martedì 3 giugno 2014

Gare e Raduni di metal-detecting: trucchi & consigli.

Dopo qualche anno di oblio, qui in Italia si è tornati ad organizzare gare 
di metal-detecting.




Infatti, dopo lo stop anni fa, a tratti immotivato, dello strafamoso Grande Slam dell'A.R.E.A. Nazionale (di cui io ero consigliere), tutto ad un tratto ogni gruppo e gruppetto più o meno conosciuto, ha deciso di organizzare una propria gara.

La cosa buffa è che quasi tutte a ridosso delle stesse date, presi forse da una smania 
di prenotarsi i fine-settimana estivi iniziali.
Evidentemente ritenuti più idonei a raduni e gare.

Non si può che gioire per questo fiorire di iniziative, che oltre ad essere davvero 
molto divertenti, sono anche fonte inesauribile di consigli e danno la possibilità di 
entrare in contatto con altre persone che condividono con voi la stessa passione.
E che magari abitano sulla stessa strada di casa vostra e neanche lo sapevate.

Ho partecipato nel passato a varie gare, l'ultima 2 o 3 anni fa in qualità di giudice.
Penso quindi di poter dare qualche consiglio, o svelarvi qualche curiosità.
Anche se, lo ammetto, non sono mai stato tanto bravo nelle gare, al massimo mi 
sono piazzato ventesimo (su 130 persone).

Per chi non lo sapesse, nelle gare di metal-detecting l'obiettivo è quello di trovare 
più target possibili nell'arco di un'ora, in un campo prestabilito e con target precedentemente nascosti dagli organizzatori.

I target da ritrovare possono essere di varia natura: si va da riproduzioni di antiche monete realizzate in argento ed oro, vero argento e vero ORO (che è bene ricordarlo, rimarranno al cercatore), a semplici tappi di bottiglia a corona.



O tutti e due, i tappi in questo caso sono numerati da 1 a 90 e danno la possibilità di vincere uno dei numerosi premi messi in palio nell'estrazione finale del dopo-gara.

Vi sono poi i target cosiddetti "ecologici", cioè -se previsto- si tratta di recuperare qualsiasi tipo di ferraglia varia, non precedentemente interrata, ma già lì nel campo 
da tempo, e quindi di ripulire di fatto il terreno da questa mondezza metallica. 
In molti casi è prevista una premiazione a parte per chi recupera più ferraglia, con 
tanto di coppa e premio finale.
E qui arrivano le prime furberie.
Difatti, ed è successo nel passato, qualche cercatore che si credeva più furbo degli 
altri, una volta che recuperava un fil di ferro, lo metteva in tasca e zitto zitto con 
la manina infilata nella tasca, rompeva il fil di ferro in varie parti, aumentando così 
il numero dei target ritrovati!
Non quindi un pezzo singolo di 10 centimetri, per esempio, ma 5 pezzi da 2.
Oppure, ed anche questo è successo, qualcuno iniziava la gara già con tanta ferraglia 
nelle tasche.
Visto che non si tratta di target prestabiliti e riconoscibili come interrati dall'organizzazione, ogni chiodo o strappo di lattina andava bene.
E non è uno scherzetto da poco, spesso i vincitori del Premio Ecologia, hanno 
vinto metal-detector da centinaia e centinaia di Euro.
Mica bruscolini.
Senza parlare della coppa, sempre molto bella.

Con questo non voglio assolutamente sminuire i vincitori delle passate edizioni!!
No, che mi risulti hanno vinto sempre i meritevoli!!!
Ma questi trucchetti da qualcuno sono stati usati, ed il fatto che qualcuno -come me-
se ne sia accorto, può solo che farvi stare tranquilli, perché di sicuro questo 
non accadrà più.




Un altro losco metodo utilizzato da qualcuno, nel passato (nel passato!), è quello di organizzare un gruppetto di amici portatori di target al migliore del gruppo.
Mi spiego: siete in 5 o 6, e fra di voi ce n'è uno bravino nello scovare i target, quindi 
non fate altro che consegnare di nascosto, durante la gara, alcuni dei target al vostro amico più bravo, che a fine gara si troverà in tasca i suoi di target, e quelli che 
gli hanno consegnato i suoi amici.
Lo scopo è quello di mandare avanti nella classifica uno del gruppo, piuttosto che 
rimanere tutti fra gli scarsi.
Questa subdola tecnica è stata usata spesso, ed anche se non ci sono mai state prove, 
cioè nessuno è mai stato beccato nel momento dello scambio, ci sono buoni motivi 
per arrivare a questa conclusione.
Una prova, comunque, può essere anche un semplice calcolo matematico: se alla fine 
di un'ora di gara, un concorrente consegna 89 target, più altri 90 target ferrosi, è più 
che lecito pensare che ciò non sia possibile umanamente.
Quanti target ha tirato fuori in un minuto?
Troppi! 
Calcolando poi la rilevazione, lo scavo, etc..
Il calcolo matematico rivela  molte furberie.
Anche se è pur vero che ci sono cercatori che hanno una velocità davvero 
incredibile di spazzolata.
Se non avete mai partecipato ad una gara, o ad un raduno cercatorio, preparatevi psicologicamente, perché se pensavate di essere bravi nel cercare, potreste 
scoprire invece di essere delle vere pippe!
Mentre voi state cercando ancora di tirar fuori dal mucchietto di terra quel target 
che non riuscite a capire cosa sia esattamente, il vostro vicino già si è riempito 
-onestamente- la tasca con 7 o 8 target.
E vi assicuro che è così, succede.

Questo non vuol dire che non siete bravi a cercare sempre e comunque.
Vuol dire solo che non siete veloci e bravi nelle gare.
Perché in fondo, quello che conta nelle gare è proprio la velocità.
Più target degli altri, in un'ora di gara.
E per trovarne di più degli altri, devi essere più veloce degli altri. 
Essere in perfetta simbiosi con lo strumento. 

E -molto importante- non lasciarsi condizionare dal rumore in cuffia degli altri 
metal-detector.
Infatti, il concertino di frequenze sarà insopportabile, soprattutto perché scoprirai 
che la maggior parte dei partecipanti usano metal-detector XP, e spessissimo con frequenza 18.
Ciò vuol dire che si tratta di una vera e propria guerra a chi sfonda le orecchie del 
vicino di gara.

Inutile, e lo dico ai possessori di Deus XP, pensare di cambiare di poco la 
frequenza, perché alla fine non servirà comunque, visto che tutti faranno così.
L'unica cosa è concentrarsi sul proprio "rumore" e  cercare.
Devi riconoscere il tuo metal, fra i tanti che gracchiano.
E quindi, magari cercare di non stare troppo vicino agli altri.
Cosa non semplice se alla gara magari partecipano più di 100 persone.

Riconoscere dove sono stati interrati i target, magari solo la sera prima, non è facile.
Sconsiglio di pensare a questa eventualità, perché se l'interramento dei target lo 
hanno fatto persone in gamba (e direi che è sempre così), di certo non lasceranno 
tracce evidenti.
In fondo per infilare una monetina nel terreno, basta fare un taglio con un coltello ed infilarcela a forza. 
Così rimane di piatto ed è più difficile scovarla....
Anche in questo caso, nel passato, i furboni non sono mancati: alcuni si appostavano 
su qualche collina prospiciente, nel momento dell'interramento, ed armati di binocoli cercavano di capire dove i target venivano nascosti.
Oltre che disonesta, la cosa è abbastanza stupida, perché i target vengono sparsi su 
tutto il terreno.
Quindi non avendo una tavola millimetrica del terreno, il vedere da lontano questa operazione risulta del tutto ininfluente.

Partecipare a queste gare, come dicevo, è sicuramente consigliabile sotto tanti punti 
di vista.
L'importante è farlo in maniera tranquilla, del vada come vada.
I vincitori spesso sono persone che cercano da quando avevano 10 anni e lo fanno 
più volte a settimana.
Oppure novizi particolarmente fortunati, ed è capitato.

La mia prima gara, tanti anni fa, fu un vero successo, se non altro per i target 
numerati e ferrosi della lotteria finale, che mi permisero di vincere premi a volontà, 
fra cui anche un viaggio per due di una settimana.
All'epoca usavo un Fisher CZ 21, come ospite d'onore c'era il patron della Garrett
che mi disse "You are a lucky boy!...".
Non lo so se sono stato davvero fortunato, più che altro partecipai alla gara dopo abbondanti libagioni a base di vino rosso novello, offerto dal perfetto padrone di casa, Don Albino.
Forse pure questo è un "trucco"....

Alla prossima.

© 2014 by "Dino Conta".

mercoledì 21 maggio 2014

Copri-piastra per il DEUS XP: attenzione a non sbagliare modello!!

I dettagli sfuggono ai più, e alle volte sono proprio queste inezie che possono rovinare 
una cercata, o comunque far perdere tempo e soldi.
E noi questo non lo vogliamo, giusto?
Giusto!

Se avete letto i recenti post di questo Blog, seguitissimo anche all'estero e considerato 
"Il Blog più autorevole e allo stesso tempo stuzzicante per tutti coloro che sono alla 
ricerca di qualcosa nella vita. (Robert Patterson -USA To-Day-)", avrete notato che ho 
da poco avuto dei problemini con il copri-piastra (cover) del mio nuovo DEUS Xp.

Ordinandone uno nuovo, fate attenzione: esistono 2 modelli.
Due modelli perché esistono due piastre differenti, e questo mi sembra che nessuno 
lo abbia notato.
Cioè il Deus di fine 2013 ha la piastra leggermente più stretta, rispetto a quello di 
un anno prima.
Parlo delle piastre montate di serie.
Me ne sono accorto quando mi è arrivato il copri-piastra nuovo, era più lasco, 
scivolava via.
Dopo un attimo di smarrimento, ho capito l'inghippo, mi avevano mandato per errore 
il copri-piastra per il vecchio modello.

Niente di grave, la grande professionalità degli addetti alla vendita di un famoso negozio di Cervia, ha ovviato a questo inconveniente in maniera direi molto rapida: dopo neanche 8 ore dalla telefonata, avevo già il copri-piastra giusto.

Quindi, fate attenzione quando ordinate, se avete il modello nuovo, dovete prendere 
il copri-piastra che all'interno ha marcato il numero "2".
Se il vostro vecchio e rovinato copri-piastra non ha numeri, allora si tratta del vecchio modello di piastra.

Una cosa all'apparenza banale, ma parlandone in giro, mi sono reso conto che praticamente nessuno sa di questa differenza fra piastra e piastra, e di conseguenza 
fra copri-piastra.

Ora una carrellata fotografica, per meglio capire in cosa differenziano.


Qui sotto, il copri-piastra errato rimane più largo agli angoli:




                     Qui sotto in foto, i 2 copri-piastra all'apparenza uguali. Ma non è così.



                              Messi uno sopra all'altro, si vede la differenza:



Il numero 2 marcato all'interno della cover per la nuova piastra DEUS:



Alla prossima.

© 2014 by "Dino Conta".

lunedì 19 maggio 2014

Ebbrezza da potere: la Super-Drenella rende il cercatore migliore e felice!

Pezzi di plastica gettati via maledicendo ostruivano i primi metri di mare.
Carcasse galleggianti di metal-detector, o di quello che una volta erano, 
gareggiavano fra le onde come orde impazzite di surfisti-zombie, ospiti indesiderati 
degli Spiriti Guardiani dei Mari.

Il paesaggio più post-atomico che idilliaco-marino, mi sorprendeva in una di quelle 
uscite cercatorie che dedico alla ricerca dell'ORO in mare.

I cercatori depressi ed increduli, infuriati col Fato ingrato, avevano scelto la via 
più drastica e palese per mostrare il loro disappunto con il mezzo che non dava più 
i frutti sperati.


Prima non sapevano ed erano felici, ora sanno e soffrono, poiché grande è il 
POTERE della Super-Drenella di-Dino-Conta abbinata all' XP Adventis-2 in modalità 
di ricerca Killer Silenzioso.

Eppure vi è stato detto, vi è stato esaurientemente spiegato come fare.
Ma il vostro Ego deviato prende sempre il sopravvento e andate sempre 
più convincendovi che siete nati per soffrire.

Fratelli, non voglio ringraziamenti, e non mi dovete nulla.
Ma allora perché lo fate?
Perché perdete ancora tempo?

La Super-Drenella, una volta appresi i rudimenti, non fa prigionieri, non ha pietà:
tutto quello che è stato perso in mare diventa suo!
Ingorda!
Fatevela amica, non combattetela, poichè d'essa è il Regno dei Mari!

Un cercatore mi scrive:

"Dino ho capito che con il mio metal ########## stavo solo perdendo tempo 
(e distruggendomi le articolazioni del polso e delle spalle, oltre a farmi venire 
i reumatismi  e forse a prendere pure un melanoma della pelle per la troppa 
esposizione al sole), quando ho visto dei cercatori muniti di 
Super-Drenella-di-Dino-Conta, che dopo aver cercato per un'oretta in acqua, 
stavano al bar più bello della spiaggia, sorseggiando flute ghiacciati di 
champagne Cristal Limited Edition da 280 Euro alla bottiglia, accompagnandosi 
con tartine di salmone scozzese non d'allevamento, ed 
ostriche della Normandia, e che parlando fra loro si chiedevano quanto 
stesse l'ORO al Kilo!!!.... Non al grammo, ma al Kilo!!...".

Caro fratello cercatore, ma sai che non è bello origliare i discorsi degli altri?
Certo che sei un bel tipo!



Comunque, capisco bene come tu ti possa essere sentito in quel momento.
Magari presentati la prossima volta, e chiedi loro dei consigli su come fare bene la 
ricerca con la Super-Drenella, come e dove va abbinata alla ricerca sull'asciutto 
con il metal-detector XP Adventis-2, l'unico metal-detector in grado di scovare gli 
oggetti perduti sulla sabbia, come ORO e monete da 1 Euro e da 2 euro (con i Cents non 
ci perdo più tempo), cosicché anche tu potrai sorseggiare bottiglie di champagne servito 
alla temperatura giusta in flute di cristallo di Boemia, precedentemente tenuti in fresco. 
E non bere l'acqua del rubinetto che hai messo nella bottiglia di plastica e che sotto 
il sole ha rilasciato pericolose e velenose sostanze che con tutta probabilità ti 
causeranno seri guai.
Va bene?


Cari lettori assidui del Blog più seguito al mondo sulla ricerca di oggetti perduti in mare, e non solo, avrete notato che sto scrivendo di meno ultimamente, e da oggi in poi con Post più corti ed incisivi, se possibile.

Mi debbo dar da fare per trovare più fondi possibile per la realizzazione di un 
nuovo metal-detector, del tutto MAI VISTO!
Concezione innovativa, la stessa idea, il solo averlo pensato, mi fa venire i brividi.
Ma non ho il MILIONE di Euro che servirà al progetto realizzativo.
Quindi, o qualcuno me lo presta o regala, oppure dovrò trovare altri modi per creare questo mostro che sarà in grado di capire cosa c'è sotto la piastra esplorativa, dove, 
a che profondità, e addirittura di che oggetto si tratta.



Il problema nella realizzazione, oltre i soldi, è questo, etico
è giusto creare un MOSTRO del genere?
L'Umanità sarà ancora la stessa dopo?
Forse no, ma chissene............

Alla prossima.



© 2014 by "Dino Conta".

martedì 6 maggio 2014

British PATHE': filmati d'epoca eccezionali per i cercatori!

Stupendo!




Quando per caso ho scoperto questo sito in Rete, sono rimasto senza parole
di fronte a questo video:
http://www.britishpathe.com/video/real-gold-diggers/query/metal+detector

Le antesignane della Super-Drenella-di-Dino-Conta!!
Un filmato d'epoca davvero emozionante sotto tanti punti di vista.
Evidentemente passano i decenni, i secoli, ma le passioni del'essere umano sono 
sempre quelle.
E sono sicuro che se anche all'epoca fosse esistito il metal-detector, queste ragazze 
americane avrebbero lo stesso cercato con le loro mini-drenelle.

Guardate la gioa con cui cercano, puro spirito di divertimento, la vera essenza 
del cercatore fatta persona.



Nel 1931, l'America aveva ancora quello spirito pionieristico ammirabile.

Considero questo filmato, il più bello in assoluto per noi cercatori.
Magari un po' caruccio per chi lo volesse acquistare: circa 37 Euro!
Alla faccia.....
E a proposito: spero di non infrangere nessuna legge nel postarlo.
Se questo non fosse permesso, chiedo scusa agli aventi diritto e prego comunicarmelo,
provvederò a rimuoverlo al più presto. Grazie.

Nel sito dell'inglese BRITISH PATHE' non mancano  bellissimi filmati riguardanti 
il metal-detector.
Basta cercare il termine "metal-detector" nella finestra di ricerca del sito stesso, 
e vi si aprirà un mondo.
Davvero tutti molto belli, e a tratti commoventi.
Pionieristici, come dicevo prima, eppure a ben guardare non sono passati neanche 
tanti anni, rispetto a questo filmato, per esempio:
http://www.britishpathe.com/video/metal-detectors/query/metal+detector

E ce ne sono tanti altri sul metal-detector.

Comunque, in fondo gli strumenti di ricerca non è che abbiano fatto poi grandi 
passi da gigante.
Mi sembra si sia evoluta solo la Drenella....

Questo interessante sito è fonte inesauribile di filmati d'epoca di ogni tipo.
Un vero tesoro.
Buona visione e alla prossima.


© 2014 by "Dino Conta".

sabato 26 aprile 2014

CERCATORE d'ORO.

Cercatore, non potrai mai trovare ciò che non c'è.
Ma hai molte più probabilità di trovare ciò che cerchi che non ciò che preferiresti 
non trovare.

E' la tua personale percezione che crea il mondo in cui cerchi, e che quindi ti 
permette di trovare.

Ci avrai fatto caso: molti passano sopra un gioiello in bella vista sulla sabbia, e non 
se ne accorgono nemmeno.
Tu e la tua percezione di cercatore invece sì.



Quindi, come avrai capito, è la mente che fa un cercatore.
Non il suo strumento, e né tantomeno il suo corpo.
La prova?
Con la mente posso cambiare il corpo, di certo con il corpo non posso cambiare 
la mente.
Ma allora perché ti accanisci a migliorare te stesso, in quanto cercatore, 
perfezionando solo il mezzo di ricerca, e non la tua mente?

D'altronde se fai affidamento solo sul mezzo, o solo sul tuo corpo, o pensi di non avere potere, il risultato sarà un cercatore stanco, sfiduciato, con scarsi risultati.

Nessuno dice che sia facile avere un'incrollabile fiducia sulle proprie 
-per qualcuno aliene- capacità cercatorie.
Ci vuole costanza, molta costanza, e ci vuole costanza anche quando sei incostante 
nei ritrovamenti.
Costanza nel volere e nel perseguire, e soprattutto davvero volerlo e perseguirlo, 
perché molti cercatori pensano di non meritare ciò che è giusto e meritevole.

Ma appunto: ciò che è giusto e meritevole.
Poiché se cerchi nell'inganno, e al di fuori del giusto, ti stai creando un mondo di 
nemici, un mondo dove tutti ti attaccano e ce l'hanno con te.



In questo mondo di paranoia e di ciò che non è giusto, i tuoi pensieri pensano di creare felicità, ed invece hai già perso il loro controllo.
E senza controllo dei tuoi stessi pensieri, non potrai mai e poi mai sperare in una 
duratura condizione di grazia cercatoria.
La costanza non può esserci in un mondo di paranoia -alla fine crolleresti- e la gioia 
del praticare questo hobby, durerebbe davvero poco.

Diventa per prima cosa guardiano dei tuoi stessi pensieri.
Pratica questo hobby con gioia, quindi rispettando ogni regolamento o Legge dello Stato.
Liberi dalla paura e dalla paranoia, il tuo desiderio legittimo avrà più possibilità di 
avere successo.

E diventerà automatico, una volta fatta la richiesta al Dio dei Cercatori, non avrai 
bisogno di rinnovarla ogni volta.

Ma ti ripeto: per avere successo, perché cioè il tuo desiderio si realizzi, deve essere qualcosa in cui credi fermamente, e di giusto.
Difficile che un desiderio si realizzi in una condizione di "errore", altrimenti si tratta 
solo di effimera magia, che potrà capitare solo talvolta.

E poi, non qualcosa in cui credi di credere.
Per non credere di credere in qualcosa in cui vorresti credere ma a cui non credi 
davvero, devi credere senza "peccato".
Altrimenti i tuoi pensieri, vagheranno senza meta, senza costanza, senza fermezza 
ed incrollabile fiducia.
E tu cercatore, hai ben capito l'importanza del pensiero costante 
(che non è un'idea fissa!), e dello sforzo-senza-sforzo.

Siamo cercatori non perché esiste il metal-detector o la Super-Drenella-di-Dino-Conta.
E' la maniera in cui noi percepiamo il mondo che rende questi mezzi inevitabili.
E se sapremo condurre la nostra ricerca nel giusto e con gioia, estenderemo questa 
visione anche a coloro che cercatori non sono, e che ancora vivono nelle tenebre 
e nell'errore.

Se ti pare poco?....

Alla prossima.

© 2014 by "Dino Conta".

lunedì 14 aprile 2014

Il salva-piastra difettoso del DEUS Xp. E ancora: MARI DI PLASTICA.

Sì cari fratelli, la mia totale mancanza di diplomazia ed il fatto che non guardo in 
faccia a nessuno, quando devo parlare delle qualità e dei difetti di un metal-detector, 
mi hanno reso il NEMICO PUBBLICO NUMERO UNO per i costruttori di metal-detector sparsi per il mondo.
Gli americani mi vogliono far la pelle, gli australiani pure.
Ed ora, grazie al mio ultimissimo post, il precedente a questo, i francesi vorrebbero
friggermi insieme alle loro patatine.

Ed a proposito dell'ultimo post, in cui evidenzio che il copri-piastra del DEUS ha problemi di tenuta solo dopo pochi mesi, debbo togliere il "FORSE".
Cioè, avevo dato il beneficio del dubbio, immaginando che il difetto si fosse accentuato 
a causa del mio tipo di lavaggio troppo aggressivo.
Ebbene -e non so perché non ci ho pensato prima- è lo stesso tipo di lavaggio a cui sottopongo il salvapiastra dell'ADVENTIS-2, e pur avendolo da più di un anno, questo 
non ha mai mostrato segni di cedimento.
Quindi, posso tranquillamente dire che per quanto riguarda il copri-piastra del DEUS
siamo di fronte ad un problema di scelta di plastiche, sicuramente materiale scarsino 
o perlomeno non adatto alla bisogna.

Tutto questo non avere peli sulla lingua, pensate mi abbia messo in pericolo, cari fratelli?
Non lo so, guardate che brutti ceffi si aggirano dalle mie parti:



.-.-.-.-.-.-.-.-.--.-                                                                            .-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-



L'altro giorno mi trovavo al mare.
Avrei voluto fare una bella cercatina, ma visto che erano in corso i lavori di sbancamento
dell'arenile, in vista della bella stagione, decisi di rimanere a contemplare le onde 
del mare.
E siccome non ho peccato, presi una pietra e la scagliai verso l'acqua.
Splash...la pietra affonda sì, ma non affonda come affondava qualche anno fa, quando nello stesso luogo e con le stesse movenze, scagliavo una pietra simile in forma,
dimensione e peso specifico.



Anni fa la pietra affondava subito, proprio come fanno tutte le pietre che cadono in acqua, da quando esiste il mondo.

Cosa succede?
La risposta non tarda ad arrivare.
Prendendo fra le mani un poco di acqua di mare, facendo attenzione non rovesciarla tutta subito, rimango ad osservarla con l'aiuto dei raggi del Sole.
Ad un certo punto mi rendo conto di avere fra le mani migliaia e migliaia di micro-sfere 
di plastica, contenute nell'acqua di mare.
Come quando ci prepariamo un minestrone troppo denso, dove il solido è preponderante rispetto al brodo liquido, così nelle mie mani erano di gran lunga più numerose le piccolissimi sfere di plastica, rispetto all'acqua.
A questo punto siamo arrivati?!?
Il Nostro Mare è di plastica!




Ed è per questo che quando la pietra cadde, invece di cadere come corpo morto cade, cadde come quando cade un corpo in quei recinti pieni di palle colorate dove giocano 
i bambini nei Centri Commerciali o nei fast-food.
Insomma, la plastica presente nell'acqua di mare, nel mare, rende addirittura difficoltoso
l'affondamento di una pietra.
Non la vedi così di primo acchito, ma la plastica è presente in enorme quantità.
Me ne ero già accorto quando tiravo su la mia Super-Drenella: migliaia di piccole sfere multicolore brillavano al Sole.
Ma era un luccichio infingardo e  maledetto.
All'inizio addirittura le scambiavo per piccole uova di pesce, e mi sentivo in colpa a dragare -seppur con accuratezza- il fondale.
Ma quando ho cominciato a scorgere le palline color rosa, o verdino chiaro, ho comiciato a guardare meglio.
Un vero disastro!

Be', ora sto pensando a quali possano essere i risvolti positivi di un mare totalmente ricoperto dalla plastica. 
Uno potrebbe essere che un aereo scomparso, magari scomparso non è, 
e se ne sta beato sopra un'isola di plastica gigantesca, in mezzo all'Oceano, 
costruendo case e città sull'isola di plastica, in attesa di soccorsi.
Altri risvolti positivi mi verranno in mente.

Per ora, e di sicuro, tutti i costruttori di metal-detector per ricerca in spiaggia, sull'asciutto o sul bagnato è la stessa cosa, debbono obbligatoriamente prendere atto 
di questa NUOVA REALTA'!

Cioè, del fatto che i nostri mari, le nostre spiagge, sono state colonizzate da piccoli 
pallini di plastica quasi invisibili.
Ma così tanto numerosi da soppiantare quasi la sabbia.
Be', ora vi chiedo: pensate davvero che questo non possa influire sulla ricerca con il 
metal-detector?
Certo che influisce!

Ora  al lavoro, cari costruttori di metal-detector, io vi ho dato il suggerimento, ora sta 
a voi trovare la soluzione, il rimedio.

Alla Prossima.


© 2014 by "Dino Conta".

giovedì 10 aprile 2014

METAL DETECTOR DEUS XP: PICCOLO DIFETTO, GRANDE FASTIDIO.

Non ci si può proprio fidare di nessuno.
Una marca di metal-detector che in genere è sinonimo di affidabilità e di 
accuratezza nella scelta dei materiali, questa volta l'ha fatta grossa!!
FORSE....

Un difetto che certamente non va ad intaccare il buon funzionamento dello strumento 
in sé, ma che comunque io reputo abbastanza fastidioso.

Parlo del copri-piastra, o salvapiastra, come lo chiama qualcuno.
Cioè quell'indispensabile pezzo di plastica che sta a protezione della piastra vera 
e propria.

Il copri-piastra del mio nuovo Deus 3.2 se ne è andata in frantumi solo dopo pochissimi mesi!
Eppure sono uno di quelli che ci sta attento allo strumento, cerco di non sbatterlo e 
non struscio con la piastra, mente spazzolo, più del necessario.
Anzi, direi proprio che non tocco quasi mai il terreno.

Eppure, ecco il risultato:



Li vedi i buchi?
E non solo, il copri-piastra si è tutto allargato, direi spanato.

Mi ero accorto da subito, appena comprato, che non era ben fatto: troppo lasco.
Temevo pure di perderlo durante l'uso.
La plastica non sembra essere quella più dura, tipo quella in uso nel Mito per esempio.

Va detto che questo Deus l'ho acquistato a metà novembre del 2013, quindi sono appena passati neanche 5 mesi.
Davvero pochini per questo risultato:





E poi sto uscendo di meno, e non sempre con il Deus.
Quindi diciamo che ad occhio e croce ci avrò fatto circa 16 uscite.
Ogni uscita con una media di 5 ore a cercata.

No, non ci siamo, cara XP.
Questa è una scocciatura bella e buona, perché ogni volta bisogna ordinare questo indispensabile accessorio, e i cui sono prezzi sono, a mio parere, davvero troppo elevati.
Calcolando la spedizione, ognuno di questi cosi di plastica scadentissima, costano 
circa 23 Euro l'uno!!
Un'esagerazione!!!!!!!!

Quando avevo il Mito ne cambiavo uno ogni anno e mezzo.
Qualcosa non va allora.

Per ogni uscita sinora fatta, ho speso solo per il copri-piastra ben 1,45 Euro circa.
Per ogni uscita!
Vi sembra poco?
No, non lo è.
E' un costo che si va aggiungere, secondo me, al costo dello strumento vero e proprio, 
non più quindi come mero accessorio di ricambio.
Da calcolarsi quindi al momento dell'acquisto.
Perché se ne debbo comprare 2 per coprire un anno, questo è un costo da considerare
da subito.

Inutile fingere una certa superiorità per piccole cifre.
Non credo faccia piacere a nessuno vedere cascare a pezzi il salvapiastra dopo solo 5 mesi d'uso, e sborsare ogni volta 20 e passa Euro.
Telefonare, ordinarlo, pagare, attendere la consegna....
A me queste cose scocciano, soprattutto se debbo farle dopo soli 5 mesi!!!
Non so a voi.




Comunque, a difesa della XP, debbo correttamente far notare che forse - e ripeto forse-
la causa della prematura rottura di questo coso di plasticaccia, potrebbe essere il lavaggio che effettuo dopo quasi ogni uscita.
Mi è stato fatto notare, infatti, che lavandolo con acqua calda e sapone per piatti (come faccio io), la plastica potrebbe deteriorarsi con molta facilità.
Potrebbe essere, non posso negarlo.
Ora con il nuovo copri-piastra ci starò più attento e laverò solo con acqua normale, e senza nessun tipo di detergente.
Vediamo se ci sarà una differenza.



Preferire fosse proprio il mio tipo di lavaggio, piuttosto che l'uso di plastica scadente 
da parte della XP, la causa del problema.
Mi auguro sia così.
Da una Casa che ha saputo cambiare in meglio il modo di cercare con il metal-detector, 
non ci si aspetta noie di questo tipo.
E naturalmente si tende a dare una seconda chance, prima del giudizio definitivo.

Io, cari fratelli cercatori, vi ho messo in guardia.
Provate pure voi a lavare la piastra solo con acqua corrente, e senza sapone.

Vi aggiornerò sugli sviluppi, in positivo o in negativo, nei prossimi mesi.

Alla prossima.

© 2014 by "Dino Conta".

venerdì 4 aprile 2014

Pericolo GHOST NET: le reti in mare che uccidono i cercatori!!

Molti fratelli cercatori hanno colto al volo il mio suggerimento di cercare nelle 
buche, in mare, quelle più distanti.
Cercare sull'asciutto, o in prossimità dove facilmente si tocca, è quasi del tutto 
inutile oramai.
Tempo perso.
A meno che più che cercatori non siate dei raccattatori di mondezza sulla spiaggia.

Stesso campo di battaglia, diverso approccio.
La stessa differenza che c'era nel medioevo fra un cavaliere armato di lancia e 
un disgraziato che andava a spogliare i cadaveri a fine battaglia.

Naturalmente non sono solo rose e fiori, dovete guardarvi dai tanti pericoli che 
potete trovare in mare, nelle acque alte.
Ne ho parlato spesso e diffusamente su questo Blog, vi ho messo in guardia dagli 
squali, per esempio.

Ma non dovrebbero essere questi pericoli a farti desistere, o cercatore.
D'altronde, al massimo potrai solo morire.
E a buon bisogno nessuno ti rimpiangerà.
Neanche tua moglie, che dopo pochi mesi ti avrà dimenticato, e nemmeno tua 
madre, che dopo un iniziale shock penserà 'meglio lui che io'!

Quindi, goditi appieno la tua esperienza cercatoria, prendendo sì tutte le precauzioni 
del caso, ma senza esagerare.

E a tal proposito, oggi ti voglio parlare anche di un altro pericolo, un metodo 
per andartene al Creatore con sofferenza-ma-senza-sofferenza (forse..).
Un metodo per morire, che facilmente potrai sperimentare proprio mentre cerchi 
in mare, con l'acqua che ti arriva quasi alla bocca.
Dove cioè, come ti dicevo, il biondo metallo si fa trovare più facilmente.

Pericolo Ghost Net!


Cosa sono le 'Reti Fantasma' ?
Sono parti di reti da pescatore abbandonate, o anche gomene, o qualsiasi altro tipo 
di corda si possa trovare in mare.
Questi ammassi intricati navigano il mare in cerca di vittime innocenti.
In genere vi rimangono impigliate le tartarughe marine, grossi pesci.
A volte qualche ignaro nuotatore.
Tutti muoiono affogati dopo aver tentato inutilmente di liberarsi.




Se una di queste reti ti si aggroviglia alla caviglia, per esempio, non hai via di scampo:
il moto ondoso e la corrente marina, per una strana simbiosi, aiuteranno queste reti a trascinarti giù verso il fondale.
E tu, povero cercatore, appesantito dalla Super-Drenella-di-Dino-Conta, oppure dal 
metal-detector e la pala traforata, affonderai come un sasso.
Ed allora ti pentirai di non aver mai letto IL LIBRO DEI MORTI DEGLI ANTICHI EGIZI, ove 
avresti appreso come fare il passaggio da un mondo all'altro senza troppi traumi.
Altrimenti rischi di diventare un fantasma, morto per una rete fantasma.
Sarebbe buffo, non credi?



Comunque, se proprio sei così tanto attaccato alla vita, e pensi che tutti ti vogliano 
bene, per prima cosa lascia andare tutta l'attrezzatura che hai per le mani.
La tua vita forse per qualcuno vale più di mille o duemila Euro di un metal-detector, 
o di novanta Euro di una Super-Drenella, che comunque dopo potresti anche recuperare.

Se non hai con te un coltello da sub, di quelli che si legano alla caviglia, probabilmente 
sei spacciato, perché la ghost net è fatta di corde e reti molto resistenti, impossibili da rompere solo con la tua forza.
Potresti provare ad assecondarla, cioè non entrare in panico (fondamentale!) e rigirarsi dolcemente in senso contrario a quello con cui ti sta avvolgendo fra le sue spire killer.
Non provare neanche a trascinarti sino a riva con quell'ammasso attaccato ai piedi, 
o chissà dove.
Ti sfiancheresti subito, e moriresti affogato nel giro di pochi minuti, oppure per crepacuore, poiché lo sforzo sarebbe così immenso che neanche un atleta riuscirebbe 
a sopportalo.
Rimani calmo, guardati intorno e cerca aiuto (probabilmente nessuno verrà ad aiutarti temendo chissà che cosa), respira profondamente, e cerca di svicolarti con intelligenza, non con forza.

Inoltre ricorda che questo ammasso di corde e reti, potrebbe trascinare con sé anche 
dei pericolosi squali, magari trattenendoli per la coda.
E questi animali già pericolosi normalmente, quando infuriati attaccano qualsiasi cosa 
gli si avvicini.
Quindi il rischio di rimanere invischiati nella rete fantasma e di essere morsi pure da 
uno squalo, c'è tutto.



Purtroppo, cari fratelli, il nostro mare è ormai un deposito di rifiuti, ove la plastica e le reti abbandonate la fanno da padrone.

Ma se sappiamo cercare, e grazie a questo Blog stai imparando come e dove, e se 
sapremo sopravvivere ad ogni tipo di pericolo che possiamo facilmente incontrare, 
la ricompensa arriverà di certo: il biondo metallo!!

Alla prossima.

© 2014 by "Dino Conta".