolare, che si è scoperto essere stato abbandonato proprio alla fine della II Guerra  Mondiale.

E le mappe del tesoro (di cui a dir la verità stanno girando pure delle fotocopie!!), 
non hanno finora dato riscontri.
Questo perché non se ne viene  a capo addirittura di certe frasi, scritte in un italiano sconosciuto ed incomprensibile.
E va anche detto che i nascondigli si riferiscono a fontanili in mezzo a paesi, per esempio. 



(in foto: immagine presa in Rete)

Quindi, dopo tutti questi anni, anzi, secoli sembra, di certo il fontanile del paese non ci sarà più, ed al suo posto ci saranno delle palazzine.
Dopo un'iniziale euforia per queste mappe, quindi, diciamo che il realismo sta prendendo il sopravvento.

Interessante, naturalmente, è capire perché queste cose siano state nascoste sotto terra.
Credo sia plausibile che gli oggetti raffiguranti Benito Mussolini potessero essere troppo scottanti verso la fine del conflitto, e che il proprietario li riteneva comunque così importanti, da non volerli del tutto distruggere, e li avrà nascosti magari pensando ad 
un recupero postumo.




Stessa cosa vale per i documenti.
Non comprendo il motivo per cui sia stato messo pure un orologio, che era del tutto evidente si sarebbe deteriorato in fretta. 
Anzi, forse proprio l'orologio fa propendere più ad un interramento del tipo "capsula del tempo", piuttosto che un interramento di un piccolo tesoro.
Cioè, chi ha messo quelle cose nel vaso e poi sotto terra, sapeva bene di non poterle 
o volerle più recuperare, ed ha inserito ciò che non voleva più avere fra le mani, per 
vari motivi.

Di certo, non vi erano oggetti d'oro, niente di valore, se non i pochissimi ciondoli 
in argento, i Fasci Littori, quindi di "tesoro" non possiamo parlare, anche se questi ultimi oggetti sembrano essere molto rari (erano destinati a Gerarchi e personaggi in vista dell'epoca).



Mi sono davvero dilungato tanto, anzi, avrei voluto dire di più.
Ma in pratica sto scrivendo un libro, più che un post.
Magari se vedo molto interesse su questo post, scriverò dell'altro. 
Oppure se ci saranno sviluppi interessanti in questa vicenda, che ricordo essere 
del tutto cristallina e seguita da varie persone, ve lo comunicherò.

Nel post metto solo foto della medaglie con catena, non altro poiché 
non mi è stato permesso.
E lo capisco.
Ringrazio ancora, e di cuore, il mio amico Ettore per il suo contributo.

Alla prossima.

© 2014 by "Dino Conta"

martedì 11 febbraio 2014

Autenticità dei reperti di MILITARIA. Tutto quello che devi sapere!

Probabilmente pensate che io sia un super-esperto di cimeli dell II Guerra Mondiale.
Altrimenti non mi spiego perché il buon 35% delle mail che mi arrivano, riguardino 
richieste di valutazioni e soprattutto sapere se un tal oggetto è autentico o no.

D'accordo da piccolino, come ho già ricordato, passavo le mie giornate a tirar fuori dal terreno i resti della battaglia di Anzio e Nettuno.
E recentemente mi sono interessato in maniera scrupolosa ai totenkopfring, a cui ho dedicato un post in questo Blog, divenuto molto popolare.

Ma direi che sono più interessato alla storia ed ai personaggi che vi hanno partecipato, piuttosto che agli oggetti.
Comunque, in effetti qualcosa penso di poterla condividere con voi, in particolare quello che mi sembra sia di maggior interesse: come capire se un oggetto è autentico.

Fattore primario è l'esperienza.
Se non avete mai visto un tal oggetto, se non avete mai frequentato i mercatini 
ed i vari musei, se un dato oggetto non lo maneggiate e non lo toccate, difficilmente 
quando vi capiterà l'occasione di incontrarne uno per la prima volta, riuscirete a capire 
se una medaglia è autentica, se un anello è recente, oppure risale sul serio alla 
Seconda Guerra Mondiale.
Se manca il fattore esperienza, potreste cadere facilmente vittima dei tanti truffatori 
che popolano questo mondo della Militaria.

Solo pochi giorni fa ho visto in un mercatino domenicale di quartiere, qui a Roma, un anello indiano (dell'India) con il simbolo induista della svastica, spacciato allegramente 
per un anello Nazista!

Come penso sappiate tutti degli elmetti tedeschi riprodotti oggi nei paesi dell'Est e proposti come originali.
Quindi, massima attenzione, e penso sia d'obbligo fare acquisti da persone in qualche maniera rintracciabili in un futuro.
Se ho speso pochi Euro per un oggetto poi rivelatosi falso, posso pure far finta di nulla, 
ma se ne ho spesi diverse centinaia magari per lo spadino da ufficiale nazista con manico d'avorio (visto di recente), voglio esser sicuro di poter rintracciare il venditore 
anche fra qualche anno, se non sono sicurissimo dell'originalità. 

Per pezzi importanti, quindi, direi che è d'obbligo rivolgersi a Case d'Aste, o rivenditori con una certa reputazione.
Una buona reputazione.
Ma questi sono consigli direi abbastanza scontati.
Anche se molti non ci pensano.

Vorrei invece parlare, e lo vedo dalle mail che mi scrivete, della diffusa paranoia 
che vi assale quando avete a che fare con questi oggetti.
Molti di voi partono dal principio che tutto sia falso.
Se poi l'oggetto è in buone condizioni, parte in automatico l'equazione "oggetto
in buono stato uguale falso!".
No, non è così, non sempre perlomeno.

A molti sfugge che di certi oggetti ne sono stati prodotti migliaia di esemplari, 
o addirittura milioni!
Fortunatamente per i collezionisti, molti oggetti subito dopo la fine della guerra, 
vennero trasformati e riciclati.
Per fortuna perché meno ce ne sono e meglio è, hanno più valore se c'è scarsità di reperimento.

Ma tantissimi altri oggetti sono sfuggiti alle grinfie dei riciclatori dell'epoca, e capita che saltino fuori in periodi diversi, alimentando così il mercato della Militaria.
Capitano più di quanto pensiate queste cose: caserme con furerie ancora chiuse dalla 
II Guerra Mondiale; cavità artificiali con all'interno migliaia di elmi ancora integri; 
stanze murate alla svelta nei giorni della disfatta.
Ne avrei da raccontarvi...

E poi, naturalmente, vi sono i casi dei veri e propri ritrovamenti nei terreni.
L'ex Unione Sovietica, in questo senso, è una miniera a cielo -quasi- aperto!
Una discutibile miniera, direi indegna!
I milioni e milioni di soldati caduti in battaglia da quelle parti alimentano oggi il mercato floridissimo della vendita dei reperti di oggetti legati in qualche modo a quel periodo.

Bisogna notare due fattori importanti: il primo è che ai soldati tedeschi caduti in 
battaglia nella ex Unione Sovietica, non fu data sepoltura!
Volutamente.
Pochi conoscono questo particolare, ma è proprio così, ed è per questo che è così comune, da quelle parti, trovare resti di soldati con annessi oggetti e divise.
Il secondo fattore è che non è affatto vero che non si possano trovare anche in questo contesto degli oggetti conservati bene, o addirittura benissimo.
La peculiarità di certi terreni, scarsamente acidi, in molti casi ha permesso la conservazione di molti reperti a livelli quassi incredibili.

Quindi, se vi capita di trovare da qualche parte una medaglia Nazi, molto ben conservata, non è detto che sia per forza una riproduzione.

Comunque, in ogni caso, vale questa regola aurea: il gioco vale la candela?
Cioè, se un tizio vende una medaglia per pochi Euro, a meno che non ne abbia fatte false a migliaia ed immesse tutte sul mercato (ma si verrebbe a sapere!), 
non credo che si metta a riprodurre una medaglia solo per poche centinaia di Euro.
Più facile invece che si riproducano, spacciandoli per veri, elmi dal valore sicuramente 
più interessante.

Poi, bisogna pure ricordare che spesso chi vende un oggetto falso lo fa in buona fede.
Quanti migliaia di film sulla II Guerra Mondiale sono stati prodotti sino ad oggi?
E quanti migliaia di elmetti saranno serviti per ogni film?
Pensate che stiano tutti chiusi in qualche capannone aspettando il prossimo film?
No, molti hanno preso il volo già da tempo, e sono stati immessi nel mercato 
della Militaria.
E tanti di questi gusci furono fatti subito dopo la fine della guerra, quindi hanno assunto quella patina di vecchio che ne potrebbe avvalorare l'autenticità...che non c'è.

Insomma, le situazioni, gli oggetti, vanno esaminati caso per caso.
Senza esagerare con la diffidenza, ma neanche facendosi raggirare.

Ancora, ricordiamo le cosiddette 'capsule del tempo', piccoli contenitori, o cassette, 
o quello che volete voi, in cui venivano rinchiuse delle cose, magari attendendo tempi migliori per recuperarle.
Oppure, le capsule del tempo, non volute, fortuite.

In ogni caso, non tesori con soldi o gioielli (altrimenti parleremmo di 'tesoro'), 
ma contenitori con oggetti che anche all'epoca non avevano così tanto valore, 
se non quello affettivo.

Tempo fa un mio fortunato amico ne ha trovata una di queste capsule del tempo.
Vicino ad vecchio casolare abbandonato, nei dintorni di Roma.
All'interno documenti, e ben tre mappe del tesoro, ancora in corso di verifica.
Ed ancora: decine e decine di medaglie con catena con l'effige di Benito Mussolini.
Non d'oro -purtroppo- ma in ottone. E qualche ciondolo, o presunto tale, 
in bronzo e altri in argento, raffiguranti il Fascio Littorio, simbolo tipico dell'epoca.
Ho aiutato questo mio amico a saperne di più su queste medaglie, ed abbiamo scoperto, grazie a degli esperti di Militaria di quel periodo, che si tratta delle 
famose medaglie "Oro alla Patria" del lontanissimo 1935!!
Il Fascio Littorio è addirittura un oggetto creato appositamente per una famosa Mostra 
svoltasi a Roma alla metà degli anni '30.
Ma su questo oggetto dovrò informarmi di più, 
perché vedo troppo interesse da parte dei collezionisti interpellati.
Molti di questi oggetti sono ancora ben conservati.
Eppure hanno ben 79 anni.
E, presumibilmente, sono stati interrati nei turbolenti giorni della fine della guerra, 
magari col timore che venissero scoperti dai nemici.
Oppure semplicemente perché per della povera gente, quello era il loro tesoro, 
anche se in ottone.

La deteriorabilità degli oggetti, anche interrati, non è quindi obbligatoria.
Allora, cari cercatori, non pensiamo subito al peggio in presenza di un cimelio ancora 
in ottimo stato. 
D'accordo una certa diffidenza ci protegge dall'inganno.
Ma troppa non ci permette di approfittare di una buona occasione di prendere un
cimelio interessante.

Ma  poi lo dico proprio a voi?
Ma non vi è mai capitato di trovare una devozionale ben datata ancora integra, che sembra caduta lì da appena qualche giorno?

Riguardo la capsula del tempo ritrovata dal mio amico, vi prometto che ci tornerò 
nel prossimo post.
Oramai mi sono dilungato troppo.

Ora insieme guardiamo queste foto.
Mostrano reperti risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, ancora in relative 
buone condizioni.
Giusto per avvalorare i fatti di cui abbiamo parlato qui ora.
Incredibile, ma veri!



Questa qui sopra, è una zampa di piccione viaggiatore utilizzato per scambi di 
messaggi dai Servizi Segreti di sua Maestà la regina d'Inghilterra.
Ritrovata da poco dentro un cammino inglese in cui era rimasta indisturbata per 
tutto questo tempo.
Notare ancora lo stato di conservazione.



Qui sopra invece, questa bella ragazza scozzese osserva un ammasso di lardo, risalente 
ad un naufragio avvenuto durante la II G.M. al largo della Scozia.
Il barile si è disintegrato negli anni, ma il lardo, nonostante gli 80 anni passati in mare, 
sta ancora tutto lì e con la stessa forma che gli ha conferito il barile.
Incredibile!






Questa foto sopra è sicuramente più toccante.
Sono le sepolture di fortuna (per così dire..) di soldati giapponesi caduti nella giungla pluviale di Papua Nuova Guinea.
Ritrovati solo nel 2010.
In tutti questi anni di piogge incessanti, di animali che passavano da quella parti, alberi che cadevano, sole, etc.., questi elmetti sono rimasti esattamente nel posto ove erano stati messi nel giorno della sepoltura di questi ragazzi, cioè sopra i bastoncini di legno che segnalavano la presenza delle tombe.
Ancora lì, senza mai cadere, e se vogliamo ancora incredibilmente non del tutto distrutti.
Impressionante.

Quindi, per finire, non dovremmo meravigliarci di trovare qualche pezzo del passato
non del tutto deteriorato.
Cerchiamo invece di ricostruirne il percorso a ritroso: da dove viene, chi lo aveva, etc..

Ma una raccomandazione: NON alimentate il vergognoso mercato dei cimeli dei caduti 
in battaglia, acquistandoli da provenienza ex paesi dell'Est.
Vengono recuperati dai corpi di quei poveri ragazzi, senza rispetto alcuno.
Senza vergogna.
Vuoi essere un collezionista appassionato di storia, o vuoi fare il beccamorto?

Alla prossima.


© 2014 by "Dino Conta"